Hyundai Inster, la prova del crossover elettrico (non solo) urbano

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Le auto sono sempre più grandi e ingombranti? Decisamente no se si guarda la Hyundai Inster, il nuovo modello 100% elettrico di segmento A della Casa coreana. 3,82 m di originalità e “intelligenza” nello sfruttare al massimo i centimetri a disposizione.

Ha le dimensioni giuste per la città, tante chicche che migliorano la praticità, un’autonomia e una velocità di ricarica adatte anche a trasferimenti più lunghi. E anche il prezzo è piuttosto interessante. Già ordinabile, parte da 24.900 euro e noi abbiamo avuto la possibilità di provarla in anteprima in un test-drive organizzato nei dintorni di Milano.

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Esterni

Non possiamo non partire dalle dimensioni, il vero punto forte della Inster. Lunga 3,82 m, larga 1,61 m e alta 1,57 m, la Hyundai è tra i nuovi modelli più compatti in assoluto, un bel vantaggio se si tratta di muoversi spesso in città e di dover fare manovra in parcheggi stretti.




Foto di: Hyundai

Oltre alle proporzioni compatte, però, l’altro elemento che caratterizza la Inster è la personalità. Il frontale sembra un volto, con le luci di posizione superiori che paiono delle sopracciglia, mentre i fari LED circolari ricordano degli occhi. Poi, sia davanti che dietro, ci sono delle protezioni per il sottoscocca che richiamano il mondo dei crossover.

Nell’allestimento più ricco Xclass, la dotazione include anche le barre sul tetto, mentre nella coda ci sono i gruppi ottici che riprendono il tema dei pixel dalla Ioniq 5. 



Hyundai Inster Cross

Foto di: Hyundai

Se desiderate una Inster ancora più personale, allora vi conviene dare uno sguardo alla variante Cross. Presentata in anteprima durante l’evento legato al test-drive, questa versione arriverà in Italia prima dell’estate 2025 e si caratterizza per un look più da fuoristrada, con paraurti specifici, cerchi da 17″, rivestimenti dedicati per l’abitacolo e le barre sul tetto di serie con la possibilità di agganciare un portapacchi.

Interni

Tecnologia e cura per i dettagli si ritrovano anche nell’abitacolo. È vero, le plastiche sono perlopiù rigide, ma il contrasto di materiali e di colori crea un ambiente molto vivace. La strumentazione di bordo comprende un monitor da 10,25” per il quadro digitale e l’infotainment con display della stessa misura, ricco di funzionalità. Quest’ultimo è compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, ma solo tramite cavo.

Nella parte bassa della plancia ci sono i comandi per la climatizzazione, il riscaldamento dei sedili e per attivare la telecamera posteriore. C’è anche un caricatore wireless per lo smartphone e varie prese di ricarica. Le plastiche sono rigide (a parte qualche inserto in tessuto e in finta pelle), ma i colori utilizzati rendono l’abitacolo molto vivace.

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Hyundai Inster, la prova su strada di Motor1.com

Foto di: Hyundai

Hyundai Inster, la plancia

Parlando di spaziosità, le proporzioni esterne della Hyundai non devono trarre in inganno. La Inster sfrutta bene le sue dimensioni e lo dimostra il divanetto posteriore che può scorrere avanti e indietro di 16 centimetri.



Hyundai Inster, la prova su strada di Motor1.com

Foto di: Hyundai

Sulla Hyundai Inster si possono abbattere sia i sedili posteriori che quelli anteriori

Così si riesce a modulare lo spazio per le gambe e quello per i bagagli, con una capacità minima di 238 litri (col divano tutto indietro) o di 351 litri. Se poi si abbattono gli schienali in configurazione 50:50, allora si sale a 1.059 litri, con un vano di carico piatto e senza scalini. In più si possono abbattere pure i due sedili davanti, in modo da creare dai tavolini per un picnic in auto.

