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Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana, come si è chiuso il 2024 per la Toscana e che 2025 vi aspettate? “Stiamo ancora aspettando i dati definitivi dell’ultimo trimestre, ma possiamo dire che il 2024 è stato un anno stabile per le presenze turistiche: un po’ più stranieri e un po’ meno italiani rispetto al precedente. Le previsioni per il 2025 delineano un anno positivo per turismo e viaggi, sia a livello globale che europeo. Per la Toscana le prime stime, basate sulle aspettative degli operatori, parlano di numeri sostanzialmente stabili, soprattutto nei primi mesi dell’anno. Stiamo già lavorando ad interventi mirati per stimolare il turismo interno. Campagne rivolte al mercato domestico, con particolare riferimento a Toscana, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto”.

Firenze è da tempo protagonista insieme ad altre grandi città italiane del dibattito sull’overtourism, cosa ne pensa? “Penso che sia una questione rilevante ed è giusto che se ne parli, mettendo sul tavolo diversi punti di vista su come gestirlo ed affrontarlo. Noi abbiamo cercato di fare la nostra parte approvando, poche settimane fa, la nuova legge che regola il turismo toscano che affronta i temi dell’equilibrio, della sostenibilità e della capacità di governare i processi dove il turismo diventa ‘problematico’ e individua strumenti che sono all’avanguardia a livello nazionale per affrontare la concentrazione in alcune destinazioni. Tra questi, la possibilità per i Comuni a più alta densità turistica di adottare un regolamento in cui individuare criteri e limiti allo svolgimento dell’attività di locazione breve per finalità turistiche”.

Una nuova legge che si caratterizza anche per altre innovazioni? “È una legge che rafforza e delinea più efficacemente i margini di azione della promozione turistica e del marketing turistico digitale, dando nuova spinta all’intero sistema per porre al centro un modello di sviluppo del turismo sostenibile, durevole, accessibile, condiviso e partecipato. Si pone come orizzonte governare i prossimi anni facendo leva sulla capacità di gestire i dati e usare le nuove tecnologie e soprattutto di puntare sulla qualità. Si concentra sulle imprese e sulla gestione di servizi turistici di qualità da parte delle strutture ricettive, dotate di tutti gli strumenti più avanzati proprio grazie alla legge. Ne siamo soddisfatti e pensiamo che anche i visitatori potranno, in breve tempo, godere dei benefici che questi nuovi input daranno al nostro sistema dell’accoglienza”.

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Sul turismo enogastronomico c’è sempre più attenzione, la Toscana ha proposte dedicate? “Siamo da poco stati riconosciuti come meta preferita dagli italiani per le vacanze enogastronomiche e questo, oltre a renderci orgogliosi, ci spinge a implementare costantemente il nostro progetto dedicato, Vetrina Toscana, che raccoglie una rete sempre più ampia di soggetti che va dai produttori ai ristoratori, dagli albergatori ai sommelier, dai rivenditori agli chef internazionali. Un progetto che quest’anno compie venticinque anni e che continua a crescere. La tavola è il primo motivo di viaggio per visitare la Toscana, che è anche la prima in Italia per numero di esercizi di somministrazione: una crescita che non può essere lasciata alla sua spontaneità, ma che va gestita perché coinvolge una comunità sempre più grande e articolata. Per questo siamo già al lavoro per ripensare il prodotto turistico legato a Vetrina e renderlo ancora più attrattivo”.

A quali nuovi progetti in ambito turistico state lavorando? “Tra i nuovi progetti a cui stiamo lavorando ci sono ‘Toscana creativa’, che ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere le industrie creative e culturali della Toscana come parte integrante dell’offerta turistica regionale; e ‘Pet tourism’, per promuovere il turismo con animali domestici, riconoscendo l’importanza di questo segmento di mercato e la crescente domanda di viaggi con animali domestici. Ma restano in campo anche quelli già avviati: ‘Benvenute in Toscana’, che è dedicato al turismo femminile, ovviamente ‘Toscana terra etrusca’ e ‘Toscana patrimonio dell’umanità’, a cui sarà dedicato anche un panel di approfondimento proprio in Bit, nel nostro stand. Oltre a questi, ci sono i progetti con i partner esteri che si incrementano anno dopo anno: una formula efficace che attraverso l’accordo tra agenzie di promozione di regioni europee simili per caratteristiche fisiche o culturali, dà vita a nuove reti di rapporti promozionali”.

Ci sono dei segmenti di mercato che intendete sviluppare in modo particolare? “Proseguiremo l’impegno sul turismo lento e sostenibile: gli ultimi trend sono decisamente positivi per quanto riguarda il turismo internazionale nelle destinazioni d’arte, collinari e montane della Toscana. Infine, ma non ultimo, il turismo di lusso: la ricerca “Marriott Bonvoy’s Ticket to Travel 2025” sottolinea come l’esperienza olistica e l’esplorazione di nuove mete siano al centro delle scelte dei viaggiatori di alta gamma. E la nostra regione è una delle destinazioni preferite per questo segmento di mercato”.



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