Direttiva Case Green – Mondo Immobiliare Lecce

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Cos’è la direttiva “Case Green” e quali sono i suoi obiettivi principali per l’Italia e l’UE?

La direttiva “Case Green”, ufficialmente nota come Direttiva sulla Performance Energetica degli Edifici (EPBD), è una normativa dell’Unione Europea volta a decarbonizzare il parco immobiliare degli Stati membri e a ridurre drasticamente l’impatto ambientale degli edifici.

L’obiettivo principale è ambizioso: trasformare gli edifici esistenti e di nuova costruzione in edifici ad alta efficienza energetica e a emissioni zero entro il 2050, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici europei di neutralità carbonica.

Per l’Italia, come per gli altri paesi UE, la direttiva “Case Green” rappresenta un cambiamento epocale nel settore immobiliare, introducendo scadenze stringenti e requisiti ambiziosi per migliorare la performance energetica degli edifici.

Quali sono le scadenze e i principali obblighi introdotti dalla direttiva “Case Green” in Italia?

La direttiva “Case Green” introduce un calendario preciso di scadenze e obblighi per l’Italia, con un impatto significativo sia sugli edifici esistenti che sulle nuove costruzioni:

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  • Entro il 31 dicembre 2024: Automazione e Controllo degli Impianti:

  • Obbligo di dotare gli edifici non residenziali con impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione superiori a 290 kW di sistemi di automazione e controllo.

  • Dal 1° gennaio 2025: Stop Incentivi Caldaie a Combustibili Fossili:

  • Cessano gli incentivi fiscali per l’installazione di caldaie a combustibili fossili, incentivando alternative più sostenibili.

  • Entro il 31 dicembre 2025: Piani Nazionali di Ristrutturazione 

  • L’Italia, come gli altri Stati membri, deve presentare i Piani Nazionali di Ristrutturazione degli edifici, delineando strategie e misure per la decarbonizzazione.

  • Impianti Solari Obbligatori (Scadenze Progressive):

    • 31 dicembre 2026: Edifici pubblici e non residenziali > 250 mq superficie utile coperta.

    • 31 dicembre 2027: Nuovi edifici pubblici e non residenziali > 2000 mq e ristrutturazioni > 500 mq.

    • 31 dicembre 2029: Nuovi edifici residenziali e parcheggi coperti adiacenti.

    • 31 dicembre 2030: Tutti gli edifici pubblici > 250 mq.

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  • Dal 1° gennaio 2027: Valori Limite GWP – L’Italia dovrà definire una tabella di marcia per introdurre valori limite del GWP (Global Warming Potential) totale cumulativo per i nuovi edifici.

  • Edifici ad Emissioni Zero (Scadenze Progressive):

    • 1° gennaio 2028: Nuovi edifici pubblici di nuova costruzione ad emissioni zero.

    • 1° gennaio 2030: Tutti i nuovi edifici ad emissioni zero.

    • 1° gennaio 2028: Obbligo di calcolo del GWP per ciclo di vita per nuovi edifici > 1.000 mq.

  • Riduzione Consumi Energetici (Obiettivi Intermedi):

    • Entro il 31 dicembre 2030: -16% consumi medi edifici residenziali e non residenziali (rispetto al 2020).

    • Entro il 31 dicembre 2030: -26% consumi medi edifici non residenziali (rispetto al 2020).

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    • Entro il 31 dicembre 2035: -20-22% consumo medio energia primaria parco immobiliare residenziale (rispetto al 2020).

  • Dal 1° gennaio 2040: Stop Caldaie a Gas – Divieto di installazione di caldaie a gas.

Quali saranno gli effetti della direttiva “Case Green” sul mercato immobiliare italiano?

Possiamo aspettarci cambiamenti nei valori degli immobili?

La direttiva “Case Green” avrà impatti significativi e potenzialmente dirompenti sul mercato immobiliare italiano, sia nel breve che nel lungo termine. Possiamo ipotizzare diversi effetti:

Valorizzazione degli Immobili Energeticamente Efficienti: 

  • Gli immobili che rispettano i nuovi standard di efficienza energetica, o che sono stati ristrutturati per adeguarsi, aumenteranno di valore. La “classe energetica” diventerà un fattore sempre più determinante nella valutazione degli immobili, con un possibile “green premium” per gli edifici più virtuosi.