E non mancano anche elementi pratici, come dei ganci integrati nei sedili anteriori. Lo spazio per i passeggeri è più che sufficiente, anche perché c’è la possibilità di reclinare il sedile di qualche grado per stare ancora più comodi. Grazie anche al generoso passo di 2,58 m, ci sono diversi centimetri per le gambe, mentre in larghezza i passeggeri un po’ robusti stanno un po’ stretti.

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Guida

La Inster è esclusivamente elettrica e si può avere in due versioni. Il modello base ha una batteria da 42 kWh ed è abbinata a un motore anteriore da 97 CV e 147 Nm, mentre quella più potente ha una batteria da 49 kWh e un motore da 115 CV e 147 Nm. Nel primo caso, l’autonomia dichiarata è di circa 320 km, mentre nel secondo si arriva a 370 km, il che non è niente male per un’elettrica di segmento A.

Ancora più interessante è la velocità di ricarica: 11 kW in corrente alternata e 120 kW in corrente continua. In pratica, collegandosi a una colonnina ad alta velocità, si passa dal 10 all’80% in circa 30 minuti. In buona sostanza, la Inster non si limita all’ambito urbano, ma può essere usata anche per coprire distanze più lunghe, tenendo conto di soste frequenti sì, ma relativamente brevi.



Hyundai Inster, la prova su strada di Motor1.com

Foto di: Hyundai

Hyundai Inster, la prova su strada di Motor1.com

Parlando di efficienza, nel corso del test di circa 80 km svolti in modo equo tra contesto cittadino e tangenziale, il computer di bordo – della versione da 49 kWh in prova – ha segnato una media inferiore ai 17 kWh/100 km, per un’autonomia reale, quindi, di circa 300 km. Se volete saperne di più, comunque, sui consumi della Inster, vi invitiamo a dare un’occhiata al nostro “From 100% to 5%”, il test speciale che ha messo a confronto la piccola di casa Hyundai con tanti modelli elettrici recenti.

Certo, se la utilizzate spesso a velocità superiori ai 90 km/h dovrete fare i conti con dei fruscii aerodinamici piuttosto accentuati, ma senza che questi diventino eccessivamente fastidiosi. Lo sterzo è reattivo e leggero (l’ideale soprattutto in un contesto urbano), ma non precisissimo. Gli ammortizzatori, invece, hanno una taratura bilanciata, anche se sui tratti più sconnessi si avverte effettivamente qualche scossone.

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“Intelligente” è anche la frenata rigenerativa, la cui intensità si può regolare tramite dei paddle al volante. Nella modalità più “aggressiva”, si arriva alla guida one-pedal: sollevando il piede dall’acceleratore, la vettura decelera fino a fermarsi. Un gran bell’aiuto nel traffico. 

Un’altra caratteristica speciale della Inster (piuttosto rara nelle elettriche di questa fascia di prezzo) è la presenza della tecnologia V2L (Vehicle-To-Load). Attraverso uno speciale adattatore, si può collegare la Hyundai a dispositivi esterni per alimentarli. Un po’ come se l’auto si trasformasse in un gigantesco powerbank.

Prezzi

La gamma della Inster si struttura in tre modelli. La versione base chiamata Xtech – disponibile con entrambe le batterie – parte da 24.900 euro e ha già i due display, la retrocamera coi sensori posteriori e una serie di sistemi di assistenza alla guida, tra cui l’anti-collisione (con tanto di frenata d’emergenza anche nelle svolte agli incroci) e l’Highway Driving Assist.

Chi sceglie la variante con batteria più grande, invece, ha come unico abbinamento l’allestimento Xclass, da 28.650 euro. L’equipaggiamento comprende i sensori anteriori, i vetri posteriori oscurati, i cerchi in lega da 15” e le barre portatutto. Per la Cross non sono date informazioni specifiche, anche se con ogni probabilità sarà il top di gamma. Per questo motivo, potrebbe avere un prezzo superiore ai 30.000 euro.



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