«A Pedro devo allungare la carriera, a Rovella ho fatto una promessa. Vogliamo emozionare»

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Dalla prima doppietta italiana di Pedro a Castellanos di nuovo in rete all’Olimpico dopo quasi 5 mesi. Una vittoria convincente, ma anche i recuperi fondamentali di Lazzari e Nuno Tavares. Le solite risposte dai subentrati (3 gol dalla panchina) e la consueta produzione in zona gol nell’ultimo quarto d’ora. Il pomeriggio della Capitale con il Monza è foriero soltanto di liete notizie per la Lazio. Così, il tecnico Marco Baroni non può che presentarsi raggiante davanti alle telecamere. «La squadra mi segue. Abbiamo sbagliato qualcosa nella rifinitura e nella finalizzazione, stiamo lavorando molto sulle corse in avanti, sul recupero immediato della palla e sulle marcature preventive», ha esordito ai microfoni di DAZN. Inevitabile un elogio spassionato dell’autore di 2 reti importantissime. «Quando Pedro ha brindato al suo compleanno, ha detto a tutti che forse sarebbe stato l’ultimo. Io gli ho risposto che deve farne altri quattro. Ha un atteggiamento che entusiasma, spero possa trasferirlo anche a tutti i giovani che si avvicinano al calcio. Noi ce lo godiamo, spero di potergli allungare la carriera». Il manifesto programmatico dell’allenatore è chiaro. «Voglio creare un senso di squadra, un’identità, un calcio che possa emozionare». Solitamente non si sofferma sui singoli, ma per Rovella c’è da fare una piccola eccezione. «Sì, perché oggi ha fatto un assist, ma gli ho detto che appena farà gol io farò un giro di campo. Nicolò è un tuttocampista come piace a me, e sta crescendo tantissimo grazie al lavoro in settimana», ha concluso in televisione l’allenatore biancoceleste, prima di trasferirsi nella sala stampa dell’Olimpico per la consueta conferenza. Eccone di seguito il testo integrale.

LA CONFERENZA – Si parte dal roboante 5-1 al Monza, per proiettarsi sulla prossima sfida interna con il Napoli.

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Cosa la soddisfa di più di questo pomeriggio?

«Come la squadra l’ha interpretata.

Volevo che partissimo forte, per fare una partita di ritmo. Abbiamo abbinato mobilità e velocità. Qualche volta non siamo stati lucidi nell’ultimo passaggio, ma siamo stati bravi sulle preventive e attenti sulla prima riaggressione. Dico alla squadra che non dobbiamo guardare gli altri, perché la sfida più bella è con noi stessi. Se guardiamo le nostre competitor, sprechiamo energie. Per me sarebbe un segno di debolezza».

Adesso c’è il Napoli, che avete già battuto due volte in questa stagione…

«Stanno facendo un campionato strepitoso, ne siamo consapevoli e dovremo fare di tutto per battere i più bravi. Avremo qualche giorno per prepararla, sarà una partita diversa dalle altre. Queste gare sono sempre occasioni per valutare la nostra crescita, possono sempre darci qualcosa di nuovo».

Oggi Nuno Tavares è tornato a sinistra, ma ha spinto anche Marusic, che ha anche trovato il gol…

«Nuno è forte, ha qualità, mette sempre in mezzo palloni importanti. Dall’altra parte, per caratteristiche, questo compito viene lasciato un po’ di più a Isaksen. Marusic interpreta il ruolo in maniera diversa. Noi siamo primi per cross, è importante per noi. E Zaccagni sta interpretando bene il ruolo. Sono contento anche del rientro di Lazzari. Aspettiamo anche i rientri di Vecino e Patric».

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L’unica nota stonata di oggi sembra essere Dia. Come sta?

«Una distorsione alla caviglia lo ha costretto al cambio. Lo abbiamo tolto anche in maniera precauzionale, non sembra una cosa importantissima, la caviglia non si è gonfiata. Speriamo di riaverlo in campo tra qualche giorno».

Oggi la panchina era lunga, e i cambi sono entrati alla grande…

«Nelle ultime settimane, in realtà, non avevamo avuto tante alternative. Ora poter lavorare con tutta la squadra per noi è fondamentale. Questo mi rende contentissimo».

Come gestirà i nuovi acquisti?

«Come ho già detto, sono arrivati ragazzi di prospettiva, ma da luglio sto lavorando con questi ragazzi e in questo momento devo sostenerli. Devo mettere Ibrahimovic, Belahyane e Provstgaard nelle condizioni giuste per poter aiutare la squadra, spero che a breve possa esserci spazio anche per loro».

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