Il redivivo marchio britannico annuncia una grintosa monocilindrica da 650 cc amante dello sterrato, nata sulla base della Gold Star e alla portata dei titolari di patente A2
Bsa, storico marchio britannico “resuscitato” dal gruppo indiano Mahindra, ha tolto i veli alla versione definitiva della sua attesa Scrambler, presentata con tutti gli onori del caso al salone delle due ruote di Lione. Si tratta del primo modello derivato da quella che, al momento, è l’unica motocicletta Bsa sul mercato, la Gold Star 650. La new entry però ha una “postura” e una ciclistica ben più aggressive, rispetto alla moto da cui deriva, che coniugano la tradizione del brand alle esigenze del pubblico moderno. Arriverà in Italia a luglio con un prezzo ancora da definire e tramite i canali di Peugeot Motocycles, altro marchio nell’orbita Mahindra che funge anche da distributore ufficiale Bsa nel Vecchio continente.
motore fidato
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La Scrambler è stata realizzata sulla stessa piattaforma tecnica che ha generato la Gold Star e il suo fulcro è il medesimo motore monocilindrico twin spark da 652 cc con 4 valvole, distribuzione bialbero e raffreddamento a liquido, solo leggermente rivisto per farsi valere anche lontano dall’asfalto. Ovviamente omologato Euro 5+, arriva a erogare una potenza di 45 Cv a 6.500 giri/min, mantenendosi quindi saldamente nei confini richiesti per le patenti A2, insieme a una coppia massima di 55 Nm a 4.000 giri/min. Il cambio è a 5 velocità mentre il serbatoio può imbarcare fino a 12 litri di carburante, condizione in cui il peso dichiarato della moto raggiunge i 218 kg (5 kg in più rispetto alla Gold Star).
ciclistica
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Anche il telaio tubolare in acciaio è lo stesso della Gold Star, ma per la Scrambler si abbina a una forcella telescopica non regolabile da 41 mm e a una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico tarate per affrontare vari tipi di terreno. Al reparto freni rispondono un paio di pinze Brembo a 2 pistoncini a mordere i dischi anteriori da 320 mm e una pinza Brembo a pistoncino singolo per quello posteriore da 255 mm, il tutto sottoposto alla sorveglianza dell’Abs. I cerchi raggiati da 19” davanti e 17” dietro sono invece accoppiati a minacciosi pneumatici tassellati Pirelli Scorpion Rally Str che ne esaltano l’attitudine avventurosa.
design classico
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In termini di design, la Scrambler di Bsa si attiene in gran parte ai classici canoni stilistici del genere fatta eccezione per la posizione del terminale di scarico sul lato destro, forse un po’ troppo bassa rispetto all’iconografia delle scrambler originali degli anni 60 e 70. In una moto dal look così spartano, gran parte della personalità è determinata dal serbatoio, qui deliziosamente sagomato, ma in quest’ottica non si possono trascurare il compatto faro tondo anteriore, la lunga sella meticolosamente rifinita e la scengrafica alettatura del motore. L’altezza sella è di 820 mm, 30 mm in più della Gold Star, mentre la strumentazione consiste in un quadrante circolare con tecnologia Lcd. Come detto, il prezzo della Bsa Scrambler è per il momento un’incognita, ma alla luce della sua stretta parentela con la Gold Star non dovrebbe discostarsi troppo dai 7.799 euro attualmente richiesti per quel modello.
scheda tecnica
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Queste le principali specifiche tecniche della Bsa Scrambler
BSA Scrambler 2025 – Scheda Tecnica
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