Alla Fiera di Rimini, nel contesto dell’International Horeca Meeting, si è tenuto l’evento “Fuori Casa: l’ora del cambiamento! Politiche e strategie per una ripresa sostenibile”, organizzato da Italgrob, la Federazione Italiana dei Distributori Ho.Re.Ca.. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle prospettive del settore Ho.Re.Ca. e sul suo ruolo chiave nella filiera agroalimentare italiana. Nel corso della giornata è stata presentata da Benedetta Brioschi, Partner e Responsabile Scenario Food&Retail e Sustainability, The European House – Ambrosetti, la ricerca “Lo scenario di oggi e di domani e il valore del Canale Horeca per il Sistema-Paese”, un’analisi approfondita sulla situazione attuale e il futuro del settore Ho.Re.Ca.
L’importanza del Canale Ho.Re.Ca. per l’economia italiana
Anche nel contesto di incertezza attuale, la filiera agroalimentare italiana si conferma un asset strategico per il Paese. Il Canale Ho.Re.Ca. svolge un ruolo chiave nella valorizzazione dei prodotti agroalimentari italiani, promuovendone la qualità sia a livello nazionale che
internazionale, e contribuendo alla diffusione dell’eccellenza gastronomica del Paese. Con oltre 3,4 milioni di occupati, di cui 475mila Food&Beverage (F&B), e un valore aggiunto agroalimentare che supera i 72 miliardi di euro, di cui 32,7 miliardi di euro del F&B, nel 2023 la filiera agroalimentare si è dimostrata un motore essenziale per la competitività del Paese. Il settore, che genera un fatturato complessivo di 261,4 miliardi di euro, di cui 185 miliardi di euro di F&B, ha registrato nel 2023 una crescita del +37,6% rispetto al 2015. Se si considera l’intero indotto, nel 2023 la filiera agroalimentare estesa ha generato 371,2 miliardi di euro, pari al 19,4% del PIL italiano. Parallelamente, l’export agroalimentare ha raggiunto 69,2 miliardi di euro nel 2024, di cui 60 miliardi di F&B, con un aumento del +68,5% rispetto al 2015, consolidando l’Italia come leader nella produzione di qualità, con 856 produzioni certificate, il numero più alto
in Europa.
Un contesto globale in trasformazione: tra incertezze e segnali positivi
L’analisi ha evidenziato come il panorama economico e sociale sia caratterizzato da una profonda incertezza. Tra i principali fattori di criticità emergono le tensioni geopolitiche, in particolare le relazioni tra USA e Cina, e le preoccupazioni demografiche: l’Europa si avvia verso un declino della popolazione di 40 milioni di abitanti entro il 2050, con l’Italia che potrebbe perdere circa 6 milioni di residenti. Anche i cambiamenti climatici rappresentano una sfida cruciale. Il 2024 è stato il primo anno in cui le anomalie termiche globali hanno superato +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, con l’Italia che ha registrato un incremento ancora maggiore (+2,95°C). La crescente frequenza di eventi climatici estremi ha causato danni economici significativi, posizionando l’Italia al terzo posto nell’UE per perdite economiche legate al clima nel 2023. Tuttavia, accanto a queste criticità, emergono segnali positivi. Il mercato del lavoro italiano ha registrato una crescita record dell’occupazione, superando 24 milioni di occupati a settembre 2024, il livello più alto dal 1977. Il calo del numero di NEET (giovani che non studiano né lavorano) è stato particolarmente marcato in Italia (-7,4 punti percentuali in quattro anni), con un miglioramento superiore alla media europea. Inoltre, il PNRR potrebbe portare a una crescita dell’11,5% del PIL entro il 2035, mentre l’Italia si conferma il secondo Paese in UE per bilancia commerciale manifatturiera.
Trend e prospettive per il futuro
I consumi alimentari stanno subendo una fase di stagnazione a causa dell’inflazione, ma il Canale Ho.Re.Ca. ha dimostrato una grande capacità di ripresa dopo le difficoltà della pandemia. Nel 2023, la spesa destinata ai consumi fuori casa ha raggiunto il 5,7% del budget familiare, segnando il valore più alto degli ultimi dieci anni. Il settore Ho.Re.Ca. sta attraversando un’importante fase di trasformazione, spinta da nuove abitudini di consumo e dall’evoluzione tecnologica. La digitalizzazione, la sostenibilità e l’evoluzione delle abitudini di consumo sono i principali driver del cambiamento. L’integrazione dell’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza dei clienti e ottimizzare la logistica, la crescente attenzione alla salute e alla nutrizione, così come l’adozione di modelli di business più sostenibili, rappresentano le direttrici su cui costruire una ripresa solida e duratura.
