Importante Riconoscimento della Regione Toscana a Gianni Guidotti per 40 anni di attività speleologica

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Cerimonia ufficiale a Firenze per celebrare il contributo alla speleologia

Evento istituzionale in Toscana

Martedì 25 febbraio 2025, alle ore 14.00, presso la Sala Gonfalone di Palazzo del Pegaso, in via Cavour 4 a Firenze, si terrà la cerimonia di conferimento di un riconoscimento a Gianni Guidotti per i suoi 40 anni di attività speleologica.

L’evento è promosso dal Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Un grande contributo alla conoscenza del mondo ipogeo

Gianni Guidotti è tra i più esperti speleologi italiani e ha dedicato la sua carriera all’esplorazione, alla documentazione e alla topografia delle grotte delle Alpi Apuane.

Il suo lavoro ha permesso di approfondire la conoscenza della geografia sotterranea di questo complesso ambiente ipogeo, contribuendo a numerose ricerche e alla divulgazione scientifica.

Le Alpi Apuane e la speleologia

Le Alpi Apuane sono una delle aree più rilevanti per la speleologia italiana, caratterizzate da un vasto sistema carsico con cavità di grande interesse geologico e idrologico.

Laggiù Dove gli Abissi convergono

Le esplorazioni profonde condotte da Guidotti hanno fornito dati fondamentali per la comprensione delle dinamiche sotterranee della regione, favorendo studi idrogeologici e geomorfologici.

Un riconoscimento istituzionale

La cerimonia rappresenta un momento di valorizzazione dell’impegno speleologico e della ricerca sul territorio.

Il riconoscimento a Gianni Guidotti sottolinea il ruolo della speleologia come disciplina scientifica e il contributo degli speleologi alla conoscenza e alla tutela dell’ambiente ipogeo.

‘Il Signore di Firenze‘ cit. Gobetti

“Tra gli amici dell’estate quell’anno spiccava il Guidotti. Lo ricordo simpaticamente strafottente, con cinque belle donne che gli facevano ala e quattrocento metri di corda nuova di pacca, entrare sul palcoscenico di Piaggia Bella.

Gianni Guidotti, il fiorentin fuggiasco, non perché scappasse da qualcuno, ma perché stava di per suo in fuga da una vita.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Un fuoriclasse aristocratico. Un altro con il problema di trovare degli altri forti come lui e poi andare d’accordo quanto basta per sconquassare insieme il mondo speleologico.

Lui, con il suo compare Filippo (Dobrilla n.d.r) aveva inventato in Apuane da una decina d’anni la speleologia del nuovo millennio.

Attraversavano i pozzi che gli altri scendevano, risalivano vie impensabili.

Ingaggiavano punte che duravano settimane. E giù record e quisquilie, di profondità e di tutto.

Anche al Marguareis si era fatto conoscere forte con i forti tra punte leggendarie a O-Freddo, al Libero, al Gachè. ”

da ‘L ’ombra del tempo. Gli esploratori delle caverne’ di Andrea Gobetti

(cap.IX Un nuovo Marguareis è possibile)

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Gianni Guidotti

Nei suoi 40 anni di attività ad oggi, Gianni Guidotti ha abbracciato la speleologia a tutto tondo: nella sua essenza primaria, l’esplorazione e la divulgazione, ma anche nella didattica (istruttore del CNSS SSI e presso corsi CAI ) e nella dimensione di mutuo soccorso verso la comunità (socio del CNSAS).

Ha operato in tutta Italia e in numerose spedizioni internazionali, ma è in un’area carsica particolare in cui il contributo del suo pensiero e della sua azione è stato determinante: il versante nord del monte Tambura nelle Alpi Apuane.

All’inizio degli anni ‘90 in quest’area si conoscevano tanti abissi puntuali. Oggi c’è un complesso carsico di oltre 80 km, il primo per estensione e profondità di Italia.

Gianni Guidotti è stato (e continuaad essere) uno dei principali protagonisti di questa evoluzione.

La sua attività ha contribuito a formare generazioni di speleologi e ha inciso anche nelle tecniche esplorative.

