AGI – Da oggi, e fino all’11 febbraio, si terrà a Milano la BIT – Borsa Internazionale del Turismo, uno degli appuntamenti più rilevanti per il settore turistico. In occasione dell’evento, l’Osservatorio della Fondazione per la Sostenibilità Digitale ha presentato il rapporto “Sustainable Tourism”, basato sull’indice DiSI™ (Digital Sustainability Index). La ricerca analizza il ruolo del digitale nella trasformazione del turismo e nell’adozione di pratiche più sostenibili, offrendo una fotografia aggiornata dei comportamenti degli italiani nel settore.
“Il digitale può essere un potente motore di sviluppo per l’intero settore turistico. È essenziale guidare le scelte e i comportamenti dei viaggiatori, incoraggiandoli a sfruttare maggiormente gli strumenti digitali e a privilegiare soluzioni di viaggio più sostenibili, ma serve comprendere come utilizzare questi strumenti: ad esempio perché siano di contrasto all’overtourism, e non perché lo stimolino”, afferma Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale.
1. Il digitale è il motore del turismo: il 70,8% degli italiani prenota online
L’utilizzo delle tecnologie digitali nel turismo è ormai imprescindibile. Il 70,8% degli italiani utilizza strumenti digitali per prenotare le proprie vacanze, percentuale che sale all’80,4% tra i giovani di età compresa tra i 16 e i 17 anni. L’Intelligenza Artificiale e le piattaforme di prenotazione online stanno inoltre migliorando l’esperienza di viaggio: il 64,4% degli intervistati ritiene che l’evoluzione digitale porterà benefici già nei prossimi sei mesi.
Secondo Epifani, “la facilità d’uso, la disponibilità, l’attenzione all’ambiente, al sociale e all’economia e la possibilità di analizzare più proposte turistiche in pochi click possono fare del digitale lo strumento principale per far incontrare facilmente domanda e offerta, spingendo il settore verso ricettività, mete e numeri prima difficilmente raggiungibili. Ma serve cultura diffusa negli operatori, altrimenti rischia di diventare uno strumento che porta vantaggio solo alle piattaforme”.
2. Un turismo più sostenibile e consapevole grazie al digitale
La sostenibilità digitale può contribuire in modo determinante alla riduzione del sovraffollamento turistico e alla valorizzazione di mete alternative. Il 64,6% degli italiani ritiene che strumenti come l’Intelligenza Artificiale possano ottimizzare i flussi di visitatori, evitando la concentrazione eccessiva nelle destinazioni più gettonate. Il 69,1% afferma che la tecnologia permette una maggiore consapevolezza nella scelta della destinazione e nella prenotazione, mentre l’81,4% degli utenti più digitalizzati e attenti alla sostenibilità sostiene che le app di prenotazione online favoriscono la scoperta di mete meno battute, supportando anche le piccole strutture ricettive.
“Il sovraffollamento turistico incide negativamente non solo sull’ambiente, ma anche sulla qualità della vita dei residenti e sull’esperienza dei visitatori”, sottolinea Epifani. “Se usato correttamente, il digitale può favorire una distribuzione più equa dei turisti, migliorando l’esperienza di viaggio e sostenendo le economie locali”.
3. I giovani guidano la domanda di turismo green
L’attenzione alla sostenibilità ambientale è in crescita, ma il costo resta un fattore determinante. Il 67,5% degli italiani dichiara di preferire strutture eco-friendly, ma solo a parità di prezzo rispetto alle alternative tradizionali. I giovani risultano più sensibili al tema: il 68,3% degli intervistati tra i 16 e i 17 anni e il 61,2% tra i 18 e i 24 anni è disposto a pagare di più per soggiornare in strutture a basso impatto ambientale.
Dai dati emerge tuttavia una discrepanza tra desiderio di sostenibilità e disponibilità economica. Molti viaggiatori si dichiarano favorevoli a soluzioni green, ma non sono disposti a investire risorse aggiuntive per adottarle.
4. Il ruolo delle app: quanto sono utilizzate?
Le applicazioni digitali rappresentano strumenti chiave per rendere il turismo più sostenibile, ma la loro diffusione è ancora disomogenea. Il 67,5% degli utenti digitalizzati utilizza piattaforme di prenotazione come Booking, Expedia, TripAdvisor e AirBnB, mentre solo il 19% si affida a servizi focalizzati sulla sostenibilità come FairBnB o Cityaround. Il 41,1% degli intervistati dichiara di non conoscere affatto queste alternative.
Le app per la prenotazione di musei e attrazioni culturali sono utilizzate dal 26,6% degli italiani, ma la percentuale sale al 49,1% tra coloro che sono più digitalizzati e attenti alla sostenibilità.
“Non dobbiamo confondere gli usi sbagliati del digitale con il digitale in sé”, conclude Epifani. “Serve una cultura digitale diffusa, così come serve una cultura della sostenibilità più consapevole”.
Verso un futuro più sostenibile
Il rapporto della Fondazione per la Sostenibilità Digitale conferma che il digitale rappresenta una leva strategica per trasformare il turismo in chiave sostenibile. Tuttavia, per cogliere appieno questa opportunità, è necessario un impegno istituzionale mirato a favorire la digitalizzazione delle destinazioni turistiche e a sfruttare la tecnologia per promuovere modelli di sviluppo più responsabili.
Il turismo può diventare un forte abilitatore della sostenibilità, a patto che digitale e pratiche green procedano di pari passo.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link