“Gaza è un luogo di morte, i palestinesi vadano altrove”. Il punto

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


di Raffaele Crocco

Sarebbe comico, quello che dice. Sarebbe ridicolo, quello che progetta. Sarebbe divertente, se a parlare non fosse il capo della più grande potenza nucleare del Pianeta. Ma Donald Trump è il presidente degli Stati Uniti e in soli 20 giorni è riuscito a dimostrare di essere il più grande arraffone della storia, non certo “l’uomo della pace” che qualcuno raccontava. Trump vuole tutto, a prescindere da chi lo ha e lo vuole subito. Della pace e degli altri esseri umani non gli interessa nulla, questo è evidente. Basta seguire il filo dei suoi interventi per capirlo, al di là di ogni ragionevole dubbio e di ogni posizione politica. E’, quella di Trump, una linea inevitabilmente destinata ad accelerare il confronto politico-economico-militare del Grande Risiko. I rischi sono davvero alti.

Cominciamo con l’Ucraina. Trump ha detto chiaramente al presidente Zelensky che l’aiuto degli Stati Uniti ci sarà, da oggi in poi, solo in cambio delle preziose terre rare che sono in Ucraina. Zelensky ha mollato subito, parlando della propria felicità per futuri investimenti di società statunitensi nelle terre rare ucraine. “Vorrei che le aziende americane sviluppassero qui questo settore”, ha detto in una conferenza stampa. Attenzione: lo ha detto dopo aver chiesto “armi nucleari per l’Ucraina” e prima di aprire per la prima volta la porta a negoziati con la Russia per far finire la guerra. Una mossa importante, quest’ultima. Il Cremlino, attraverso il portavoce Peskov, ha spiegato che il presidente russo Putin potrebbe trattare con Zelensky, anche se lo ritiene un presidente illegittimo. Ha aggiunto che Mosca cesserà immediatamente il fuoco e dichiarerà la propria disponibilità ai negoziati se Kiev “abbandonerà ufficialmente l’intenzione di aderire alla Nato. Se l’esercito ucraino lascerà le nuove terre russe e se verrà iniziata la smilitarizzazione e la “denazificazione” del Paese, scegliendo una politica di neutralità”.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Traducendo tutto questo, l’Ucraina si troverebbe finalmente senza guerra, ma priva dei propri territori e con la propria sovranità limitata. Il tutto al termine di una guerra che l’ha praticamente distrutta. L’accordo, però, verrebbe probabilmente benedetto da Trump, che si intesterebbe il “successo diplomatico”. Chiedersi il perché di un milione di perdite e della distruzione di un Paese in tre anni di guerra assurda ed evitabile resta esercizio di pochi. Gli altri – Trump in testa – volteranno pagina, dedicandosi finalmente alla definitiva scomparsa del popolo palestinese.

Anche qui, Trump ha dato il massimo contributo alla causa israeliana, annunciando il piano Usa per Gaza. Durante la conferenza stampa con il premier israeliano Netanyahu, in visita a Washington, ha spiegato che “Gaza è un luogo di morte, i palestinesi vadano altrove. Devono essere accolti dai Paesi vicini. Lì vivrebbero in pace”. Quindi ha proposto di occupare Gaza con truppe americane e di trasformarla nella Costa Azzurra del Medio Oriente.

L’idea ha scatenato le reazioni di molti. Dei Paesi arabi e della Turchia, che hanno dato l’altolà, del presidente francese Macron e del governo tedesco.” La Striscia di Gaza appartiene ai palestinesi”, ha dichiarato la ministra degli esteri di Berlino, Annalena Baerbock. “La popolazione civile di Gaza – ha aggiunto – non deve essere espulsa e Gaza non deve essere occupata o ripopolata in modo permanente. È chiaro che Gaza, come la Cisgiordania e Gerusalemme Est, appartiene ai palestinesi. Esse costituiscono la base per un futuro Stato palestinese”. Di futuro Stato palestinese si è impegnato a parlare con il governo israeliano anche il ministro degli Esteri italiano, Tajani, spiegando che però “Hamas non può tornare a controllare la Striscia. La popolazione di Gaza ha pagato un prezzo troppo alto per la sua follia terroristica. Per questo siamo in prima linea nel sostegno all’autorità palestinese nel suo processo di riforme”. Un tenero tentativo, date le parole del ministro israeliano alle Finanze, Bezalel Smotrich, che ha promesso di fare di tutto per “seppellire definitivamente l’idea di uno Stato palestinese”.

Il tutto accade mentre infuria la guerra mondiale dei dazi, sempre voluta e firmata da Trump. La Cina ha risposto con dei contro-dazi, altri Paesi – ad esempio l’Indonesia – scegliendo di lasciare per sempre gli Stati Uniti come partner commerciale. Anche l’Unione Europea si prepara allo scontro e, soprattutto, sembra mettere in atto strategie per sganciarsi dalla dipendenza statunitense in campo militare. Lo dimostrano le parole della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen , al termine del vertice informale Ue. “Abbiamo bisogno di investimenti pubblici per rafforzare la nostra base industriale nel settore della difesa – ha detto – e sono disposta ad esplorare la piena flessibilità prevista dal patto di stabilità”. Una scelta radicale, la cui direzione andrà valutata nelle prossime settimane.

Intanto, si combatte ovunque, soprattutto in Africa. Anche qui il “pacifista” Trump ha ordinato ai suoi di bombardare in Somalia, per uccidere il capo di una fazione integralista islamica. Nella Repubblica democratica del Congo la nuova e antica guerra del Nord Est continua ad uccidere i civili. Il governo centrale non pare in grado di contrastare, al momento, i militanti dell’M23, spalleggiati dal Ruanda. Infine, in Sudan i combattimenti – ci sono stati 54 morti nell’attacco ad un mercato – si sommano alla più grande crisi umanitaria del Pianeta. Rischiano la vita milioni di donne, bambini, uomini. Chissà, forse Trump metterà presto in campo qualche geniale idea di futuro anche per loro.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link