Trasporto pubblico locale in Capitanata: l’appello del WWF Foggia

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Foggia, 9 febbraio 2025 – Il WWF Foggia esprime vivo apprezzamento per l’entrata in esercizio di quattro nuovi treni POP sulla rete gestita da Ferrovie del Gargano, segno tangibile dell’impegno profuso dall’azienda ferroviaria nel miglioramento continuo dei suoi servizi di trasporto nella provincia di Foggia.

È una buona notizia che si aggiunge a quella recentissima della conclusione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della consultazione pubblica propedeutica all’adozione dello schema di “Norme per l’autorizzazione e per l’esercizio dei veicoli tram-treno”, atteso da anni per sbloccare alcune delle più importanti progettualità ferroviarie che interessano la Capitanata.

L’urgenza di una risposta collettiva alla crisi climatica impone un radicale cambiamento del punto di vista della politica locale nell’approccio alla questione della mobilità.

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Per troppi anni il dibattito pubblico provinciale si è fossilizzato sull’incremento della dotazione di strade, e quindi sul trasporto individuale su gomma, invece che concentrarsi sul potenziamento del trasporto collettivo ed in particolare della rete ferroviaria.

Numerose sono infatti le questioni ancora irrisolte. In cima a tutte vi è certamente la scandalosa gestione della tratta ferroviaria Foggia-Manfredonia da parte di Trenitalia e di RFI, colpevolmente sottoutilizzata per soli tre mesi all’anno mentre decine di autobus extraurbani intasano quotidianamente la strada statale 89 e i centri urbani delle due città.

Negli anni scorsi la politica regionale e locale è riuscita anche a far perdere il finanziamento di 50 milioni di euro per l’ammodernamento della tratta, mentre erano già stati spesi altri milioni per realizzare la stazione di Manfredonia Ovest, rimasta fino ad ora una cattedrale nel deserto.

Questa situazione fa gioco a quanti mirano a liberare le aree cittadine occupate dall’infrastruttura ferroviaria per progettare nuove costruzioni e lucrare sull’aumento di valore delle superfici, a scapito della qualità della vita di tutti i cittadini manfredoniani.

Altra questione cruciale è la ferrovia garganica, periodicamente oggetto di attacchi da parte di gruppi di pressione che non vedono l’ora di liberare il tratto costiero dal vincolo ferroviario, ultimo baluardo alla completa cementificazione della costa.

Anche in questo caso ci aspetteremmo un impegno da parte della politica locale nel sostenere lo sforzo profuso da Ferrovie del Gargano nel potenziamento della linea e dei suoi servizi.

Occorre rilanciare la richiesta di miglioramento del tratto costiero con l’istituzione del tram-treno e l’estensione della linea almeno fino a Peschici se non a Vieste, invece che spendere centinaia di milioni di euro per allungare la superstrada.

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Più in generale occorrerebbe ripensare al trasporto pubblico locale nel Parco del Gargano, riorganizzando le linee automobilistiche con un’effettiva integrazione tra gomma e ferro, con servizi navetta ad alta frequenza con le località turistiche e i centri abitati non direttamente serviti dalla ferrovia, favorendo l’accessibilità alle aree più interne del promontorio e connettendo anche la rete sentieristica, con fermate che consentirebbero agli escursionisti di raggiungere i punti di partenza dei percorsi della mobilità ciclopedonale.

Qui il grande assente è, ancora una volta, l’Ente Parco che da anni non profferisce parola a riguardo a parte i pareri favorevoli su opere impattanti e insostenibili (vedasi la recente aviosuperficie sulla Laguna di Varano).

Dott. Maurizio Marrese, Presidente WWF FOGGIA, crediti: foto di InsideCapitanata.it (RIPRODUZIONE VIETATA)

Anche a Foggia non mancano annose questioni da risolvere. Pochi sanno che nel quartiere Candelaro esiste una fermata ferroviaria sulla tratta Foggia-Lucera che non è mai entrata in funzione, parrebbe a causa dell’occupazione abusiva della strada di accesso.

L’apertura di questa fermata consentirebbe di servire tutto il quadrante nord-ovest della città, migliorando l’accessibilità alla zona ospedaliera da parte dell’utenza di Lucera e dei Monti Dauni settentrionali e creando un collegamento veloce per lo stesso quartiere Candelaro con la stazione centrale.

Su questa fermata potrebbero attestarsi anche le linee ATAF che servono l’area ovest della città, decongestionando il centro cittadino e la stazione centrale.

Da anni gli strumenti di pianificazione e programmazione sovracomunale hanno indicato chiaramente che l’integrazione dei sistemi di trasporto pubblici e soprattutto il potenziamento del trasporto su ferro sono la chiave vincente per un effettivo miglioramento della qualità della vita dei cittadini della Capitanata.

Oggi è giunto il momento che i cittadini, le associazioni, le organizzazioni sindacali e di categoria uniscano le forze e spingano la politica locale ad assumersi le proprie responsabilità per far sì che quanto pianificato da anni non rimanga ancora una volta lettera morta.

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(Nota stampa WWF Foggia)

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