  • Svalutazione degli Immobili Energivori: 

  • Gli edifici energivori, con classi energetiche basse (es. G, F, E), potrebbero subire una svalutazione, soprattutto se non adeguati entro le scadenze previste. Potrebbe crearsi un mercato immobiliare a due velocità, con una crescente disparità di valore tra edifici efficienti e inefficienti.

  • Crescita del Mercato delle Ristrutturazioni: 

  • La direttiva stimolerà fortemente il mercato delle ristrutturazioni edilizie, con un aumento della domanda di interventi di efficientamento energetico (isolamento termico, sostituzione impianti, installazione di rinnovabili). Questo potrebbe creare nuove opportunità di business per imprese edili, installatori, energy manager e professionisti del settore.

  • Impatti sul Mercato delle Nuove Costruzioni: 

  • Le nuove costruzioni dovranno rispettare standard energetici molto elevati (edifici a emissioni zero), spingendo verso progettazioni innovative e tecnologie avanzate. Questo potrebbe inizialmente aumentare i costi di costruzione, ma nel lungo periodo porterà a edifici più performanti e con minori costi di gestione.

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  • Dinamiche Regionali e Urbane: 

  • Gli impatti potrebbero variare a livello regionale e urbano, a seconda della composizione del parco immobiliare esistente, del livello di consapevolezza e preparazione delle amministrazioni locali e della capacità di accesso ai finanziamenti per le ristrutturazioni.

  • Attenzione crescente all’Efficienza Energetica: 

  • La direttiva “Case Green” sensibilizzerà maggiormente i consumatori sull’importanza dell’efficienza energetica negli edifici. Acquirenti e inquilini presteranno sempre più attenzione alla classe energetica, ai consumi e ai costi di gestione degli immobili.

Quali sono le principali sfide per l’Italia nell’attuazione della direttiva “Case Green”?

L’Italia, pur condividendo gli obiettivi di decarbonizzazione, si trova di fronte a sfide significative per l’attuazione della direttiva “Case Green”:

  • Parco Immobiliare Obsoleto: L’Italia ha un parco immobiliare tra i più vecchi e energivori d’Europa, con una grande percentuale di edifici in classi energetiche basse. Ristrutturare questo patrimonio richiederà investimenti massicci e interventi complessi.

  • Costi di Ristrutturazione Elevati: I costi degli interventi di efficientamento energetico possono essere elevati, soprattutto per ristrutturazioni profonde. È fondamentale che siano messi in campo strumenti finanziari e incentivi adeguati per supportare famiglie e imprese negli investimenti.

  • Frammentazione del Settore Edile: Il settore edile italiano è caratterizzato da molte piccole e medie imprese, che potrebbero avere difficoltà ad adeguarsi alle nuove normative e a investire in tecnologie innovative. Servono supporto tecnico e formazione per le imprese.

  • Complessità Burocratica: Le procedure amministrative per le ristrutturazioni e gli incentivi possono essere complesse e farraginose, rallentando l’attuazione degli interventi. È necessaria una semplificazione burocratica per agevolare le ristrutturazioni.

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  • Disparità Socio-Economiche: È fondamentale che le politiche di decarbonizzazione tengano conto delle diverse realtà socio-economiche e non gravino eccessivamente sulle famiglie a basso reddito. Servono misure di accompagnamento sociale per garantire una transizione equa e inclusiva.

  • Pianificazione e Coordinamento: Raggiungere gli obiettivi della direttiva “Case Green” richiede una pianificazione a lungo termine e un coordinamento efficace tra governo centrale, regioni, comuni e altri attori coinvolti.

Quali opportunità e benefici può portare la direttiva “Case Green” per l’Italia, oltre alla riduzione delle emissioni?

Nonostante le sfide, la direttiva “Case Green” può rappresentare anche una grande opportunità per l’Italia, generando benefici economici, sociali e ambientali:

  • Rilancio del Settore Edile e dell’Innovazione: La spinta alle ristrutturazioni e alle nuove costruzioni ad alta efficienza energetica può rilanciare il settore edile, creare nuovi posti di lavoro e stimolare l’innovazione tecnologica nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.

