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la media di crescita del Paese, mentre per anni siamo stati al di sotto, e siamo i primi in Italia per investimenti delle multinazionali. Ma – ha proseguito Cirio – l’auto resta centrale, perché paga gli stipendi di un terzo dei piemontesi. Il green deal ha fatto male alla nostra Europa, ha favorito i Paesi che fanno commercio a discapito di quelli che producono, come l’Italia”.

Riguardo alla produzione dello stabilimento di Mirafiori, il presidente ha affermato che “l’obiettivo minimo è quello delle 200mila auto. Oggi se ne producono 30-32mila. Stellantis ci conferma, con la 500 ibrida, di poter arrivare a 100-140mila. Questo ci dà la prospettiva per fare un percorso insieme che però impone un intervento ponte, ed è quello che la Regione Piemonte, prima in Italia, mette in campo con 20 milioni di euro per integrare il reddito dei lavoratori in cassa integrazione per farli ritornare ai livelli di capacità di spesa dello stipendio intero, offrendo ore di formazione per la propria riqualificazione professionale”.

Su questo aspetto il vicepresidente e assessore al Lavoro Elena Chiorino ha aggiunto che “abbiamo messo in campo soluzioni reali per tutelare i lavoratori dell’automotive e di tutte le imprese in difficoltà. Il nostro obiettivo non è la semplice assistenza, ma garantire formazione, dignità e futuro a chi oggi si trova in difficoltà. Stanziando 20 milioni di euro, il doppio delle risorse inizialmente stimate con le parti sociali, dimostriamo con i fatti che il sostegno al lavoro e alla competitività non è solo uno slogan ma una priorità per questa Giunta.”.

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Il vicepresidente Chiorino ha poi garantito che “non permetteremo che la nostra industria automobilistica venga sacrificata sull’altare di un’ideologia, i cui danni ci hanno portato a questo Consiglio regionale. La deriva green imposta dall’Europa, senza una reale strategia industriale, sta mettendo in ginocchio un intero settore. La transizione ecologica deve essere gestita con buon senso, non con imposizioni ideologiche che distruggono posti di lavoro e che neppure portano vantaggi in termini di emissioni”. Ha quindi lanciato un messaggio a Stellantis: “Registriamo un cambio di passo che non può che farci guardare al futuro con ottimismo e ne diamo atto all’azienda. Vigileremo affinché gli impegni presi si traducano in azioni concrete, ma non solo: garantiremo a Stellantis ogni supporto possibile per il rilancio del settore automotive e la tutela dei suoi lavoratori, che sono tanto per l’azienda quanto per questo territorio un patrimonio unico e dal valore inestimabile”.

L’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano ha sostenuto che “dobbiamo andare avanti al netto di Stellantis, abbiamo fiducia di ciò che succederà dal 2025 e dal 2026 in poi, ma Torino è la storia dell’auto e gli imprenditori e le imprese meritano un futuro con Stellantis ma anche senza. Sono tanti i produttori che possono prendere spunto dalle nostre imprese, dobbiamo ridare brio e vivacità al comparto e mettere in condizione le nostre aziende di lavorare a livello globale. Per questo abbiamo fondato Vehicle Valley, che può mettere in connessione tutte le competenze del settore, dare visibilità e fare la differenza”.

La posizione di Stellantis

Antonella Bruno, responsabile mercato Italia dell’azienda, ha ringraziato la Giunta per le misure a favore della filiera, ha confermato la centralità dell’Italia ed ha affermato che il piano prevede nuovi modelli negli stabilimenti italiani, che tutti i siti rimarranno in attività e l’occupazione sarà salvaguardata. Ha poi ribadito che “il 2025 sarà ancora di transizione, ma ci sarà una risalita nel 2026, con 10 aggiornamenti di prodotti realizzati in Italia”. Quanto a Torino, Bruno ha affermato che “Mirafiori è un polo vivo, con attività strategiche per il gruppo, a partire dall’economia circolare, poi il battery technology center, che ha competenze straordinarie e grandi potenzialità di crescita, poi il Plant che produce i cambi per i motori ibridi. Qui la 500 ibrida arriverà a 130-140mila unità l’anno. Confermiamo anche la nuova generazione della 500 elettrica nel 2032”. La manager ha poi ricordato che la sede da cui parte il coordinamento di attività vendita e marketing in Europa è stata insediata a Torino, a confermare la centralità della città.

Giuseppe Manca, responsabile Risorse umane, ha affermato: “Non abbiamo mai licenziato nessuno, ma abbiamo fatto procedure di incentivazione all’esodo ed è probabile che ne faremo ancora. Intanto però stiamo stabilizzando oltre 100 ingegneri under 35, perché la nostra intenzione è garantire il futuro: si occuperanno di progetti strategici, digitalizzazione, intelligenza artificiale, elettrico”.

 

 



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