Una finestra sul futuro, l’offerta pedagogica contro la povertà educativa

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L’AQUILA – Convegno “Una finestra sul futuro – Educazione, famiglie e comunità: sinergie per un futuro senza povertà educativa”. L’appuntamento a Palazzetto dei Nobili.

Incentivare, potenziare e supportare le reti territoriali: fare rete contro la povertà educativa. Per raggiungere l’obiettivo di un futuro “senza povertà educativa” è fondamentale la partecipazione e la messa in rete di tutti gli attori presenti sul territorio, dalle scuole ai servizi sociali, a coloro che forniscono le attività educative (pubblici e privati), agli stakeholder. Sabato 15 febbraio 2025, dalle ore 15:00, al Palazzetto dei Nobili di L’Aquila, si terrà il convegno “Una finestra sul futuro – Educazione, famiglie e comunità: sinergie per un futuro senza povertà educativa”. Questo evento fa parte di una manifestazione più ampia, che comprende momenti di formazione e incontri con le famiglie dei bambini nella fascia di età 0-6 anni, proposti dal progetto “Conta fino a 6: apri la tua finestra sulla bellezza!”. Il progetto è finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 (inclusione e coesione), Componente 3 (interventi per la coesione territoriale), Investimento 3 (sostegno al terzo settore contro la povertà educativa nel Mezzogiorno). Il progetto coinvolge numerose realtà locali e nazionali, tra cui le associazioni “Nati nelle Note”, “Ricordo”, Atelier “Kontempo’raneo”, la Proloco di Coppito, il Consultorio CIF, e cooperative fuori regione come “Nuovi Orizzonti” di Roma, la Cooperativa “Bubusettete”, l’Associazione Montessori di Brescia, l’Associazione Brucaliffo, capofila del progetto e coinvolge il Comune di L’Aquila.
Durante le due giornate, il focus sarà incentrato principalmente sulla formazione degli educatori dei nidi, dei servizi educativi e dei docenti delle scuole del segmento 3-6 anni. Verrà dato anche spazio agli attori locali, come Enti Locali, Regione e Ufficio Scolastico Regionale, per presentare le attività destinate a combattere la povertà educativa in sinergia. Si farà inoltre un bilancio del primo anno del servizio Centro per bambini e genitori presso “Ape Tau” di Coppito.
La rete consolidata tra Amministrazione Comunale, Associazioni, Università e altri attori locali sostiene ormai da anni iniziative per il contrasto alla povertà educativa.
Un esempio di successo è stato il progetto “Solo posti in piedi. Educare oltre i banchi”, selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini”. Questo progetto, basato su un partenariato pubblico-privato, ha coinvolto nove realtà associative aquilane e ha portato alla creazione della ludoteca comunale “Piccolo Mondo” nel centro della città. Un luogo d’incontro che ha già organizzato centinaia di attività gratuite durante le quali i bambini e le bambine hanno giocato con i colori, con l’acqua, con l’aria, con i sensi, con le storie, con le scatole, con i mercatini e si sono divertiti ed emozionati.
Il meraviglioso “Piccolo Mondo” rappresenta un segno di speranza e innovazione, pur nel contesto di un territorio ancora segnato dall’emergenza.
L’impegno nella formazione degli educatori è testimoniato dai convegni e dalle riflessioni pedagogiche organizzate negli ultimi anni dalle Associazioni locali, dall’Università degli Studi di L’Aquila, dalle attività organizzate dall’Ufficio Scolastico Regionale in sinergia con i Comuni. La creazione di una comunità educante è fondamentale per ridurre le disuguaglianze sociali e generare opportunità educative, grazie alla cooperazione tra pubblico e privato. Il contrasto alla povertà educativa si fonda su tre principi fondamentali: equità, vale a dire l’accesso alle opportunità educative a tutti i bambini e a tutte le bambine, partecipazione e qualità garantita dalla formazione e l’aggiornamento continuo degli operatori dello 0-6.
È evidente che nel Sistema Integrato di Educazione e Istruzione 0-6, istituito dal D. Lgs. 65/2017, la formazione sia una priorità strategica e che, affinché essa sia realmente tale, debba essere accentuata la sua dimensione collaborativa, quella legata alla riflessione sull’esperienza ma soprattutto allo sviluppo di percorsi progettuali e di pratiche comuni tra educatori e insegnanti, orientate delle specifiche culture pedagogiche di riferimento.
Il D.Lgs. 65/2017 segna un passo importante verso la creazione di un Sistema Integrato 0-6, e il dialogo tra i diversi attori coinvolti è già in corso. La formazione congiunta tra insegnanti e educatori, avviata dai quattro Comuni capoluogo, sulla base delle “Linee pedagogiche” elaborate dal “Gruppo Tecnico di Lavoro dell’USR per l’Abruzzo, ha migliorato la comunicazione tra mondi che, fino a poco tempo fa, non interagivano. L’esperienza formativa, ormai al terzo anno, ha portato alla conoscenza, allo scambio di idee e proposte di lavoro tra educatori e docenti di scuole dell’infanzia, uniti dallo stesso obiettivo di educazione e cura dei bambini sin dalla prima infanzia, in un’ottica di miglioramento continuo.
L’obiettivo è garantire continuità tra nido e infanzia, in attesa della creazione dei Poli per l’infanzia.
Il percorso delineato, sebbene ancora in evoluzione, segna un passo importante verso una maggiore coesione tra i vari attori educativi. La collaborazione tra pubblico e privato, l’impegno nella formazione e la valorizzazione delle risorse locali sono fondamentali per costruire un futuro senza povertà educativa.”

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