  • Riduzione della Dipendenza Energetica e Bollette più Leggere: Diminuendo i consumi energetici degli edifici, l’Italia può ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia e rendere le bollette energetiche più leggere per famiglie e imprese, aumentando il potere d’acquisto e la competitività.

  • Miglioramento della Qualità della Vita e della Salute: Edifici più efficienti e salubri migliorano il comfort abitativo, la qualità dell’aria interna e la salute delle persone, riducendo le malattie respiratorie e i disagi legati al freddo o al caldo eccessivo.

  • Aumento del Valore del Patrimonio Immobiliare Italiano: Rendere più efficiente il patrimonio immobiliare italiano può aumentarne il valore complessivo, rendendolo più attrattivo per investimenti e turisti e preservandone il valore nel lungo periodo.

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  • Contributo alla Transizione Ecologica e agli Obiettivi Climatici: L’attuazione della direttiva “Case Green” è un contributo fondamentale dell’Italia alla transizione ecologica europea e al raggiungimento degli obiettivi climatici globali, posizionando il paese come leader nella sostenibilità.

Cosa dovrebbero fare i proprietari di immobili in Italia alla luce della direttiva “Case Green”? Quali consigli pratici?

Per i proprietari di immobili in Italia, la direttiva “Case Green” rappresenta un segnale chiaro e inequivocabilel’efficienza energetica è il futuro dell’edilizia. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Valutare la Classe Energetica del Proprio Immobile: Verificare la classe energetica attuale del proprio edificio tramite un Attestato di Prestazione Energetica (APE) aggiornato. Questo fornisce un quadro chiaro della situazione e individua le aree di miglioramento.

  • Informarsi sugli Interventi di Efficientamento Energetico: Documentarsi sulle diverse tipologie di interventi di riqualificazione energetica (isolamento, impianti, serramenti, rinnovabili) e sui benefici e costi di ciascuno.

  • Pianificare Interventi Progressivi: Non è necessario fare tutto subito. Si può pianificare un programma di interventi progressivo nel tempo, iniziando dagli interventi più urgenti o con il miglior rapporto costi-benefici.

  • Informarsi sugli Incentivi e Finanziamenti Disponibili: Verificare quali incentivi fiscali (es. Superbonus, Ecobonus, Bonus Casa) e finanziamenti agevolati sono disponibili a livello nazionale, regionale e locale per le ristrutturazioni energetiche.

  • Richiedere Consulenza Professionale: Affidarsi a professionisti qualificati (termotecnici, ingegneri, architetti, energy manager, imprese edili specializzate) per la progettazione e la realizzazione degli interventi, e per la consulenza sugli aspetti normativi e finanziari.

  • Considerare il Valore a Lungo Termine: Vedere gli investimenti per l’efficienza energetica non solo come un costo, ma come un investimento che aumenta il valore dell’immobile nel tempo, riduce i costi di gestione e migliora il comfort abitativo.

Hai altre domande sulla direttiva “Case Green” e i suoi effetti sul mercato immobiliare italiano? Scrivile nei Commenti!

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Fonti Ufficiali UE (Direttiva “Case Green”):

Proposta di Direttiva (UE) del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla prestazione energetica nell’edilizia (rifusione) – COM(2021) 802 final: Questo è il documento COM ufficiale della Commissione Europea che propone la revisione della Direttiva EPBD (la “Case Green”). Utile per chi vuole approfondire i dettagli tecnici e il contesto politico della direttiva.

Direttiva (UE) 2023/1791 del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 settembre 2023 sull’efficienza energetica e che modifica il regolamento (UE) 2023/955 (Rifusione) (Direttiva sull’Efficienza Energetica – EED): Anche se questo link è alla Direttiva sull’Efficienza Energetica (EED) e non direttamente alla EPBD (Case Green), è utile perché la Direttiva Case Green (EPBD) è strettamente collegata e complementare alla EED. La EED definisce il principio “efficienza energetica al primo posto” e il contesto generale delle politiche UE sull’efficienza energetica.

Camillo Barone

 



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