Imu e Tari 2025 mazzata in arrivo per i contribuenti: cambiano le regole per i pagamenti

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Carta di credito con fido

Procedura celere

 


Brutte notizie per i contribuenti. Arriva la mazzata su Imu e Tari nel 2025, con le regole per i pagamenti che subiranno dei cambiamenti: tutte le novità.

Dietro al tredicesimo evento della Conferenza Nazionale dell’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL), sono state messe in evidenza alcune criticità di bilancio che in questi anni i comuni italiani hanno dovuto affrontare. Queste difficoltà hanno determinato di conseguenza una riduzione dei livelli minimi di qualità dei servizi che gli enti locali garantiscono al cittadino, perciò il governo ha deciso di intervenire.

Imu e Tari 2025 mazzata in arrivo per i contribuenti: cambiano le regole per i pagamenti – abruzzo.cityrumors.it

Un contesto sicuramente particolare, in cui le forze politiche hanno deciso di evitare l’inasprimento del regime di tassazione locale, ma trovare un modo per far compartecipare i cittadini. In sostanza, l’esecutivo italiano ha deciso di creare un “fisco amico” per Imu e Tari 2025 che ha come obiettivo quello di semplificare il rapporto tra gli enti comunali e i cittadini. Lo scopo è introdurre dei meccanismi che incentivino i contribuenti al pagamento e diano misure più severe e stringenti per i morosi.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Imu e Tari 2025, come funziona il “fisco amico”? Le nuove regole

Il decreto attuativo delle nuove regole normative su Imu e Tari sarà presentato a fine febbraio 2025 in Consiglio dei Ministri, quindi entreranno in vigore tra qualche mese. Tra le novità c’è la possibilità per i contribuenti di beneficiare della “definizione agevolata” nel caso in cui dovessero accettare le contestazioni in merito ai tributi. Coloro che effettueranno il pagamento entro 20 giorni avranno la possibilità di vedere una riduzione delle sanzioni e degli interessi fino a un terzo.

I contribuenti che, invece, decideranno di pagare l’Imu e la Tari tramite l’addebito diretto in conto corrente avranno la possibilità di avvalersi di uno sconto, che all’inizio era fissato fino al 5%. È un approccio che ha come obiettivo quello di semplificare le procedure di pagamento, incoraggiando l’adempimento tempestivo e riducendo i costi di gestione per i comuni. Così facendo, quindi, tutto il sistema fiscale diventerà più sostenibile.

documento e calcolatrice
Imu e Tari 2025, come funziona il “fisco amico”? Le nuove regole – abruzzo.cityrumors.it

A compiere queste misure concorrerà l’invio di lettere di compliance, parliamo di avvisi bonari inviate dalle amministrazioni comunali. Si tratta di comunicazioni che consentiranno ai contribuenti di intervenire e correggere eventuali errori, così da regolare subito la propria posizione fiscale. In questo modo, verrà creato un canale di dialogo tra i cittadini e l’ente impositore che è il comune.

È un’iniziativa che di certo rappresenta un passo avanti importante nel sistema fiscale italiano, che da anni è oggetto di critiche, rendendolo più trasparente e collaborativo. L’accento si porrà non solo sull’obbligo, ma anche sulla collaborazione e sulla voglia di migliorare il rispetto delle regole tributarie da parte di tutta la collettività amministrativa. Tuttavia, ci sono anche delle novità per coloro che non pagano.

Leggi anche: Taglio cuneo fiscale, i lavoratori perderanno 1.200 euro in busta paga: cosa si può fare per evitare il danno economico

Imu e Tari 2025, sanzioni più aspre per chi non paga

Sicuramente la collaborazione e la trasparenza sono fattori fondamentali, ma l’obiettivo della riforma su Imu e Tari non è solo garantire un sistema di riscossione efficiente per i comuni, ma anche fornire un severo deterrente contro i contribuente inadempienti.

monetine con modellino di casa e calcolatrice
Imu e Tari 2025, sanzioni più aspre per chi non paga – abruzzo.cityrumors.it

Infatti, sono state già annunciate le misure esecutive per i morosi che saranno molto più stringenti rispetto a prima.

Leggi anche: Pensione di vecchiaia con soli 5 anni di contributi: si può davvero ottenere? Basta un solo requisito che pochi conoscono

Conto e carta

difficile da pignorare

 

La nuova riforma, dunque, il recupero dei crediti non saldati non ci sarà più fino a 180 giorni, ma il termine verrà drasticamente ridotto a soli 60 giorni. In pratica, dopo 60 giorni inizierà il recupero crediti per coloro che non hanno pagato. Una decisione che sottolinea la volontà di rendere il sistema di riscossione più veloce e reattivo. Questo vuol dire che tutti i cittadini saranno incentivati a rispettare gli obblighi fiscali ed evitare conseguenze patrimoniali.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link