Carpi-Pescara 1-2, un calcio alla crisi biancazzurra: cronaca, tabellino e voti

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Contava solo vincere e la missione è stata compiuta. Pazienza se la prestazione non è stata memorabile, ma il successo mancava da più di 2 mesi (dal 30 novembre) e bisognava portare a casa il bottino pieno. Il Pescara ci è risucito sbancando in rimonta il Cabassi di Carpi per 2-1, con reti decisive di Dagasso e Pierozzi. E pensare che all’inizio la doccia fredda del vantaggio emiliano sembrava far presagire una nuova domenica nera per il Delfino…

Nelle altre partite del turno che interessano il Pescara, venerdì la Vis Pesaro ha battuto 1-0 il Perugia, oggi la Torres ha pareggiato a reti bianche con il Gubbio e l’Entella ha battuto 2-1 la Spal. Domani sera la giornata numero 26 si chiuderà con Ternana-Arezzo.

Per il calcio di inizio, mister Baldini (in tribuna causa squalifica, la squadra era guidata in panchina dal figlio Mattia e dal vice Nardini) ha scelto di lasciare fuori Merola, non al meglio per un fastidio alla caviglia, e di affidarsi al tridente Bentivegna-Tonin-Cangiano. In difesa, con Lancini al debutto al posto dell’acciaccato Brosco (in panchina solo per onor di firma come l’altro ex Letizia), Crialese è stato il prescelto come terzino mancino. Assente Kraja, operato ieri al menisco in sede: ne avrà almeno per un mese. Nel Carpi, schierato con un classico 4-3-1-2, panchina a sorpresa per Saporetti, al quale è stato preferito Sall come compagno in avanti del cannoniere Gerbi, 7 sigilli stagionali. Mister Serpini aveva poi deciso di affidare le chiavi del centrocampo all’ex lancianese Casarini, uomo di esperienza e sagacia tattica di una squadra che si era presentata all’incontro con tantissime defezioni. Il terreno di gioco pesante e in non perfette condizioni ha di certo penalizzato lo spettacolo e la costruzione della manovra di un Pescara che schierava a sorpresa Bentivegna a sinistra e Cangiano a destra, cioè in posizioni opposte a quelle solitamente occupate. Avvio incoraggiante dei biancazzurri, oggi in completo blu da trasferta, ma alla prima occasione i padroni di casa si sono portati in vantaggio. Minuto 19: punizione mancina di Cortesi, Panelli ci mette la testa ed insacca con anche un tocco determinante di Valzania sulla traiettoria (dovrebbe trattarsi dunque di autogol). La reazione pescarese si concretizza al 27′ in un tiro di Cangiano che però è facilissima preda del baby portiere emiliano, Theiner (classe 2004). Incassato lo svantaggio, il Pescara ha provato a riversarsi in avanti alla ricerca dell’immediato pari ma senza creare veri presupposti per riequilibrare subito le sorti del match. La partita è rimasta combattuta ma certamente non bella sul piano squisitamente estetico, ma l’unica giocata d’autore è valsa il pareggio. Al 34′ una conclusione dalla distanza di rara potenza, precisione e bellezza di Matteo Dagasso ha rimesso tutto in parità con il bolide a fissare il punteggio sul risultato di 1-1. Il risultato non cambia più fino all’intervallo, dove si perviene dopo tanto nervosismo (in particolare per un contrasto Squizzato-Cortesi, con il giocatore emiliano che aveva fatto fallo e poi aveva subito una manata del biancazzurro uscito in barella).

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Merola e Moruzzi per Bentivegna e Cangiano le scelte della panchina biancazzurra dopo l’intervallo. Il folletto di Santa Maria Capua Vetere si piazza a destra, nel ruolo naturale di ala, determinando così il ritorno di Cangiano a sinistra nel tridente. Tanti duelli, specialmente a centrocampo, e poca qualità in un match che ha continuato a concedere poco all’estetica e tanto all’agonismo. Il predominio territoriale pescarese trova legittimazione al 62′ con Pierozzi, che di testa dagli sviluppi di un corner firma il 2-1 e ribalta la situazione. Ferraris e Meazzi per Squizzato e cangiano le nuove sostituzioni nel Delfino, per provare non solo a gestire l’esiguo vantaggio ma per incrementarlo. Ringraziato il solito Plizzari per l’ennesimo miracolo stagionale (stavolta su colpo di testa di Rossini), il Pescara ha stretto i denti ed ha fatto debuttare nel finale Alberti, che ha rilevato Tonin nell’ultimo slot utile. Finale un po’ in apnea ma senza problemi e così al triplice fischio si è potuto mandare in archivio un nuovo successo. La vittoria mancava dal 30 novembre a Gubbio.Il Pescara tornerà ora in campo lunedì 17 all’Adriatico per sfidare l’Ascoli.

Il tabellino

Carpi-Pescara 1-2

CARPI (4-3-1-2): Theiner 6,5, Rossini 6,5, Zagnoni 6, Panelli 6, Rigo 6,5, Amayah 6,5 (80′ Stanzani sv), Casarini 6 (67′ Fossati 5,5), Puletto 6 (80′ Campagna sv), Cortesi 6 (50’pt Figoli 6), Sall 6, Gerbi 5 (67 Saporetti 5,5). A disp. Sorzi, Lorenzi, Verza, Mandelli, Visani, Calanca, Petito. All. Serpini 6

PESCARA (4-3-3): Plizzari 7, Pierozzi 6,5, Lancini 6,5, Pellacani 6,5, Crialese 6 (46′ Moruzzi 6), Valzania 6, Squizzato, 6 (66′ Meazzi 6) Dagasso 7, Bentivegna 5 (46′ Merola 6), Tonin 6 (77′ Alberti sv), Cangiano 5,5 (66′ Ferraris 6). A disp. Saio, Profeta, Brosco, Letizia, Staver, De Marco, Saccomanni, Arena. All. Baldini M. 6,5 (S. Baldini squalificato)

Arbitro: Dario di Francesco della sezione di Ostia Lido 6

Reti: 19′ aut.Valzania (C), 34′ Dagasso (P), 62′ Pierozzi (P)

Note: ammoniti Cortesi, Panelli (C), Lancini, Squizzato (P)

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