Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Molti lettori ci hanno chiesto di prendere posizione sulle accuse pronunciate a Marsiglia dal presidente Mattarella riguardo alla Russia, che francamente ci sembrano ingiuste in quanto aveva paragonato la Russia al Terzo Reich nazista per il suo attacco all’Ucraina.
Al contempo il capo dello Stato si è chiamato fuori da ogni responsabilità sulla nostra politica di oggi, che consente l’invio di armi e la discriminazione razziale attraverso le deportazioni e i respingimenti dei migranti, dalla quale invece potrebbe e dovrebbe dissociarsi. È sembrato infatti dimenticare che l’Italia di Giorgia Meloni sta inviando armi all’Ucraina alimentando una guerra che ha ucciso un milione mezzo di ragazzi ucraini e russi, e a Israele, che ha annientato Gaza con 60 mila morti, deporta illecitamente i migranti in Albania e organizza rimpatri e respingimenti. Ebbene di questi abomini Mattarella non ha detto nulla nel discorso alla platea dell’università di Marsiglia, dove ha ricevuto una laurea hc. Limitandosi a individuare nella Russia, paese che ha pagato il prezzo più alto nella liberazione dal nazifascismo, la causa di ogni male. E tacendo, tanto per dire, il ruolo dei fabbricanti di morte come la Leonardo Spa, partecipata dallo Stato italiano.
“Invenzioni blasfeme”, ha definito le parole del presidente la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
“Presidente, siamo sempre vicini alle sue parole, ci riconosciamo, non abbiamo mai sentito uscire da lei una parola che non fosse di verità e di pace.
Siamo orgogliosi di essere rappresentati da lei, per la sua dignità e umanità”, ha replicato ieri Roberto Benigni nella diretta Eurovisione da Sanremo.
In merito interviene Simone Bodio, giurista genovese con assidui ed importanti rapporti internazionali, e noi condividiamo il suo pensiero: “Mi dissocio da Benigni e Conti. Come italiano, come anti fascista ed in memoria dei caduti per la libertà e contro il nazifascismo, mi dissocio dalle parole usate dal Presidente della Repubblica, che a mio avviso sono ingiustificate ed offensive ed inoltre danneggiano l’immagine dell’Italia. Un danno anche per le imprese italiane ansiose di riprendere quanto prima normali relazioni commerciali con la Russia (senza considerare l’aspetto energetico).
Dunque affermare che l’invasione russa dell’Ucraina avrebbe la stessa natura di quella nazista e’ una affermazione che sembra fatta apposta per ferire la sensibilità dei russi. Per i russi questa frase non può che essere blasfema. Mentre loro venivano massacrati e davano la loro vita a Leningrado per sconfiggere i nazisti, noi eravamo loro assedianti insieme ai nazisti. Noi italiani dovremmo riconoscere che la frase di Mattarella e’ abnorme, sbagliata, inopportuna e suscettibile di ulteriormente aggravare i nostri rapporti con la Russia sul piano economico.
Il Presidente italiano avrebbe potuto esprimere la sua opinione critica ed anche la condanna della azione militare russa con differenti parole, tuttavia dire che il progetto del Terzo Reich e quello della Russia sono della stessa natura è veramente abnorme.
In questo modo l’Italia ha creato le condizioni per una grave crisi diplomatica, proprio quando ci sarebbe estrema necessità di diplomazia. I vertici istituzionali italiani sembrano quasi come in preda al panico nell’assistere ad un Mondo che sta per finire dopo la plebiscitaria elezione del Presidente Trump, la cui amministrazione dimostra una propensione diplomatica veemente e determinata. E non credo affatto che, a differenza di quanto ha detto ieri sera, dal palco dell’Ariston, Roberto Benigni, con il plauso del conduttore Conti, il popolo italiano sia in maggioranza su queste posizioni, storicamente errate e politicamente sconvenienti”.
Riportiamo anche il commento del Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia che si dissocia dalle inaccettabili e gravemente sbagliate dichiarazioni del presidente della Repubblica Mattarella, per aver paragonato la Russia al Terzo Reich. La guerra in Ucraina non può essere liquidata come “guerra di conquista” e del tutto fuori luogo appare il riferimento all’”appeasement” di Monaco. Occorre inoltre – scrive il Cred – ricordare che il popolo russo ha pagato con ventisette milioni di vittime la sconfitta di Hitler e del nazismo che senza il suo apporto non sarebbe stata possibile. Mattarella non ha dato solo prova di scarsa conoscenza della storia, ma rischia di alimentare in tal modo la pericolosa quanto patetica ondata revanscista di vari governi europei che non si rassegna alla possibilità della pace che metta fine all’insensato massacro dei giovani ucraini e russi.
Non c’è futuro per i popoli europei senza l’amicizia e la cooperazione con quello russo, la cui vittoria contro il nazismo celebreremo a maggio con l’Internazionale antifascista in occasione del suo settantesimo anniversario. Il popolo italiano vuole la pace e purtroppo Mattarella ha perso malamente un’occasione per rappresentarne i sentimenti più condivisi e profondi”.
S.I.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link