Istat, export agroalimentare in crescita
L’export agroalimentare cresce e nel 2024, secondo i dati Istat, registra un aumento dell’8% in valore rispetto al 2023. La bilancia commerciale per il cibo tricolore segna un surplus di oltre un miliardo. Le esportazioni agroalimentari hanno chiuso l’anno a quota 69,1 miliardi. Il prodotto più esportato è risultato il vino davanti all’ortofrutta trasformata, i formaggi, la pasta gli altri derivati dai cereali, frutta e verdura fresche, salumi e olio d’oliva.
“Il Governo – ha dichiarato Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – sta lavorando a sostegno del settore con misure strutturali e interventi mirati. In questo periodo storico, stiamo vivendo una fase di crescita occupazionale che non è mai stata così forte. Abbiamo fatto significativi passi avanti per favorire il matching tra domanda e offerta e stiamo investendo risorse importanti per dare ancora più forza a questo processo. L’aumento del nostro export è un dato incoraggiante in un contesto economico particolarmente complesso. Il Governo è disponibile al confronto per dare risposte concrete ed efficaci nell'ottica di
promuovere il rilancio del comparto”.
“Il settore agroalimentare – ha detto Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati –rappresenta un’eccellenza indiscussa del nostro Paese, un pilastro della nostra identità e del nostro sistema economico. Le istituzioni sono costantemente impegnate a sostenerlo e promuoverlo, sia a livello nazionale che internazionale. In questo contesto, il canale Ho.Re.Ca. riveste un ruolo strategico fondamentale, contribuendo in maniera significativa alla crescita economica e alla valorizzazione del Made in Italy. Il fuori casa non è solo sinonimo di socialità e convivialità, ma incarna anche tradizione, innovazione e sostenibilità, elementi chiave per il futuro del nostro sistema imprenditoriale. Credo che qualunque azione avviata per supportare lo sviluppo di questo ambito della distribuzione nazionale aiuti anche a rafforzare i piccoli produttori agricoli sui mercati. Eventi come questo rappresentano un’importante occasione per riflettere sul presente e pianificare il futuro del comparto, che è essenziale per promuovere e valorizzare i prodotti agroalimentari italiani nel mondo”.
“La distribuzione Ho.Re.Ca. – ha affermato Giorgio Salvitti, consigliere del Ministro dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida – è un settore importante in termini economici e rappresenta un vero e proprio ponte fra la produzione e il gusto. Si tratta di un comparto sul quale il Governo ha dimostrato la massima attenzione. Un aspetto fondamentale
e incoraggiante è l’aumento del consumo fuori casa. Dobbiamo attuare provvedimenti in grado di liberare le energie presenti nel Paese, in tal senso, abbiamo promosso investimenti consistenti ad esempio nell’ambito della logistica per adeguare la rete infrastrutturale e facilitare la distribuzione. Inoltre, il riconoscimento degli operatori del comparto Ho.Re.Ca., attuato con il provvedimento presentato dal Senatore Matteo Gelmetti, rappresenta un ulteriore passo in avanti che va nella giusta direzione”.
“Il settore dei consumi fuori casa – ha detto Antonio Portaccio, presidente di Italgrob – sta vivendo un momento cruciale, messo alla prova dall’incertezza economica e dalla carenza di personale nella ristorazione e nel turismo. Tuttavia, chi opera nell’Ho.Re.Ca.è determinato a innovare e rilanciare un comparto che rappresenta un’eccellenza del Made in Italy e un motore per il turismo. Italgrob è pronta a supportare questo cambiamento, aggregando la filiera e promuovendo la crescita professionale del settore. Serve un cambio di passo: solo ripensando strategie e investendo su talento e risorse potremo garantire un futuro solido e sostenibile per l’Ho.Re.Ca.”.
“Il settore Ho.Re.Ca. – ha detto Dino Di Marino, direttore generale di Italgrob – ha dimostrato una straordinaria capacità di adattamento e resilienza anche nei momenti più difficili. Oggi, grazie a eventi come questo, abbiamo l’opportunità di confrontarci e costruire insieme un percorso di crescita sostenibile. Lo speciale elenco dei distributori Horeca e la definizione ufficiale di Operatori
della distribuzione Horeca inseriti nel disegno di legge sulle piccole e medie imprese promosso dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sono un riconoscimento fondamentale che contribuirà a migliorare l’offerta di servizi e prodotti, innalzando gli standard qualitativi dell’intera filiera. Dobbiamo lavorare affinché il comparto possa beneficiare pienamente delle risorse del PNRR e delle nuove tecnologie, continuando a valorizzare il Made in Italy. La collaborazione tra aziende, istituzioni e associazioni sarà essenziale per affrontare il futuro con determinazione”.
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