Broletto, il governissimo traballa: Moraschini guarda soltanto a destra

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


di
Pietro Gorlani

I voti della direzione provinciale del Partito democratico e di Azione sarebbero arrivato fuori tempo massimo secondo il presidente dell’ente provinciale. Oggi, venerdì 7 febbraio è prevista l’ultima trattativa tra Moraschini e il centrosinistra

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Si scriverà oggi l’ultimo capitolo del romanzo politico riguardante la Provincia. Il presidente Moraschini incontrerà un’ultima volta tutte le forze politiche. E si capirà se la sua proposta del 29 gennaio — iniziare con due vicepresidenti e il congelamento di tutte le deleghe — è ancora valida o sia tramontata del tutto, come sembrerebbe essere accaduto nelle ultime 48 ore, quando sarebbe cresciuta la sua insofferenza nei confronti del Pd, al punto da valutare un governo con il solo centrodestra.

Il più stordito da quest’ultimo cambiamento di prospettiva è il segretario provinciale del Pd, Michele Zanardi, favorevole al governissimo, nel rispetto della legge Delrio (che nel 2014 ha trasformato le Province in organi di secondo livello, amministrate da sindaci e consiglieri comunali). Zanardi martedì aveva riunito il direttivo provinciale dem per votare l’ok a Moraschini e ha vinto il (suo) fronte moderato (rappresentato da Del Bono-Girelli-Bazoli) con 35 sì su 53 votanti ma il partito si è diviso: nell’area Schlein 3 hanno votato a favore, 2 contro, 13 hanno abbandonato l’aula. Ora, ricevere una porta in faccia da Moraschini potrebbe avere ripercussioni nel partito. «Io e Marco Garza per Azione andremo a ribadire a Moraschini quello che è emerso nelle direzioni dei nostri partiti» si limita a dire Zanardi.




















































Da dove si arrivata l’insofferenza del presidente nei confronti del Pd prova a spiegarlo Diego Zarneri, segretario provinciale di FdI e colui che un anno e mezzo fa indicò nel 2023 il sindaco di Esine Moraschini come figura di garanzia (sostenuta da tutte le forze politiche): «Il presidente nei scorsi giorni ha preso una posizione a seguito delle difficoltà riscontrate nel centrosinistra ed emerse dai comunicati stampa, dove si è evidenziata l’incapacità di sedersi intorno a un tavolo in modo compatto per dialogare con le altre forze politiche. Moraschini attendeva risposte adeguate dal centrosinistra, che non sono arrivate nei tempi e nei modi stabiliti». Il comunicato al quale fa riferimento Zarneri è il niet all’accordo di Sergio Aurora (con lui Sinistra Italiana, Verdi, Rifondazione Comunista, 5 Stelle). A complicare ulteriormente le cose la netta presa di posizione di Brescia Civica, movimento presente solo in Loggia (dove è nato come Civica Rolfi) e che ha cambiato nome giusto una settimana fa: «Preso atto del grave e prolungato impasse nella formazione del governo della Provincia, indipendentemente che venga risolto a breve o che sia già stato risolto, manifestiamo la contrarietà a formule di governo che vedano coinvolta e partecipe la sinistra politica, in qualunque sua gradazione di colore» scrivono il capogruppo Massimiliano Battagliola con Giovanni Viviani e Singh Balwinder, invitando sindaci e consiglieri comunali di centrodestra «a manifestare il loro dissenso».

Anche una parte di Forza Italia è contro il governissimo ma è di tutt’altro avviso il senatore azzurro Adriano Paroli: «La decisione del Pd di dire sì all’intesa bipartisan credo debba essere valutata come apertura intelligente, alla quale dovrebbe corrispondere altrettanta apertura. È più utile che tutti i consiglieri lavorino insieme affrontando i tanti problemi dei comuni bresciani, come vuole la legge Delrio, piuttosto che conquistare una singola casellina e rivendicare una supremazia politica».

E di problemi, il territorio ne ha tantissimi (e irrisolti): dal tema del ciclo idrico al nuovo Ptcp con il nodo logistiche, fino alla necessità di avere un trasporto pubblico decente. Questo sì che è un romanzo da scrivere nell’interesse della collettività. Non delle parti.

Iscriviti alla newsletter di Corriere Brescia

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

7 febbraio 2025

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 



Source link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link