Avviso di convocazione dell’assemblea per l’elezione dei Consiglieri regionali, del Collegio dei Revisori dei conti e dei Consiglieri nazionali.
Con determina del Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti dell’11 novembre 2024 sono state fissate le date per le elezioni dei componenti del Consiglio nazionale per il triennio 2025/2028. Le stesse date sono state adottate dal Presidente dell’Ordine regionale per l’elezione dei componenti del Consiglio regionale e del Collegio dei revisori dei conti.
Le elezioni si svolgeranno in modalità mista, telematica e in presenza.
Questo il relativo calendario:
- mercoledì 12 marzo e giovedì 13 marzo 2025, dalle ore 10:00 alle ore 20:00 (voto telematico) e domenica 16 marzo 2025, dalle ore 10:00 alle ore 18:00 (voto in presenza) per la prima convocazione;
(considerato che la prima convocazione richiede la partecipazione di almeno la metà degli iscritti all’Albo è possibile il rinvio alla seconda convocazione allorché la votazione sarà valida con qualunque numero di partecipanti); - mercoledì 19 marzo e giovedì 20 marzo 2025, dalle ore 10:00 alle ore 20:00 (voto telematico) e domenica 23 marzo 2025, dalle 10:00 alle 18:00 (voto in presenza), in seconda convocazione, nel caso che nella prima convocazione non sia intervenuta almeno la metà degli iscritti negli elenchi dei giornalisti professionisti e pubblicisti aventi diritto al voto;
Qualora i candidati non abbiano ottenuto la maggioranza dei voti ad esito delle votazioni dei giorni 19 marzo e giovedì 20 marzo 2025 (voto telematico) e domenica 23 marzo 2025 (voto in presenza) avrà luogo votazione di ballottaggio:
- mercoledì 2 aprile e giovedì 3 aprile 2025 dalle 10:00 alle ore 20:00 (voto telematico) edomenica 6 aprile 2025 dalle 10:00 alle ore 18:00 (voto in presenza).
Le operazioni di voto “in presenza” si svolgeranno a Potenza nella sede del Consiglio Regionale dell’Ordine in Via Pierre de Coubertin n. 4 – Condominio Arcobaleno – secondo piano.
I colleghi che, per espletare il voto in presenza, hanno la necessità di essere accompagnati presso la sede del seggio, dovranno preventivamente avvisare l’Ordine. Sono ammessi al voto, a norma della Legge e del Regolamento, tutti gli iscritti negli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti in regola con il pagamento delle quote d’iscrizione. Coloro che non lo sono possono provvedere al pagamento solo in occasione del voto “in presenza” prima della chiusura delle votazioni (nel seggio funzionerà un servizio che attesterà l’avvenuto pagamento delle quote, ma il versamento potrà avvenire esclusivamente a mezzo bonifico o PagoPA). Ciò sarà però possibile in occasione della prima o seconda convocazione, non per il voto di ballottaggio.
Per esercitare il voto in modalità telematica, la regolarizzazione del pagamento delle quote deveavvenire al più tardi dieci giorni prima rispetto alla data fissata per il voto telematico in primaconvocazione, ossia entro e non oltre il 2 marzo 2025. L’interessato deve produrre entro il suddettotermine al Consiglio regionale prova dell’avvenuto pagamento.
Per quanto riguarda il voto telematico, si rimanda alle istruzioni contenute nell’apposito allegato.
Nel voto “in presenza”, invece, l’elettore viene ammesso a votare previo accertamento dellasua identità personale da compiersi mediante l’esibizione della tessera professionale o di undocumento d’identità, ovvero mediante il riconoscimento da parte di un componente del seggio. Non è ammesso il voto per delega.
Per il Consiglio regionale vengono eletti sei membri professionisti e tre pubblicisti, nonché due professionisti e un pubblicista, che dovranno comporre il Collegio dei revisori dei conti.
Per il Consiglio nazionale vengono eletti un professionista e un pubblicista.
I Consiglieri regionali, il Collegio dei revisori dei conti e i Consiglieri nazionali sono eletti a scrutiniosegreto, a maggioranza assoluta dei voti espressi dagli iscritti.
Ove non sia raggiunta tale maggioranza assoluta da tutti o da alcuni dei candidati, si procede ad una successiva votazione di ballottaggio tra i candidati che hanno riportato il maggior numero di voti, in numero doppio a quello dei consiglieri da eleggere (art. 6 della Legge – comma d).
Questa comunicazione vale anche come convocazione per le eventuali votazioni di ballottaggio.
Sono eleggibili i professionisti e i pubblicisti che abbiano almeno cinque anni di anzianità diiscrizione all’Albo, non siano sospesi e, per quanto riguarda il solo Consiglio nazionale, che siano titolari di una posizione previdenziale attiva derivante da attività giornalistica. Ricordiamo che il Consiglio Nazionale, secondo quanto prevede il Decreto legislativo 15 maggio 2017 n. 67, è composto da 60 membri, 40 professionisti e 20 pubblicisti, di cui almeno due (un professionista e un pubblicista) rappresentanti delle minoranze linguistiche riconosciute. A tale scopo è costituito un Collegio delle Minoranze Linguistiche (CML) al quale potrannopartecipare gli iscritti che presenteranno domanda di inserimento nel Collegio – nella quale dichiareranno la loro appartenenza ad una delle minoranze linguistiche riconosciute e disvolgere (o aver svolto) attività giornalistica riconducibile alla lingua minoritaria – “entro 20 giorni antecedenti la data fissata per la prima convocazione dell’assemblea elettiva”, ovvero entro il 21 febbraio p.v. Negli allegati c’è una copia della domanda di inserimento nel Collegio delle Minoranze Linguistiche (CML) da inviare agli uffici dell’Ordine regionale entro tale data.
I colleghi che presenteranno domanda potranno votare ed essere eletti (sempre che non siano sospesi, abbiano almeno 5 anni di iscrizione all’Ordine ed una posizione previdenziale attiva derivante da attività giornalistica) solo nel Collegio delle Minoranze Linguistiche per la scelta del rappresentante al Consiglio Nazionale. Il giornalista rimarrà iscritto nell’elenco della minoranza linguistica fino a quando non chiederà ufficialmente di essere cancellato.
L’Art. 16 della Legge 69/63 prevede infine che per “assicurare all’interno del Consiglio nazionale la rappresentanza del giornalista pubblicista appartenente alla minoranza linguistica, al medesimo è attribuito il seggio dell’eletto che ha riportato in assoluto il minor numero di voti tra i venti giornalisti pubblicisti eletti dagli iscritti in ciascuno dei venti Ordini regionali”. In altre parole, la regione che avrà eletto il pubblicista con il minor numero di voti assoluti perderà il proprio seggio a favore del rappresentante delle minoranze linguistiche.
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