Sono un visitatore della BIT di Milano, nell’unico giorno in cui possono entrare i visitatori, alla BIT due giorni sono dedicati agli operatori ed uno ai visitatori (dal 9 all’11 febbraio 2025). Quindi dicevo come visitatore “civile” sono partito per il Molise dopo aver fatto visita alle agenzie turistiche che avrebbero potuto offrire il pacchetto. Purtroppo mi sono dovuto adattare da solo perché ho avuto l’impressone di trovarmi nel film di Nanny Loy (Pacco doppio pacco e contropaccotto) ambientato tra i simpaticissimi napoletani.
Quindi parto da solo e devo decidere se andare un treno oppure in auto. Sento dire che l’elettrificazione della linea Campobasso – Roma e ritorno non avverrà prima del 2028. Mah, poco male vuol dire che arriveremo a Campobasso su di un sicuro e confortevole pendolino diesel. Impossibile: stanno sistemando tutte le gallerie per abbassare la linea e permettere il passaggio dei locomotori elettrici che hanno bisogno di altezza per poter passare con il pantografo. Ok, ma con il treno posso raggiungere Termoli che ha una splendida posizione sulla e lungo la costa adriatica. Consulto le varie coincidenze con i relativi orari e mi sembra di ricordare quelli che stavano ispezionando il funzionamento della freccia di un autoveicolo. “… mò si, mò no …”. siccome il mio turismo, però, vorrà essere itinerante il treno mi consentirà di muovermi all’interno della regione? Bella domanda. La risposta la trovi qualche riga più sopra quando si parlava di pantografo dei treni. Infatti una volta arrivato a Termoli in treno, facile e senza problemi farlo, resti a Termoli e non puoi andare in altro luogo molisano con il treno. Pullman sostitutivi quanti ne vuoi su strade del 1800.
Vedere i personaggi politici molisani in bella vista alla BIT di Milano (gli eruditi, quelli che hanno fatto scuole alte, dicono “bello spolvero”) viene voglia assai di visitare il Molise, soprattutto per i grembiuli che indossavano, credo omaggio o comodato, ai posteri l’ardua sentenza, di uno degli espositori molisani. Io non ho titoli per avere un grembiule del genere ma ditemi dove posso acquistarlo. Mi piace cucinare ed avere un grembiule come quello farebbe piacere mia moglie che mi vedrebbe meno combinato male alla fine delle mie performance culinarie.
Magico momento alla BIT di Milano è stato la visita del ministro Santanchè poco prima che si recasse in Parlamento a discutere della sua posizione nei confronti della Giustizia per “colpa” di qualche cassa integrazione. Il ministro Santanchè, sperando che in futuro non abbia impedimenti di nessun tipo, sarebbe contenta di venire in Molise? Ce lo faccia sapere. In Molise abbiamo anche la cella di Padre Pio che in vita è stato a Venafro, Campobasso e Sant’Elia a Pianisi. Se non ne dimentico qualcuna, di celle di Padre Pio ne abbiamo tre quindi. Sarebbe un piacere ospitarla per rinfrancare lo spirito e per trovare la pace interiore che tanto manca ai nostri giorni. Il turismo religioso, anche se non contemplato alla BIT di Milano, lo possiamo fare.
Andiamo avanti e riprendiamo l’organizzazione. Roma dista 250 chilometri da Campobasso. In presenza di strade che possano essere definite tali, anche superstrada a doppia corsia, i 250 chilometri potrebbero essere percorsi in circa 2,5 ore. Con le nostre strade, invece, siccome ci piace dare la possibilità ai viaggiatori di ammirare il panorama, si impiegano circa cinque ore. Sempre nella speranza di non trovare camion con rimorchi che percorrono le nostre strade, trasportando i nostri ottimi prodotti alimentari, ma che hanno una capacità ridotta di viaggiare e quindi creano file interminabili. File che aumentano considerevolmente i tempi di percorrenza. Considerando che sono solo 250 chilometri viene da pensare di trovarci in altro fuso orario. Non possiamo parlare del binario 9 e tre quarti di Harry Potter. Eh, scusate, ma ricordate che il treno è off limits per noi molisani?
Percorrendo la strada per arrivare in Molise, regione che io adoro, seriamente e senza ironia, viene il dubbio se ci siano o meno ospedali casomai dovesse succedermi qualcosa. Mi informo e leggo che la Regione ha contrattualizzato dei medici in pensione per eliminare le lunghezza delle liste d’attesa. Molto bene, anzi molto benissimo. Soltanto, però, che hanno sì contrattualizzato i medici in pensione, ma non ne hanno assunti altri quindi la situazione, numericamente, dei sanitari a disposizione dei molisani per accorciare le liste di attesa è rimasta la stessa. Ditemi come “funonzia” perché io non l’ho capito e spero di non aver bisogna di assistenza medica. Forse troppo presto per parlarne. Speriamo!
Non saprei cosa dire, forse il Commissario Montalbano avrebbe tirato fuori uno dei suoi, “mi sono fatto persuaso”, ecco, io mi sono fatto persuaso che i nostri governanti si sono euforizzati (mai usato ma si può dire) dalla partecipazione alla BIT di Milano di tanti visitatori che li hanno già “arruolati” nel Molise. In pratica sono convinti che tutte quelle persone verranno in Molise a portare la loro presenza ed i loro averi per render il Molise migliore.
“Buongiorno Signora Ricotta”.
Questa la devo spiegare: una contadina si recò al mercato per vendere una ricotta fatta in casa. Durante la strada pensò che avrebbe venduto la ricotta ed acquistato dei pulcini, cresciuti i pulcini avrebbe venduto i polli ed acquistato un agnello, l’agnello sarebbe cresciuto ed avrebbe acquistato una vitellina, la vitellina avrebbe partorito e la sua mandria sarebbe cresciuta a tal punto da potersi costruire una casa con il balcone e lei, la signora, stando sul balcone vedeva la gente che la salutava. “Buongiorno Signora Ricotta”. Così facendo la nostra contadina fece un inchino dimenticando di portare la ricotta sulla “spara” sopra la testa. L’inchino fece cadere la ricotta e la contadina non potette dare seguito al suo sogno. Buongiorno signora Ricotta!
Con affetto e stima, dopo aver ricordato uno dei prodotti eccezionali della nostra terra, la ricotta, statevi arrivederci.
Franco di Biase
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