Perché gli ‘Animal Spirit’ negli USA aumentano le probabilità di uno scenario di ‘No Landing’

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Gli esperti di Schroders riflettono sulle prospettive per i mercati

Economia: perché gli ‘Animal Spirit’ negli USA aumentano le probabilità di uno scenario di No Landing?

Le recenti notizie economiche hanno avvalorato la tesi secondo cui lo scatenarsi degli “animal spirit” negli Stati Uniti, con l’elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti, ha aumentato la probabilità di uno scenario di “no landing”, in cui l’inflazione rimarrebbe vischiosa e i tassi di interesse potrebbero essere tenuti più alti più a lungo. Ne parliamo con Giacomo Camisa, Sales Director Intermediary di Schroders.

Cosa si aspettano gli esperti di Schroders?

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Nel nostro quadro di riferimento, abbiamo portato questo scenario di no landing a una probabilità del 35%. Questo a scapito dello scenario di “hard landing”, in cui si assisterebbe a un brusco calo dell’attività economica e si renderebbero necessari ulteriori tagli dei tassi, a cui ora assegniamo solo il 5% di probabilità. Nel breve termine, ci sono pochi motivi per essere preoccupati riguardo alle prospettive economiche degli Stati Uniti che, ricordiamo, hanno in questo momento una forza tale da detenere l’impatto maggiore nel delineare le probabilità di realizzazione degli scenari globali.

Si sta andando verso un surriscaldamento del mercato?

Se da un lato la crescita rimane sana e la fiducia nelle prospettive continua a migliorare, dall’altro ci sono segnali che indicano che il contesto economico sta diventando un po’ troppo forte. Sul fronte del mercato del lavoro, i piani di assunzione sono migliorati e la crescita dei salari continua a salire, per ora, mentre il tasso di disoccupazione ha cambiato timidamente rotta, scendendo a dicembre. Quest’ultimo punto è cruciale per la Federal Reserve, che ha previsto un leggero aumento della disoccupazione nel 2025. In questa fase non è giustificata una reazione brusca da parte della Fed, soprattutto perché sembra che le pressioni salariali si stiano ancora allentando e le pressioni sui prezzi sono, per ora, ancora relativamente contenute. Tuttavia, c’è motivo di rimanere vigili e l’aumento della probabilità dello scenario “no landing” riflette questi rischi.
A sostegno dell’opinione ottimistica sull’economia statunitense nei prossimi mesi c’è la constatazione che, dal Covid, il primo trimestre dell’anno tende a mostrare una certa forza stagionale residua nei dati economici. Di conseguenza, anche se ci sono già state revisioni positive, c’è una probabilità maggiore che le aspettative di consenso per la crescita degli Stati Uniti nel 2025 debbano essere riviste al rialzo.

Cosa sta succedendo al di fuori degli USA?

Mentre l’economia statunitense sta funzionando a pieno ritmo, non è così per l’area euro e per il Regno Unito. In questo caso, la risposta delle imprese britanniche al bilancio è stata stagflazionistica, in quanto hanno aumentato i prezzi e ridotto l’occupazione e gli ordini. L’aumento dell’imposta sull’assicurazione nazionale dei datori di lavoro si tradurrà in un aumento dei prezzi per i consumatori nel 2025 e porterà a una crescita più contenuta, poiché i datori di lavoro cercheranno di licenziare i lavoratori per proteggere i margini.
Nell’Europa continentale la crescita appare complessivamente stagnante. Tuttavia, ciò nasconde forti divergenze regionali. Di conseguenza, è evidente che la Bce ha la possibilità di allentare ulteriormente i tassi, portandoli al livello neutrale, se non al di sotto.
Infine, guardando al “Pacific Divide”, anche la Cina continua a trovarsi in una situazione opposta a quella degli Stati Uniti. A nostro avviso, questo è un chiaro segnale del fatto che l’economia abbia bisogno di maggiori stimoli per arrestare il calo della crescita e, di conseguenza, per porre un freno alle pressioni disinflazionistiche.

In conclusione, quale è la visione di Schroders?

L’aumento della probabilità dello scenario di “no landing” ci porta a essere un po’ cauti riguardo agli investimenti a lungo termine, anche se nelle ultime settimane il mercato si è mosso per riflettere meglio questa situazione. Al momento, riteniamo giusto mantenere una posizione neutrale, soprattutto alla luce di una certa ripresa dello slancio della crescita degli Stati Uniti, della crescita dei salari e dei limitati progressi in materia di disinflazione. Tuttavia, abbiamo fiducia che i mercati possano migliorare ulteriormente nei prossimi mesi, soprattutto negli Stati Uniti.

Tratto dal pezzo “Con l’insediamento di Trump, crescono le probabilità dello scenario di no landing” di Julien Houdain, Head of Global Unconstrained Fixed Income di Schroders, del 22 gennaio 2025.
Il presente contenuto ha scopo meramente informativo, non è da considerarsi in alcun caso materiale promozionale e non deve essere intesa quale offerta o una sollecitazione ad acquistare o a vendere qualsivoglia tipo di strumento finanziario. Le opinioni e i pareri contenuti nel presente documento non rappresentano necessariamente la visione aziendale formulata in altre comunicazioni, strategie o comparti di Schroders. Per maggiori informazioni si consulti il sito www.schroders.it.

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