Nel nuovo Consiglio provinciale di Brescia torna il confronto politico sui grandi temi: trasporto pubblico e consumo di suolo

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Carta di credito con fido

Procedura celere

 


di
Pietro Gorlani

Dopo due anni all’insegna del «volemose bene» dove centrodestra e centrosinistra hanno amministrato insieme, da ieri e per i prossimi venti mesi i conservatori sono maggioranza, i progressisti all’opposizione.

Prestito personale

Delibera veloce

 

In Broletto torna la dialettica politica. Dopo due anni all’insegna del «volemose bene» dove centrodestra e centrosinistra (che nel 2022 avevano eletto 8 consiglieri per parte) hanno amministrato insieme, da ieri e per i prossimi venti mesi i conservatori sono maggioranza, i progressisti all’opposizione. 

Le conseguenze? Se prima i consigli provinciali duravano una ventina di minuti — il tempo d’approvare all’unanimità tutti i punti all’ordine del giorno — quello di ieri ha sfiorato le tre ore. La vera notizia è che è tornato il confronto politico (fatto anche di scontri garbati) sui grandi temi quali il trasporto pubblico, il consumo di suolo. E Sergio Aurora (indipendente di sinistra) invita il Broletto a far proprio il nodo della «qualità dell’aria, dove ha il suo peso il carico zootecnico estremamente impattante, fatto di numeri stratosferici di bovini, suini, polli».




















































Sul trasporto pubblico c’è però una sinergia d’intenti importante. Durante l’approvazione del Documento unico di programmazione l’unico dei cinque emendamenti proposti dal centrosinistra e approvato dal centrodestra è quello che si propone la redazione di un piano provinciale per la mobilità sostenibile. Un piano che analizzi punti critici e risposte strategiche «necessarie ad evitare lo spopolamento delle valli e dei territori rurali» ha spiegato Andrea Curcio (Pd) ricordando al presidente Emanuele Moraschini il suo obiettivo a lungo termine palesato nell’intervista al Corriere del 13 febbraio. «Raccolgo positivamente la sfida, con l’obiettivo di migliorare, nel limite del possibile, questo servizio fondamentale per la competitività del territorio» replica il vicepresidente Fabio Rolfi, che ha la delega al Trasporto pubblico locale. «Accogliamo con piacere le parole del collega Rolfi e speriamo si arrivi in tempi strettì ad una road map per la mobilità sostenibile» risponde Curcio, che ritirerà l’emendamento con il quale chiedeva i primi 30mila euro per finanziare il piano (devono essere gli uffici a stabilire quante risorse servono).

Certo, sul tema della pianificazione urbanistica non c’è stata la stessa sintonia. «Proponiamo la mappatura puntuale delle tante aree dismesse sul territorio provinciale al fine di recuperarle» spiega Curcio nel presentare l’emendamento ad hoc, che incassa un parere tecnico contrario degli uffici tecnici in quanto il recupero delle aree dismesse è una competenza comunale. Ad oggi in Provincia non c’è un elenco puntuale di tutte le aree dismesse anche se il Corriere della Sera di Brescia, in una sua inchiesta del 27 ottobre 2024, ha stimato che possano arrivare a circa 800 ettari (quasi quanto il lago d’Idro, che misura 1100 ettari). 

«Abbiamo già un geo-portale molto utilizzato dai professionisti e stiamo predisponendo alcune mappature per capire dove fare rigenerazione urbana» replica però la consigliera delegata Caterina Lovo Gagliardi. «Nell’emendamento non si chiede altro che diminuire il consumo di suolo; non capisco perché la Provincia non possa chiedere qualcosa in più ai suoi comuni» replica Maurizio Libretti, consigliere comunale dem a Chiari. «È questione di competenze: rischiamo di dare ai comuni indicazioni che possono essere contestabili» la controreplica di Daniele Mannatrizio (vicesindaco FdI a Castel Mella). Il centrodestra boccia sempre con 10 voti 7 (Moraschini vota sempre con i conservatori) gli emendamenti successivi che chiedono materialmente fondi per corsi di formazione digitali rivolti ai dipendenti comunali — per prevenire attacchi hacker — ma anche per agevolare l’occupazione femminile.

Non manca il confronto sulla decisione del presidente di affidare tutte le deleghe al centrodestra. «La scelta fa venir meno l’idea che la Provincia costituisca ancora la casa dei comuni» rimarca Libretti. Paolo Fontana (FI) replica citando aggiungendo il « teorema delle maggioranze variabili» a quello di Pitagora ed Euclide: «Spiegatemi perché quando vince il centrosinistra deve governare da solo (il riferimento è ai 4 anni di Alghisi, ndr) quando perde devono farsi le larghe intese». Filippo Ferrari (Pd) promette che l’opposizione farà «proposte serie e mai demagogiche» e vigilerà affinché non vengano privilegiati i comuni di centrodestra. «Abbiamo perso una bella occasione, quella di lavorare insieme. Oggi abbiamo 9 consiglieri che avranno il doppio di lavoro da fare» aggiunge il sindaco di Dello Riccardo Canini (Azione).

Finale dolceamaro con l’approvazione bipartisan della mozione del centrosinistra che impegna la Provincia a fare il possibile per evitare la chiusura della Corte di Giustizia Tributaria e con Curcio che attacca la destra per l’uscita dall’aula anzitempo di due consiglieri e sbottando: «Brescia a Roma ha una classe politica che non conta». Su questo è in sintonia con il presidente, che al Corriere ha ricordato l’epoca dei Prandini e dei Martinazzoli (fine anni Ottanta), quando a Brescia si riuniva mezzo governo.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

17 febbraio 2025

Richiedi prestito online

Procedura celere

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link