Secondo appuntamento con il ciclo di seminari “Luoghi non comuni del futuro”, realizzato dal GAL Lucania Interiore e da Fondazione Appennino, che ha preso il via da Sant’Arcangelo lo scorso 7 febbraio.
Si tratta di un’iniziativa che si articola in cinque incontri con l’obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità. E dopo il primo appuntamento dedicato all’enogastronomia, il prossimo evento, in programma a Tramutola il 20 febbraio, si intitola Quando “AI” sta per Aree Interne” e vedrà al centro i temi della sostenibilità e dell’innovazione. L’iniziativa infatti si pone lo scopo di stimolare il dibattito e offrire strumenti pratici per promuovere uno sviluppo sostenibile e innovativo nei territori interni, mettendo in primo piano la capacità di accoglienza delle comunità locali, non soltanto in chiave turistica, con il tentativo di superare alcuni tra i luoghi comuni più frequenti.
«Innovazione e sostenibilità – recita appunto la descrizione dell’evento – sono due ambiti che molto spesso possono prestare il fianco a luoghi comuni. E nelle aree interne ancor più si corre il rischio di affidarsi a modelli copia/incolla presi in prestito da altre realtà. Dunque davvero per fare innovazione dobbiamo inseguire l’ultima frontiera delle nuove tecnologie, sempre e dovunque? Cosa intendiamo per sostenibilità e come ci rapportiamo a tutti gli obiettivi dell’Agenda 2030, applicandoli alle necessità delle nostre comunità? Come possiamo declinare le nuove sfide dell’AI alle esigenze delle aree interne? Ci poniamo un po’ di domande per riflettere su questi e proviamo a portare esempi di buone pratiche in via di sperimentazione».
Per stimolare la riflessione su questi interrogativi, a portare il proprio contributo è stata chiamata Giulia Eremita, docente esperta di comunicazione e marketing digitale su turismo e ambiente. Artefice della localizzazione italiana di Trivago, sin dal 2008, occupandosi con successo del lancio e consolidamento del metamotore in Italia. Negli ultimi anni è impegnata come communication officer con la Fondazione MEDSEA sui temi dell’ambiente, del mare e della sostenibilità, anche nel turismo. E’ inoltre personalmente coinvolta nel creare equilibrio di genere e generazionale tra i relatori nei panel e nei corsi che organizza. Speaker in eventi di settore e docente per Università di Cagliari – Consorzio UNO di Oristano e IED, è coordinatrice delle tematiche Digital & Innovation per BTO – Be Travel Onlife di Firenze per la Regione Toscana.
Al contributo di Giulia Eremita, si unirà la presentazione di un progetto in via di sperimentazione in Basilicata, dal titolo ACTERRA, in corso di realizzazione nell’ambito del programma europeo Return, in applicazione di un bando dell’Università di Firenze. Il progetto prevedere la realizzazione di game e app in Ar per diffondere alle scuole la cultura della prevenzione dei rischi ambientali e sarà presentato da Vincenzo Santalucia, direttore creativo di Whitesock, uno studio di sviluppo applied games con sede a Firenze. Con Whitesock ha diretto la realizzazione di 9 applied games su cittadinanza attiva, dialogo interculturale, sostenibilità ambientale e sociale, biologia, salute mentale, resilienza al climate change. È ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università di Siena e ha scritto diverse pubblicazioni sull’uso di giochi e applicazioni interattive in realtà virtuale per progetti di divulgazione, formazione e ricerca. Ha insegnato game design per oltre 10 anni in accademie private e master universitari. È membro del Game Science Research Center presso l’IMT Lucca.
Agli interventi di Eremita e Santalucia si affiancheranno i saluti del Sindaco di Tramutola, Luigi Marotta, del presidente del GAL Lucania Interiore, Luigi De Lorenzo, della vicepresidente Filomena Pugliese e del direttore Ennio Di Lorenzo. Introduce Gianni Lacorazza vicepresidente di Fondazione Appennino e modera la direttrice Annalisa Romeo.
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