Conte lancia la piazza contro Meloni (e Von der Leyen)

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Giuseppe Conte chiama la piazza contro Giorga Meloni e le opposizioni rispondono per lo più positivamente. Ma la strada verso la manifestazione unitaria è più complicata di quanto possa sembrare. «È stato un grave errore puntare sull’escalation militare e sulla logica bellicista, che Giorgia Meloni ha abbracciato anche per ragioni ideologiche – dice il presidente pentastellato alla Stampa annunciando la mobilitazione – E oggi si ritrova spiazzata da Trump sia per l’Ucraina sia per i dazi, al punto che si è completamente inabissata. Scappa dappertutto: dal parlamento, dai vertici internazionali, dalla realtà di un disastro economico che impoverisce gli italiani. Su questo siamo pronti a una grande manifestazione di piazza».

I PRIMI ad accogliere l’idea e anzi a lanciarsi nella proposta di contribuire a organizzare la manifestazione, sono i leader di Partito democratico e Alleanza Verdi Sinistra. «Per manifestare sulla questione sociale, sui salari bassi, le pensioni, le bollette noi ci siamo e ci saremo sempre e siamo disponibili anche ad organizzarla insieme contro la propaganda di questo governo» dice Elly Schlein. Anche Avs si professa «assolutamente disponibile» a scendere in è piazza. «Per l’Alleanza Verdi Sinistra, le occasioni di costruzione di convergenze, unitarie, vanno accolte e vanno praticate – spiega il segretario di Sinistra italiana e deputato di Avs, Nicola Fratoianni – L’abbiamo sempre fatto, spesso e volentieri abbiamo ricordato quanto fosse urgente farlo di più. Siamo prontissimi a discutere di come costruirla e in generale a mettere insieme le forze». Più cauto Riccardo Magi di +Europa: «Se i temi sono bollette, mancanza di lavoro, crisi industriali, sanità, diritti noi ci siamo. Se è invece una piazza per dire no al sostegno a Kiev e quindi sì alla politica imperialista di Putin, non ci saremo».

TUTTO LISCIO? Non proprio. Dal M5S trapela qualche avvertenza che, seppure formulata con toni non ostili verso le altre forze politiche, potrebbe porre più di un problema, soprattutto dalle parti del Pd. Perché l’idea alla quale Conte e si suoi lavorano ormai da giorni ruota sì attorno all’«allarme rosso» sui temi del carovita e del calo della produzione industriale. Ma l’Avvocato davanti agli stabilimenti di Stellantis a Melfi presenta la questione in questi termini. «Bisogna investire 500 miliardi di euro per proteggere la nostra manifattura e quella europea e i livelli occupazionali. Questa è la politica che ci serve, non quella che si sveglia oggi e, senza nessuna strategia, pensa di investire più soldi nelle spese militari».

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COLPISCE, è il ragionamento che circola nelle stanze di via Campo Marzio, che proprio mente si prospetta la fine della guerra in Ucraina si parli dello scorporo delle spese militari dal patto di stabilità, ignorando del tutto le altre voci di spesa e la necessità di rilanciare gli investimenti sul terreno del welfare e dei diritti sociali: serve una politica espansiva. Il passaggio successivo è quasi automatico: nel mirino delle critiche dei 5 Stelle c’è la commissione Von der Leyen. Che, fanno notare, il M5S non ha votato, a differenza del Pd. Difficile, insomma, che un’adesione di Schlein non susciti critiche da un pezzo del suo partito. La mobilitazione annunciata da Conte non ha ancora una formula definita: non si ha ancora una data e non si sa se sarà corteo, manifestazione stanziale con palco o appuntamento articolato in diversi territori . Sono scelte ancora da compiere. Di certo, tuttavia, si punta a enfatizzare l’apertura ai «bisogni dei cittadini: è il momento dell’ascolto e del sostegno a chi paga la crisi».

DUNQUE, è l’idea, questa iniziativa sarà presentata e concepita per essere aperta più alle singole persone che ai partiti: per dare loro voce e ascoltarli. Per essere ancora più chiari: i contiani non vogliono che il tutto appaia come una passerella di politici. La chiusura, beninteso, non è totale: nessuno si sente di escludere che le forze potenzialmente alleate e alternative a Meloni possano dare la loro adesione o comparire per un momento di saluto, come era successo per la partecipazione di Schlein al corteo dei 5 Stelle nel maggio 2023. Ma da qui a pensare a una manifestazione costruita in comune, evidentemente, ce ne corre.



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