Genova, 7 febbraio 2025 – Dalla collaborazione fra l’unità di ricerca Unit for Visually Impaired People coordinata da Monica Gori dell’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT e la UOC Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini, la cui responsabile è la dott.ssa Chiara Tacchino, è nato Multisensory Integration CLIMB, la prima parete d’arrampicata tecnologica multisensoriale al mondo basata su evidenze scientifiche per la riabilitazione clinica di pazienti pediatrici con disabilità multiple e/o complesse.
All’inaugurazione avvenuta oggi presso il padiglione 1 dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova erano presenti tra gli altri Renato Botti, direttore generale Istituto Gaslini, Angelo Ravelli, direttore scientifico Istituto Gaslini, Raffaele Spiazzi, direttore sanitario Istituto Gaslini e Giorgio Metta, direttore scientifico Istituto Italiano di Tecnologia – IIT.
Multisensory Integration CLIMB (MSICLIMB) è uno strumento progettato per pazienti di età compresa tra i 3 e i 18 anni con condizioni neurologiche come ictus pediatrico, paralisi cerebrale infantile o disturbi dello sviluppo, ma potenzialmente estensibile a pazienti pediatrici con disabilità di diversa causa e si basa sulla multisensorialità di cui Monica Gori è apripista e sulle forti potenzialità riabilitative derivanti dal binomio sport e tecnologie, sport e riabilitazione.
Ad oggi la tecnologia di MSICLIMB è stata già testata su 34 giovani pazienti e 52 bambini con sviluppo tipico. A partire dalle prossime settimane entrerà a pieno regime per i pazienti afferenti alla UOC Medicina Fisica e Riabilitazione dell’IRCCS G. Gaslini.
L’idea di sviluppare questo dispositivo nasce dalla necessità di arricchire il difficile percorso riabilitativo ospedaliero del paziente pediatrico con soluzioni innovative, tecnologiche e ad alto coinvolgimento, che considerassero anche l’attività sportiva, testimoniata dalla dott.ssa Marta Bertamino che da anni lavora a stretto contatto con i giovani pazienti con ictus seguiti presso il Centro Stroke Gaslini. Questa esigenza ha trovato realizzazione grazie agli anni di esperienza della ricercatrice IIT Monica Gori nell’ambito dello sviluppo delle nuove tecnologie inclusive e riabilitative, da lei chiamate “tecnologie responsabili” poiché basate su risultati scientifici e perché producono risultati misurabili, consentendo dunque di quantificare il beneficio che portano.
“Risultati come quelli presentati oggi fanno capire il grosso impatto che la ricerca portata avanti in IIT può avere nella vita reale delle persone e sottolineano l’importanza di uscire dai laboratori creando collaborazioni con realtà di valore che tutti i giorni hanno a che fare con esigenze concrete, come l’Istituto Giannina Gaslini, con cui dialogare per lavorare insieme allo sviluppo di una tecnologia che metta l’essere umano al centro” dichiara Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
“Il progetto Sport Hospital dell’Istituto Gaslini contribuisce ad aiutare i bambini con disabilità a colmare un gap in termini di accesso alla pratica sportiva, promuovendo percorsi di inclusione sociale, imprescindibili per promuovere la migliore qualità di vita delle persone con disabilità. Per noi è importante avere la possibilità di lavorare con istituti di ricerca di altissimo livello come l’IIT, perché questo ci aiuta ad offrire ai nostri pazienti interventi diagnostici e terapeutici all’avanguardia grazie a percorsi di cura personalizzati e adattati alle caratteristiche e necessità di ogni singolo paziente” commenta Renato Botti, direttore generale dell’IRCCS G. Gaslini.
La parete di arrampicata multisensoriale, visivamente del tutto simile a quelle d’arrampicata sportiva, è dotata di diversi tipi di feedback sensoriali modulabili, tra cui stimoli visivi, con prese che cambiano colore attraverso l’alternarsi di luci, stimoli sonori come la riproduzione di versi di animali o messaggi motivanti e stimoli tattili, restituiti attraverso la vibrazione di uno smart watch indossato dal paziente e collegato al software sviluppato ad hoc per questo progetto.
Lo sviluppo tecnologico ha previsto dalla fase di progettazione alla realizzazione un confronto costante tra il team della Riabilitazione con i ricercatori dell’IIT, adattando la sensoristica rispetto alle esigenze eterogenee dei bambini con disabilità multiple e complesse.
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