Si è svolto oggi, 13 febbraio, a Roma nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy un’importante riunione sulla crisi dell’azienda Meta System di Mornago di cui si intravede uno spiraglio per il futuro.
Di seguito il comunicato unitario di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil nazionali:
I rappresentanti dell’azienda hanno comunicato che attualmente sono arrivate due proposte di acquisizione di cui una da parte del fondo tedesco Certina, che ha manifestato la volontà di acquisire tutto il perimetro aziendale, comprensivo delle aziende controllate e di tutti i lavoratori e un’altra di un ulteriore fondo che avrebbe però posto condizioni sospensive inaccettabili.
È stato inoltre comunicato che ci sarebbe un’ulteriore proposta di acquisto da parte di un soggetto industriale del settore. Su richiesta dei rappresentanti dei lavoratori è stato confermato l’impegno di Bmw e Volvo di proseguire i contratti con la Meta System. Volvo avrebbe dato una disponibilità a proseguire lo sviluppo di un nuovo prodotto, garantendo lo sviluppo dello stesso e la produzione nel nostro paese da aprile 2026.
BMW che oltre a ribadire la volontà di proseguire i rapporti con Meta System avrebbe accettato, a seguito delle pressioni sindacali e dei lavoratori, di modificare l’attuale piano che prevedeva tutta la produzione di Meta System per il loro prodotto in Slovacchia, ricollocando una linea di completamento finale in Italia e di essere disponibile a stipulare con le organizzazioni sindacali un accordo in tal senso.
L’azienda infine ha garantito di aver sufficiente liquidità per corrispondere le retribuzioni di febbraio. Il Ministero e le Regioni Emilia Romagna e Lombardia, su richiesta delle Rsu e di Fim, Fiom e Uilm si sono impegnati a monitorare il processo in corso ed eventualmente convocare BMW e Volvo per avere garanzia degli impegni, che attualmente sono solo verbali.
Inoltre è stata data una disponibilità a intervenire con supporto finanziario pubblico, se necessario, e comunque nei limiti di legge, per favorire gli investimenti sul territorio nazionale vincolandoli a precisi impegni di natura industriale e occupazionale.
Fim, Fiom e Uilm, unitamente alle Rsu, ritengono che l’attuale situazione, che finalmente vede una prospettiva e una ipotesi di salvataggio dell’azienda e di rilancio industriale, sia frutto dell’impegno sindacale e delle pressioni e lotte dei lavoratori che in questi mesi non hanno smesso di sostenere il sindacato in ogni forma.
Le parti hanno infine deciso di aggiornare un nuovo tavolo al Mimit il 2 aprile, per permettere, attraverso la possibile proroga del concordato, tutti i passaggi necessari alla soluzione della vertenza.
Di seguito invece il comunicato del Ministero delle Imprese e del Made in Italy:
Sono due i soggetti interessati a rilevare e rilanciare l’intero perimetro delle attività di Meta System, impresa di componentistica per automotive che impiega circa 650 addetti tra Reggio Emilia e Mornago (Varese). E’ quanto è emerso dal secondo incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy in merito al tavolo di aggiornamento sulla vertenza a cui hanno partecipato le strutture tecniche del Mimit, i vertici dell’azienda, i rappresentanti della Regione Emilia Romagna e della Regione Lombardia e le organizzazioni sindacali.
Le offerte saranno subordinate allo svolgimento di una due diligence, quindi all’esame dei bilanci e dei beni aziendali di Meta System e dovranno prevedere l’acquisto dell’insieme delle attività dell’impresa, senza divisioni tra stabilimenti e tipologia di prodotto.
L’azienda nel corso dell’incontro ha sottolineato che il 17 febbraio presenterà presso il Tribunale di Bologna la proposta del piano di concordato chiedendo parallelamente istanza di proroga del termine per ulteriori 60 giorni.
Dal canto suo il Mimit ha sottolineato durante il confronto che continuerà nell’attività di monitoraggio degli sviluppi del processo di rilancio dell’azienda per agevolare il dialogo tra le parti in questa fase di ricerca di nuovi acquirenti e, successivamente, di sviluppo del nuovo piano industriale che tuteli produzione e occupazione.
Le organizzazioni sindacali, le Regioni e l’azienda sono state riconvocate per un nuovo aggiornamento al Ministero per 2 aprile.
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