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Di seguito sono riportati, cronologicamente e per settori, i principali momenti, nel tentativo di offrire un quadro il più ricco possibile della sua attività in ambito speleologico, seppure nella consapevolezza che nessun elenco possa restituire in maniera adeguata il valore del suo contributo.

ESPLORAZIONI

Ottobre 1984: corso di introduzione alla speleologia GSF

1985: Complesso del monte Corchia, ramo dei Fiorentini: risalite P. Stalingrado (+221 m) (Adiodati G.

(2001), I Rami dei Fiorentini nell’Antro del Corchia. TALP 30, 2-32);

maggio 1986: prosecuzione dell’A. Pietro Alberti, detto Foce Luccica (Beccatini G. (1989), Buca Foce di Luccica. TALP 1, 32-33);

1987: A. Sole dell’ovest sul monte Corchia (Carletti C. (1989), Abisso Sole dell’ovest. TALP 1, 14-16);

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Agricoltura

 

1988: esplorazioni sul monte Sagro _ abisso Smilodonti, Iene eterodosse

1989: Olivifer- grotta più profonda d’Italia fino al 1994 (Roversi)(Guidotti G., Piccini L. (1995), Olivifer…finalmente la parola ai protagonisti. Speleologia 32, 17-26)

(Beccatini G., Dobrilla F.; Guidotti G.; Piccini L. (1990), Olivifer. Alp 59, 82-97)

(Dobrilla F. (1991), Scritti dal colatoio 1991. TALP 3, 25-37);

1990: abisso Trittolemo (monte Grondilice)

1990: A. Roversi _ risalite sul Ramo dei Polacchi (+200m)

1991-1993: esplorazioni nel Complesso del monte Tambura con USV (Chiomento E., Marastoni L.,

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Malcapi V. (1993), L’abisso Giuseppe Pinelli e il complesso del monte Tambura. Speleologia 28, 615)

1992: riarmo dell’A. Saragato

21-22 agosto 1993: Traverso sul p. Firenze

settembre 1993: A. Saragato _ fondo -945 (ramo Nord)

ottobre/novembre 1993: Saragato _ fondo -985 /(ramo Sud-Est)

novembre/dicembre 1994: nuovo sifone a -1075 e a -1045 (sul livello di falda)

estate 1994: esplorazione dell’ A. Roversi, la grotta più profonda d’Italia (Guidotti G., Malcapi V., Piccini L. (1996), Un re messo a nudo. Speleologia 34, 35-43)

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aprile 1995-1996: esplorazione Buca di Mamma Gracchia _ -470 m (Guidotti G., Malcapi V., Piccini L. (1996), Un re messo a nudo. Speleologia 34, 35-43); (Baroni M. (1996), La Buca di Mamma Gracchia. TALP 14, 20-25);

settembre 1995: A. P. Roversi: rilievo del Ramo dei polacchi (Guidotti G., Malcapi V., Piccini L. (1996), Un re messo a nudo. Speleologia 34, 35-43)

1996-1997-1998: continuano le esplorazioni in Carcaraia

estate 1999: Saragato – nuovo fondo a -1125 (Guidotti G., Malcapi V. (2001), Ventimila metri sotto i marmi. Speleologia 44, 11-56)

2000: Canin – partecipazione alle esplorazioni (AA. VV. (2000), Il complesso del Foran del Muss. Speleologia 42, 3-20)

agosto 2000: Marguareis – esplorazione A. Gaché (Moretti D. (2000), Marguareis – Alpi Liguri – Abisso raymond Gaché. Speleologia 42, 94)

gennaio-maggio 2000-2003: Riarmo e nuova prosecuzione dell’A. Mani Pulite (-1060 m) (Guidotti G., Malcapi V. (2001), Ventimila metri sotto i marmi. Speleologia 44, 11-56)

(Seghezzi V., (2001), Nuove gallerie a Mani Pulite. Speleologia 45, 76)

(Seghezzi V., (2002), Carcaraia 2002. Speleologia 47, 94)

(Cuccurullo M., (2003), Carcaraia. Speleologia 48, 80)

(Seghezzi V. (2001), Mani Pulite. TALP 22, 26-30)

