Tirocini, ecco le nuove regole regionali

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Un bollino di qualità per l’impresa – se il tirocinio si conclude con una occupazione stabile –, aumento del rimborso mensile dei tirocinanti; e 10 milioni di euro a disposizione delle imprese che vogliono attivare tirocini extracurriculari.

La Regione Toscana ha così dato il via libera alla riforma delle linee guida sui tirocini extracurriculari varate alcuni mesi fa, d’intesa con organizzazioni sindacali e associazioni datoriali.

Ecco cosa prevedono le nuove linee guida

Il rimborso minimo mensile per i tirocinanti sale da 500 a 600 euro. E aumenta, passando da 300 a 400 euro, anche il sostegno finanziario regionale al datore di lavoro. Ma, secondo ai nuovi indirizzi, è subordinato alla stipula, entro trenta giorni dal termine del tirocinio, di un contratto a tempo indeterminato, a tempo determinato di almeno 12 mesi, oppure di apprendistato professionalizzante o duale (I o III livello). Le nuove disposizioni valgono sia per l’assunzione effettuata da parte dell’impresa ospitante (entro 30 giorni dal termine del tirocinio), sia quando ad assumere è un’altra impresa (entro 6 mesi dal termine del tirocinio e nell’ipotesi di assunzione tempo indeterminato la durata del contratto non può essere inferiore a 6 mesi).

Microcredito

per le aziende

 

Nel caso in cui il tirocinante sia un soggetto svantaggiato o una persona con disabilità, cresce il contributo regionale all’azienda arrivando a 600 euro (anziché 400 euro mensili), dunque coprendo l’intero rimborso minimo mensile. Inoltre, l’impresa ospitante che procederà all’assunzione potrà fruire anche degli incentivi all’occupazione previsti dai bandi regionali già attivi.

La sperimentazione del digital badge

Tra le novità previste dalla riforma c’è anche l’avvio della sperimentazione del digital badge, quale sistema per la rappresentazione delle competenze acquisite con il tirocinio attraverso metadati, consentendo il riconoscimento delle esperienze effettuate e delle abilità acquisite ed il fatto che la Regione Toscana intenda rafforzare l’attività di controllo sui soggetti ospitanti nell’ambito dell’intesa con l’Ispettorato del Lavoro e avvalendosi della propria agenzia ARTI.

Un marchio per i tirocini di qualità

Nascerà anche TQT, Toscana Tirocini di Qualità, un protocollo di certificazione e un marchio che attesteranno il legame tra il contributo regionale erogato alle aziende e la scelta dell’impresa di garantire l’effettivo valore formativo del tirocinio.

Chi sono i destinatari del bando

L’avviso per tirocini extracurriculari, è gestito per Regione Toscana da ARTI (l’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego) e resterà aperto fino al prossimo 31 dicembre. Dotazione finanziaria è di 10 milioni di euro, che sono messi a disposizione nell’ambito di GOL, il programma di riforma delle politiche attive del lavoro previsto dal PNRR. L’avviso è rivolto a tutte le persone, comprese quelle che presentano particolari situazioni di svantaggio o fragilità ed offre la possibilità di accrescere le proprie competenze favorendone l’ingresso o reinserimento nel mondo del lavoro.

I commenti delle parti sociali

“Oltre il 60% dei tirocini formativi attivati finora si è trasformato in un contratto di lavoro, spesso a tempo indeterminato” spiegano in una nota congiunta Confcommercio Toscana, Confesercenti Toscana, Confartigianato Imprese Toscana, CNA Toscana, Confindustria Toscana e Confapi Toscana . “Un dato significativo che conferma il valore di questo strumento non solo come esperienza in azienda, ma come reale opportunità di ingresso nel mondo del lavoro. Inoltre, i tirocini valorizzano il ruolo fondamentale delle imprese come luoghi di formazione e crescita professionale”.

“Siamo felici di constatare che, dopo tante battaglie e tanto lavoro fatto in Commissione Tripartita” aggiungono all’unisono Cgil, Cisl e Uil della Toscana, “arriva un risultato importante e non scontato: tirocini di qualità, con maggiore formazione e garanzie sulla sicurezza e con possibilità concrete di avere un’occupazione stabile e di qualità al termine del percorso, in modo che non siano utilizzati come sostituzione di lavoro e sia effettivamente data la possibilità a tanti giovani di entrare nel mondo del lavoro e potersi costruire il presente e un futuro dignitoso. Con l’attuazione di questa intesa diamo una nuova dignità ai tirocini e al lavoro”. (redtm-ap)





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