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Il Movimento 5 Stelle si prepara a scendere in piazza contro il governo Meloni, denunciando quello che considera un abbandono dei cittadini più vulnerabili in un Paese in piena crisi economica, sociale e finanziaria. Sebbene dal quartier generale di via Campo Marzio non siano ancora trapelate date o dettagli organizzativi, la volontà di mobilitarsi è stata ribadita chiaramente dal leader Giuseppe Conte. L’obiettivo è dare voce a chi non ce l’ha, raccogliere il malcontento di chi soffre le conseguenze della crisi e contestare quella che definisce la “narrazione ingannevole” sulla crescita economica. Alla chiamata di Conte ha risposto subito la segretaria del Partito Democratico, dichiarandosi pronta a organizzare la manifestazione insieme. Più cauta la posizione di +Europa, che ha posto come condizione la totale estraneità dell’evento a posizioni anti-Ucraina o filo-Putin. Da fonti interne del M5S è arrivata una smentita, sottolineando che il movimento non ha mai espresso simili posizioni e ribadendo che la mobilitazione avrà al centro le questioni economiche e sociali. Oltre alla critica al governo Meloni, il Movimento 5 Stelle si concentra anche sulla politica economica internazionale, in particolare sui dazi minacciati da Donald Trump e sulle decisioni della Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen, che il Movimento non ha mai sostenuto. Tra le posizioni più nette c’è il rifiuto di scorporare le spese militari dal Patto di Stabilità, una proposta ritenuta “folle”, soprattutto in un’Europa che non sta giocando un ruolo attivo nella costruzione della pace in Ucraina. Dopo tre anni di escalation militare e un peggioramento delle condizioni economiche, il Movimento 5 Stelle rivendica di essere una delle poche forze politiche a chiedere un cambio di rotta. Il malcontento verso il governo è stato espresso nuovamente da Conte in un’intervista rilasciata durante un incontro con i lavoratori di Melfi. Il leader pentastellato ha attaccato l’esecutivo per la sua inazione di fronte ai dazi imposti dagli Stati Uniti e per una gestione economica definita fallimentare: “Ventitré mesi consecutivi di calo della produzione industriale ai livelli dell’era Covid, una crescita quasi inesistente e aziende soffocate dal caro-bollette”. Per Conte, la situazione economica è drammatica e il governo continua a nascondere la realtà dietro una narrazione propagandistica. Il Movimento 5 Stelle punta il dito contro misure che giudica inadeguate e offensive per i cittadini: “Aumentare le pensioni minime di appena 1,80 euro è un affronto, lasciare 5,7 milioni di persone in povertà mentre si aumentano gli stipendi dei ministri è vergognoso. Difendere le banche e i grandi poteri mentre si lasciano sole le piccole imprese è vigliacco”. La contestazione è rivolta anche all’Unione Europea, accusata di favorire le industrie delle armi e i grandi istituti finanziari a scapito delle famiglie e delle imprese. Il Movimento 5 Stelle si propone quindi come voce dell’opposizione nelle piazze, raccogliendo il malcontento di quella parte del Paese che non si rassegna al declino economico e alla perdita di diritti sociali. Il Movimento si dice compatto e pronto alla mobilitazione, con il sostegno non solo dei suoi big, da Gubitosa a Ricciardi, ma anche di una base militante sempre più attiva sui social. Sullo sfondo resta anche la richiesta della piattaforma Nova alla Costituente di rafforzare il contatto con i cittadini e di rendere la presenza del Movimento ancora più capillare sul territorio.
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