(Seghezzi V. (2002), Carcaraia 2002. TALP 25, 34-37)

aprile 2000: Saragato _ tracciamento delle acque del ramo Nord (Guidotti G., Malcapi V. (2001),

Ventimila metri sotto i marmi. Speleologia 44, 11-56)

2000: A. Roversi – riarmo e inizio delle risalite sul p. Mandini (Guidotti G., Malcapi V. (2001), Ventimila metri sotto i marmi. Speleologia 45, 11-56)

autunno 2003: tracciamento delle acque dell’A. Mani Pulite (Comm. scientifica FST (2004), Nello squisio profondo. TALP 29, 42-52)

2003-2004: A. Perestroika _ nuova prosecuzione e nuovo fondo a -1150m (Guidotti G. (2008), Perestroika apuana. Speleologia 59, 13-17)

(Ghetti A. (2004), Nuovissimo -1000 italiano: Abisso Perestroika. Speleologia 50, 83)

2001: A. Gigi Squisio: 1° giunzione con A. Saragato (Guidotti G. (2009), Carcaraia. Speleologia 63, 18-26); (Cecchi M. (2004), Nello squisio profondo. TALP 29, 12-23)

2008: A. Chimera: nuova prosecuzione della Buca del selcifero con SPCG (Del Testa S., Lunardi G., Marioti S., Saltamasi L. (2009), Tra le dure pietre e il paleo una Chimera. Speleologia 63, 27-35); (Saltamasi L. (2008), SpeleoClub Garfagnana. Abisso Chimera. TALP 37, 6-9)

(Del Testa S., Marioti S., Saltamasi L. (2009), SpeleoClub Garfagnana. Abisso Chimera. TALP 39, 4-11)

2008: Partecipazione alle esplorazioni del Pozzo della neve nel Matese (Antonucci F., Merlo N., Olivetti V., Russo L., Russo N. (2011), Dopo il lungo inverno. La riscoperta di Pozzo della neve. Speleologia 64, 26-36)

2009: 2° giunzione A. Gigi Squisio- A. Saragato (Augugliaro A. (2009), Nello squisio profondo. TALP 39, 13-17)

2010-2014: A. Saragato, ramo Sud-Est _ tracciamento delle acque e ripresa esplorazione: inizio delle risalite dal campo -900 (Comm. scientifica FST (2010), Abisso Saragato. TALP 40, 2); (Malcapi V.

(2011), Le colorazioni dell’Abisso Perestroika e Abisso Piero Saragato. TALP 42, 16-36)

2011: A. Perestroika _ tracciamento delle acque e ripresa esplorazione: inizio delle risalite (Malcapi V.

(2011), Le colorazioni dell’Abisso Perestroika e Abisso Piero Saragato. TALP 42, 16-36)

2017: collaborazione nel progetto sentiero CAI 1000 in Carcaraia (Paolieri L. (2017), Camminare sui vuoti della Carcaraia. Speleologia 76, 42-44); (Cardini S. (2020), Sentiero dei meno mille. Sentiero dei mille ricordi. TALP 54, 89-92)

2018: Giunzione A. Mani pulite – A. Gigi Squisio

2018-2020: Giunzione A. Saragato – A. Chimera (il complesso raggiunge i 70 km)

(Faverjon M. (2021), Speciale ‘Il complesso della Carcaraia’. TALP 57, 60-65)

agosto 2020: Gran randonée della Carcaraia _ 9km di e 4680 di dislivello complessivo in 3gg

(Moretti D. (2021), Niente di nuovo, niente di utile. TALP 57, 54-60)

2020-2021: inizio monitoraggio della temperatura dell’aria e ripresa esplorazioni Ramo E.T. del A. Saragato (Crespo L. S., Faverjon M. (2023), Metamorfosi. TALP 59, 6-55)

ottobre 2021: Giunzione Buca sopra la cava bassa di Carcaraia – A. Saragato

2021: A. Roversi _ prosecuzione sulle risalite sul Ramo dei Polacchi del 1990 (Crespo L. S., Faverjon M. (2023), Metamorfosi. TALP 59, 6-55)

2021-2023: A. Saragato _ esplorazioni del settore sala Furia buia (nuovo p375 W la Grigna e p365 Isteria) (Crespo L. S., Faverjon M. (2023), Metamorfosi. TALP 59, 6-55)

