Arrestata la banda familiare dei furti in auto: due in carcere. Avevano colpito pure il biancorosso Maita I NOMI

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


BARI – I carabinieri hanno eseguito l’ordinanza con cui il gip di Bari, Rossana De Cristofaro, ha disposto la custodia cautelare per la banda di ladri d’auto capeggiata dalla famiglia Giammaria del San Paolo. Sono state disposte complessivamente 11 misure, di cui due in carcere, tre ai domiciliari e cinque obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Per uno degli indagati (Cosmo Damiano Giammaria, difeso dall’avvocato Cristian Di Giusto) la misura è stata respinta.

L’accusa ritiene che il gruppo fosse specializzato nel rubare all’interno delle auto, con vari espedienti, per portare via oggetti personali e denaro ai malcapitati guidatori, spesso forando uno degli pneumatici: un complice avvertiva il guidatore, un altro ne sfruttava la distrazione per entrare nell’abitacolo. Nella banda ci sono sette fratelli, due nipoti e un cugino. Gli indagati devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio. La banda scoperta dalle indagini dei carabinieri coordinati dal pm Lanfranco Marazia era specializzata in particolare in furti aggravati di denaro contante, carte di credito e oggetti di valore. La carte di credito erano poi utilizzate per acquisti. Il bottino dei furti era venduto a ricettatori. 

Negli atti si parla di «pericolosa consorteria criminale, composta da più soggetti», molti dei quali pregiudicati, «tra loro uniti da un vincolo parentale in quanto appartenenti alla famiglia Giammaria, nota nel capoluogo barese perché storicamente connessa a vicissitudini criminali per del delitti contro il patrimonio e la persona, in particolare – come ha accertato anche questa indagine – dedita al compimento di furti su autovetture e in abitazione». Sono stati scoperti attraverso le analisi dei tracciati gps, del contenuto delle conversazioni intercettate, delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza, ma anche dell’esito delle tradizionali attività di osservazione e pedinamento. I gruppo prendeva di mira «soggetti in condizione di oggettiva vulnerabilità», come anziani, donne sole al volante e lavoratori stranieri che lasciavano le auto in sosta.

Microcredito

per le aziende

 

I NOMI

In carcere sono finiti Giovanni e Domenico Giammaria (classe ‘84 già detenuto nel carcere di Foggia). Ai domiciliari Salvatore, Girolamo, Giuseppe Giammaria e Lorenzo Mancini. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Domenico (classe ‘95), Antonio (classe ‘72), Antonio (classe ‘67) e Nicola Giammaria e Angelo Silvestris.

Il calciatore del Bari vittima del furto è il centrocampista Mattia Maita, al quale furono rubati effetti personali dalla sua Mercedes Gle parcheggiata nel centro commerciale Santa Caterina di Bari. Il furto risale al 24 maggio 2023 ed è attribuito a due indagati che ruppero il cristallo posteriore dell’autovettura e si impossessarono degli oggetti personali dell’atleta.

Ci sono anche un conducente di autoambulanza del Policlinico di Bari e un ausiliario di Sanitaservice, l’azienda in-house della Asl di Bari, tra i nove componenti della famiglia Giammaria sottoposti oggi a misura cautelare con le accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata ai furti, singoli episodi di furto, ricettazione e indebito utilizzo di carte di credito.

In totale, la gip di Bari Rossana De Cristofaro ha disposto 11 misure cautelari nei confronti di nove componenti della famiglia Giammaria del quartiere San Paolo di Bari, e di Lorenzo Mancini e Angelo Silvestris, due dei presunti autori di alcuni dei 19 episodi di furti rilevati dai carabinieri e commessi in circa sette mesi tra il 2022 e il 2023. In due sono finiti in carcere (il 41enne Domenico Giammaria e Giovanni Giammaria), in quattro ai domiciliari e in cinque sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per due volte al giorno, tutti i giorni tra le 8 e le 9 e tra le 17 e le 18.

In totale gli indagati sono 12, di questi in diversi hanno precedenti – a vario titolo – per furto, ricettazione, rapina, estorsione, resistenza a pubblico ufficiale. Ma anche per contrabbando, come nel caso del 54enne Salvatore Giammaria (ora ai domiciliari). Alcuni degli indagati erano sottoposti a sorveglianza speciale. Nei giorni scorsi i 12 erano stati sottoposti a interrogatorio preventivo. Il gruppo, secondo quanto documentato dalle indagini, avrebbe scelto le proprie vittime tra turisti stranieri (ritenuti in possesso di tante banconote e carte di credito), autotrasportatori ma anche automobilisti normali, la cui unica colpa sarebbe stata quella di aver lasciato la macchina nei parcheggi degli ipermercati di Bari e provincia. La gip ha rilevato come i membri del gruppo, per colpire, utilizzassero mascherine in modo da rendersi non riconoscibili, stesso trucco utilizzato per i prelievi ai bancomat effettuati con le carte di credito rubate. E questa stabile organizzazione di persone, anche se definita rudimentale, avrebbe avuto a disposizione un alto numero di macchine e delle basi logistiche in cui conservare il materiale utilizzato per i furti tra forbici, seghetti, martelli e flessibili. I proventi dei furti, poi, venivano ripartiti tra i vari sodali anche a prescindere dalla partecipazione dei singoli ai colpi.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Source link