Riscossione delle multe stradali in UE: novità della Direttiva 2024/3237

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Dal 19 gennaio 2025 è in vigore la Direttiva (UE) 2024/3237, che introduce un sistema più efficace per la riscossione delle sanzioni amministrative derivanti da infrazioni stradali commesse in uno Stato membro diverso da quello di residenza del trasgressore. Questo provvedimento supera le precedenti direttive del 2011 e del 2015, rivelatesi poco efficaci nella cooperazione transfrontaliera. A supporto dei professionisti, abbiamo pubblicato “Come opporsi alle contravvenzioni del nuovo Codice della Strada -Guida pratica con giurisprudenza e formulari”, uno strumento pratico e agile, spendibile quotidianamente. Scopri anche la nostra offerta sul Nuovo codice della Strada cliccando qui

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1. Tempistiche di attuazione


Sebbene la direttiva sia già entrata in vigore, la sua effettiva applicazione dipenderà dall’adozione delle misure necessarie da parte dei singoli Stati membri. Questi avranno tempo fino al 20 luglio 2027 per recepirla nel proprio ordinamento. Un eventuale mancato recepimento potrebbe comportare l’apertura di procedure di infrazione per violazione degli obblighi derivanti dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

2. Maggiore tutela e chiarezza per i cittadini


La nuova normativa introduce importanti misure a favore degli automobilisti, rendendo il processo di notifica e riscossione delle multe più chiaro e comprensibile. Tra le principali novità, vi è l’uso di una lingua accessibile per il trasgressore, una standardizzazione delle procedure e informazioni più dettagliate sul diritto di ricorso. A supporto dei professionisti, abbiamo pubblicato “Come opporsi alle contravvenzioni del nuovo Codice della Strada -Guida pratica con giurisprudenza e formulari”, uno strumento pratico e agile, spendibile quotidianamente.

Come opporsi alle contravvenzioni del nuovo Codice della Strada

Soluzioni di Diritto è una collana che offre soluzioni operative per la pratica professionale o letture chiare di problematiche di attualità. Uno strumento di lavoro e di approfondimento spendibile quotidianamente. L’esposizione è lontana dalla banale ricostruzione manualistica degli istituti ov- vero dalla sterile enunciazione di massime giurisprudenziali. Si giunge a dare esaustive soluzioni ai quesiti che gli operatori del diritto incontrano nella pratica attraverso l’analisi delle norme, itinerari dottrinali e giuri- sprudenziali e consigli operativi sul piano processuale. Quali sono le novità del nuovo Codice della Strada? Quali i dettagli da controllare in un verbale di accertamento? Qual è lo strumento di opposizione più efficace? Come comprendere se vi siano margini di accoglimento di un ricorso? A questi e ad altri quesiti risponde questo pratico Fascicolo, che, attraverso consigli mirati, itinerari giurisprudenziali, ri- ferimenti normativi e formulari, vuole offrire una guida utile per aiutare gli avvocati (o lo stesso automobilista) ad analizzare con metodo il verbale di accertamento, scegliere i mezzi di contestazione giusti ed avere consigli efficaci per impugnare le violazioni più frequenti.
Gabriele VoltaggioAvvocato del foro di Roma. Si occupa di contenziosi civili, bancari, recupero crediti, espropriazioni e crisi d’impresa. Fondatore e curatore di Giuricivile.it. Autore di volumi, contributi e guide pratiche su riviste giuridiche e portali online.

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3. Ampliamento delle infrazioni perseguibili


L’elenco delle violazioni stradali per le quali è prevista la cooperazione transfrontaliera è stato esteso. Oltre alle infrazioni già incluse nelle precedenti direttive, ora rientrano anche:

  • il mancato rispetto della distanza di sicurezza;
  • il sorpasso pericoloso;
  • la sosta o fermata pericolosa;
  • la guida contromano;
  • la fuga dopo un incidente.

4. Migliore accesso ai dati e automazione


Ogni Stato membro dovrà garantire la piena operatività dei propri punti di contatto nazionali, facilitando l’accesso ai dati di veicoli e intestatari tramite sistemi automatizzati. Inoltre, verrà creato un sistema elettronico unificato per la gestione delle infrazioni e la riscossione delle sanzioni. Tra le novità principali figura l’istituzione del “portale CBE”, che fornirà agli utenti informazioni sulle normative vigenti e sulle modalità di pagamento delle multe.

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5. La procedura di notifica e scadenze


Quando un’infrazione viene rilevata in uno Stato diverso da quello di immatricolazione del veicolo, l’autorità competente invia una richiesta elettronica al punto di contatto del paese di residenza del trasgressore. Se la ricerca ha esito positivo, la notifica della sanzione dovrà avvenire entro 11 mesi dall’infrazione, attraverso un modello standardizzato.
Tuttavia, se l’identificazione del trasgressore richiede più tempo, il termine per la notifica si riduce a 5 mesi dal momento in cui vengono reperiti i dati necessari. Nonostante questi limiti temporali, le sanzioni non potranno essere riscosse oltre i termini stabiliti dalla legge nazionale dello Stato in cui è stata commessa l’infrazione.

6. Contenuti della notifica di infrazione


La direttiva modifica il modello di comunicazione delle infrazioni, richiedendo che la notifica contenga informazioni dettagliate come:

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  • i dati del veicolo;
  • la data, l’ora e il luogo della violazione;
  • la normativa violata;
  • le modalità di pagamento e le informazioni sui mezzi di ricorso;
  • i riferimenti alla protezione dei dati personali e ai diritti del trasgressore.

Inoltre, il verbale dovrà includere il link al portale CBE, preferibilmente con un QR code, per consentire un accesso immediato alle informazioni.

7. Cooperazione tra Stati e riscossione coattiva


Nel caso di mancato pagamento di una sanzione superiore a 70 euro, lo Stato in cui è stata commessa l’infrazione potrà richiedere l’assistenza dell’autorità del paese di residenza del trasgressore. Quest’ultima potrà applicare le proprie regole di riscossione coattiva per recuperare l’importo, senza necessità di ulteriori formalità.

8. Diritti e garanzie per i cittadini


La direttiva prevede una maggiore tutela per i destinatari delle multe, stabilendo il diritto a:

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  • Ricevere informazioni dettagliate sulla violazione, la sanzione e i diritti di difesa.
  • Presentare ricorso contro la sanzione, con chiari riferimenti ai termini e alle modalità.
  • Accedere ai documenti e ai dati relativi alla propria infrazione.
  • Ottenere la notifica in una lingua comprensibile.
  • Garantire la protezione dei propri dati personali.
  • Beneficiare di un ricorso effettivo per contestare l’accusa.

9. Conclusioni


La Direttiva 2024/3237 rappresenta un passo avanti nella cooperazione tra Stati membri per la gestione delle infrazioni stradali transfrontaliere. Introduce strumenti più efficaci per la riscossione delle sanzioni, migliorando al contempo la tutela dei cittadini grazie a una maggiore trasparenza e accessibilità delle informazioni. Gli Stati membri hanno tempo fino al 2027 per adeguarsi, ma la sua attuazione promette di rendere il sistema più equo e funzionale per tutti gli automobilisti in Europa.

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