2024: complesso dell’Alta valle del Fosso dell’acqua bianca ha superato gli 80 km di sviluppo spaziale, con una profondità di 1215 m (Crespo L. S., Faverjon M. (2023), Metamorfosi. TALP 59, 6-55)

ATTIVITA’ SPELEOSUBACQUEA

1988:Giunzione subacquea Su palu e Suspiria, Sardegna (Carletti C. (1991), Luglio 1991. TALP 5,

21,22); (Cassio V. (1996), La storia continua. TALP 13, 13-15);

1995: immersione Fontanone (Rivadossi M. (1995), …dalla lampada di Aladino. Speleologia 32, 7-16)

marzo 1995: A. Aria ghiaccia: immersione sifone -480 (Rivadossi M. (1996), La buca dell’Aria Ghiaccia. Speleologia 34, 13-23)

1995-1996: immersione nel sistema Pianone-Pinelli-Paleri; immersione nel sistema Astrea-Bagnulo;

Immersione A. Saragato; immersione A. Milazzo; immersione A. Foce Luccica; immersione sistema

M. Corchia (Guidotti G. (1997), Abissi delle Alpi Apuane. La frontiera passa per i sifoni. Speleologia 37, 5-11); (Guidotti G. (1996), Al di là del vadoso TALP 13, 8-12);

1998: immersione A. Veliko, Canin, Slovenia (Guidotti G. (1999), Canin: immersione subacquea nel sifone terminale dell’Abisso Veliko. Speleologia 40, 90)

2000: immersione Buca delle fate, Cobardine (Della Valle G. (2002), Fotografare. TALP 24, 42-48)

2001: immersione nel sifone dell’A. Mani Pulite

2003: immersione nel sifone dell’A. Perestroika _ t

SPEDIZIONI INTERNAZIONALI

1994: Filippine (Rivadossi M., Rossi G.(1995), Pilipinas ‘94: una nuova spedizione nel segno del fiume che romba. Speleologia 32, 50-56)

1995: spedizione in Honduras (De Grande F., Sivelli M. (1996), Honduras, Montanas de Colon ‘95. Speleologia 34, 84-95)

1995: Spedizione in Albania, valle di Theth (Caramazza L., Malcapi V. (1996), La storia degli uomini umidi. Speloelogia 34, 30-34)

1998: spedizione in Spagna, Picos de Europa (Guidotti G. (1999), Notizie dai Pirenei centrali. Speleologia 40, 90)

2020: spedizione in Mexico, Oxaca, Cerro Rabon (Benassi A., Faverjon M. (2020), Cerro rabon: ritorno alla porta dimenticata. Speleologia 83, 24-29)

SOCCORSO CNSAS

Gianni è volontario del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico dal 1988, rivestendo nel tempo il ruolo di vice delegato e vice caposquadra.

1990: intervento di soccorso A. Veliko Sbrego

gennaio 1997: intervento di soccorso A. Saragato (Baroni M. (1997), A. Saragato. Ovvero, come passare quattro giornate in compagnia di amici. TALP 15, 7-10)

2007: intervento di soccorso nella grotta Piaggia Bella, Marguareis (Biondi T., Gobetti A. (2008), La lunga notte)

2010: intervento di soccorso nella grotta Antro del Corchia (Stazzema)

2011: intervento di soccorso nella grotta Topolinia (Forno)

2012: intervento di soccorso nella grotta Antro del Corchia (Stazzema)

2013: intervento di soccorso nell’A. Astrea-Buca di V (Seravezza)

2014: intervento di soccorso nell’ A. Via col vento (Stazzema)

2014: intervento di soccorso nella grotta Riesending-Schachthöhle, Alta Baviera (Gobetti A., Mariani F. (2017), S.O.S. Baviera)

2014: incontro CNSAS e FST (Montomoli L. (2011), Incontro del CNSAS con la speleologia toscana.. TALP 43, 63-67)

2017: intervento di soccorso nella grotta Carcacas, Marguareis.

2018: intervento di soccorso nell’A. P. Saragato (Minucciano)

2022: intervento di soccorso della grotta S’Edera (Urzulei)


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