Documenti falsi e doppi account. Così i romani viaggiano gratis sui bici e monopattini in sharing

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Il 30% delle richieste viene respinto perché sono tentativi di frode. Un’emergenza che ha costretto le società ad assumere più personale solo per fare le verifiche. A Roma, in tanti provano ad ottenere, pur non avendone i requisiti, l’agevolazione per viaggiare gratis (o quasi) su bici e monopattini in sharing. I metodi utilizzati per falsificare documenti ed abbonamenti sono i più disparati ma c’è anche chi prova a raddoppiare le corse gratuite a sua disposizione.

Corse gratis con i mezzi in sharing

A Roma, i maggiorenni che hanno un abbonamento annuale Metrebus valido possono attivare un’agevolazione che permette loro di poter effettuare fino a tre corse gratuite con i mezzi messi a disposizione dai tre operatori che hanno vinto il bando di Roma: Lime, Dott e Bird. Con Bird è possibile utilizzare solo i monopattini mentre con Lime e Dott anche le bici. L’agevolazione prevista con l’abbonamento Metrebus ha avuto un enorme successo. Seppur non siano mai stati forniti dati ufficiali, durante incontri e audizioni è emerso che circa il 40% delle corse effettuate in centro a Roma siano prenotate da utenti che hanno l’abbonamento per il trasporto pubblico..

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I tentativi di truffa

Giorgio Cappiello, capo delle relazioni istituzionali per l’Italia di Bird, ha voluto spiegare a RomaToday cosa accade, con cadenza quotidiana, negli uffici della sua società. “Siamo contenti del successo dell’agevolazione – spiega – abbiamo dovuto assumere più persone proprio per far fronte alle richieste che dobbiamo evadere entro 5-7 giorni. Contestualmente, però, abbiamo dovuto prevedere due figure che verificano esclusivamente i documenti caricati dagli utenti perché in tanti provano a falsificarli o tentano di attivare l’abbonamento senza averne i requisiti”.

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Un esempio è capitato proprio di recente con un ragazzo che, divenuto maggiorenne il 18 gennaio, il 9 febbraio alle 22:45 chiede a Bird l’attivazione dell’agevolazione. “Dopo circa 15 minuti manda subito una mail di reclamo perché l’agevolazione non era attiva – racconta Cappiello – siamo quindi andati a vedere ed aveva attivato un account con il suo documento, salvo poi però chiedere lo scontro caricando la carta d’identità e l’abbonamento Metrebus del padre”.

Come si attiva l’agevolazione

Infatti, per attivare l’agevolazione per qualsiasi operatore, serve avere un account già attivo sulla piattaforma prescelta. Poi, i maggiorenni possono chiedere lo sconto caricando, tramite foto, il proprio documento d’identità, l’abbonamento Metrebus e la ricevuta d’acquisto. È superfluo dire che, per fare in modo che sia tutto valido, l’intestatario debba essere sempre lo stesso.

Documenti falsificati

C’è, ovviamente, chi carica la propria carta d’identità con la tessera Metrebus di qualcun altro, sperando che nessuno controlli. I minorenni più ingegnosi utilizzano programmi online, come ILovePdf, per modificare le scannerizzazioni dei documenti alterando la data di nascita al fine di risultare maggiorenni. “C’è ovviamente chi sbaglia in buona fede e carica l’abbonamento mensile con tutti i dati in regola” sottolinea Cappiello. Di certo, non avevano buone intenzioni “quelli che caricano il documento fotografandolo con il pollice che copre le date di nascita” sottolinea ancora.

Nei giorni scorsi “c’è stato un ragazzo un di 16 anni che ci ha scritto esattamente 255 volte. Siamo stati avvisati dal nostro customer care per verificare ed aveva modificato i documenti con qualche programma online. Abbiamo avuto casi di persone che utilizzavano carte d’identità di persone maggiorenni appiccicandoci sopra, in maniera grossolana, le loro foto per attivare l’agevolazione” ricordo Cappiello.

Doppi account

All’avvio del servizio in sharing in molti hanno abusato dell’agevolazione. Inizialmente, infatti, il tempo a disposizione per utilizzare i mezzi era illimitato per chi aveva l’abbonamento. Per questo, in seguito anche alle lamentele degli operatori, è stato introdotto il limite di tre corse gratuite giornaliere per ogni account. C’è chi, ovviamente, ha tentato di aggirare questo ostacolo.

Ci sono utenti, infatti, che utilizzano doppi account sullo stesso device, cosa vietata. Una volta raggiunto il limite delle tre corse, l’utente si slogga ed effettua l’accesso con un altro account, magari di un amico o di un convivente, che ha l’abbonamento e la conseguente agevolazione. In questo modo è possibile effettuare fino a sei corse giornaliere gratuite. “Questi account vengono immediatamente disabilitati” avverte Cappiello.

Le procedure

A livello di procedure “questa situazione ci crea dei problemi. Abbiamo assunto nuovo personale che lavora su turni h24 visto che, per le regole che abbiamo, dobbiamo evadere le richieste in poco tempo. Parliamo di un servizio gratuito che per noi sta avendo costi importanti” visto che “il 30% delle richieste che riceviamo sono tentativi di frode. Non denunciamo perché, obiettivamente, non abbiamo tempo viste quante ce ne arrivano”.

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Anche per questo l’assessore alla Mobilità di Roma, nel corso dell’ultima audizione in commissione durante la quale si è parlato del servizio di sharing, ha ipotizzato un’ulteriore stretta all’agevolazione, come un limite di minuti o chilometri per ogni corsa.



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