Bentornato su Capitalmente! Dopo averti spiegato perché dobbiamo investire e come strutturare un portafoglio di investimento oggi vediamo se conviene attivare il prestito titoli per avere un’entrata passiva extra.
Il prestito titoli è una strategia che consente agli investitori di mettere temporaneamente a disposizione i propri strumenti finanziari, come azioni o obbligazioni, a una controparte, solitamente una banca o un broker.
In cambio, il proprietario dei titoli riceve un compenso per la durata del prestito.
Questa pratica è comunemente utilizzata per agevolare operazioni come le vendite allo scoperto o per soddisfare specifici requisiti di garanzia richiesti dal mercato.
Come funziona il prestito titoli
Attivare un servizio di prestito titoli significa dare l’autorizzazione al proprio intermediario finanziario per prestare i titoli presenti nel portafoglio a soggetti terzi.
Durante il periodo di prestito, pur rimanendo il legittimo proprietario degli strumenti finanziari, l’investitore potrebbe avere limitazioni nel loro utilizzo. Tuttavia, continua a percepire eventuali dividendi e interessi generati dai titoli prestati.
Il rendimento del prestito titoli dipende da vari fattori, tra cui la tipologia di titoli coinvolti e la durata del prestito.
In genere, i titoli più richiesti sul mercato per operazioni speculative garantiscono una remunerazione più elevata.
Ma conviene attivare il prestito titoli? Dipende dal proprio profilo di rischio e dalla propensione a rinunciare a un controllo diretto sui propri asset, pur ottenendo un rendimento extra.
Per questo articolo ho analizzato i due principali broker italiani, Directa e Fineco. Le considerazioni che trovate di seguito sono state ricavate leggendo la loro documentazione.
Esempi di prestito titoli: i servizi offerti da Directa e Fineco
Diverse banche e broker online offrono la possibilità di aderire a programmi di prestito titoli. Tra le principali piattaforme italiane troviamo Directa e Fineco, entrambe con caratteristiche specifiche:
Directa SIM
- Directa utilizza una garanzia in denaro o in strumenti finanziari a copertura del valore dei titoli prestati.
- Il prestito avviene a favore di istituzioni qualificate (banche, fondi, market maker).
- I titoli rimangono di proprietà dell’investitore, che ha diritto a ricevere eventuali dividendi o altri eventi societari compensati in cash o con strumenti equivalenti.
- Il rischio principale è la controparte, ma è mitigato dalle garanzie fornite da chi prende a prestito i titoli.
Fineco Bank
- Fineco adotta un modello simile, con garanzia cash o titoli idonei depositati da parte del prenditore.
- Gli investitori retail che aderiscono al servizio prestano titoli a Fineco, che a sua volta li presta a istituzioni finanziarie regolamentate.
- La banca garantisce il controvalore tramite collaterale che viene adeguato giornalmente.
- Anche in questo caso, gli azionisti ricevono compensazioni per dividendi ed eventi societari.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: conviene attivare il prestito titoli? Vediamo ora i rischi per fare una valutazione più completa.
I principali rischi del prestito titoli
Sebbene il prestito titoli possa sembrare un’opportunità interessante per generare rendimenti passivi, è fondamentale considerare i potenziali rischi.
Entrambe le piattaforme operano nel rispetto delle normative di vigilanza europee (MiFID II e regolamenti ESMA). Tuttavia:
- Il rischio principale è legato alla controparte, mitigato da marginazioni e garanzie.
- Il valore della garanzia è superiore al valore del prestito e viene aggiornato quotidianamente con il mark-to-market.
- Gli investitori non possono vendere i titoli finché sono prestati, a meno di richiedere il rientro anticipato.
Cosa succede se fallisce la controparte?
- Il broker riceve una garanzia collaterale (cash o strumenti finanziari) da chi prende a prestito i titoli.
- In caso di default della controparte, il broker utilizza il collaterale per riacquistare i titoli prestati.
- Il valore della garanzia viene aggiornato quotidianamente per assicurare una copertura adeguata.
- Se il collaterale non fosse sufficiente (ad esempio, a causa di movimenti di mercato estremi), potrebbe esserci una perdita parziale.
Il rischio è mitigato dalle garanzie, ma in casi estremi una parte del valore potrebbe andare persa.
Cosa può succedere se fallisce la banca o il broker?
In caso di fallimento della banca/intermediario (Directa o Fineco), i titoli prestati sono di proprietà dell’investitore e dovrebbero essere restituiti o compensati in caso di liquidazione dell’istituto.
Un eventuale fallimento potrebbe comunque richiedere tempo per la restituzione e la ricostituzione del tuo portafoglio.
Le modifiche introdotte dalla MiFID II sul prestito titoli
Con l’entrata in vigore della MiFID II nel 2021, la regolamentazione del prestito titoli ha subito alcuni aggiornamenti, in particolare per quanto riguarda il regime di “collateral” per le operazioni long overnight.
Questa normativa ha imposto maggiore trasparenza e requisiti più stringenti per garantire che gli investitori siano adeguatamente protetti.
La modifica introdotta dalla MiFID II ha reso il sistema più sicuro per i clienti, impedendo il trasferimento di proprietà dei titoli al broker. Questo significa che:
- I titoli restano di proprietà dell’investitore, riducendo il rischio di perdite in caso di crisi del broker.
- Il pegno garantisce la copertura del finanziamento, ma senza possibilità di utilizzo libero da parte dell’intermediario.
- Tuttavia, la minore disponibilità di titoli potrebbe rendere il prestito titoli meno remunerativo o più selettivo.
Conclusione: conviene attivare il prestito titoli?
Personalmente non ho attivato questo servizio, ho in portafoglio solo ETF/ETC che sono meno ricercati per vendite allo scoperto e quindi il mio guadagno sarebbe stato molto ridotto.
Partendo dal presupposto che nessuno ti regala dei soldi, ho preferito quindi rinunciare ad una piccola entrata extra a fronte di una maggiore tranquillità.
Prima di aderire a questo strumento, è consigliabile analizzare attentamente le condizioni offerte dal proprio broker e valutare se si tratta di un’opzione adatta alla propria strategia di investimento.
In definitiva, la risposta alla domanda “conviene attivare il prestito titoli?” dipende dal profilo di rischio di ciascun investitore e dalla sua tolleranza verso le eventuali limitazioni che questo servizio comporta.
Anche per oggi è tutto, se hai dubbi o suggerimenti lascia pure un commento sarò felice di risponderti, spero di rivederti presto su Capitalmente, il tuo blog di finanza personale a porta di click.
Ricordati, come sempre, che l’articolo non rappresenta una sollecitazione all’investimento ma è una mia opinione basata su dati e studi condotti nel tempo.
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