I dati forniti in conferenza stampa dall’Agenzia delle Entrate mostrano una crescita del 6,5 per cento: le attività di contrasto all’evasione fiscale nel 2024 hanno portato al recupero «più alto di sempre»
Nel 2024 la lotta all’evasione fiscale svolta dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia delle Entrate Riscossione ha portato al recupero di 26,3 miliardi di euro il “più alto di sempre”.
Lo rende noto la stessa Agenzia nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi, 18 febbraio, a cui ha partecipato anche il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.
Rispetto all’anno 2023 sono stati recuperati 1,6 miliardi di euro in più, che in percentuale si attestano al 6,5 per cento.
Nel complesso le attività dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate Riscossione ha riportato nelle casse dello Stato 33,4 miliardi di euro, con 7,1 miliardi di euro recuperati di somme non erariali recuperate per conto di altri enti.
Evasione fiscale: recuperati 26,3 miliardi di euro
Il gettito relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate ha raggiunto i 587 miliardi di euro, segnando una crescita di 43 miliardi di euro rispetto al 2023, che vale 8 punti percentuali.
A fornire i dati è stato il direttore dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, Vincenzo Carbone, in occasione della conferenza stampa di presentazione dei risultati raggiunti dello scorso anno.
Nel corso dell’evento, ha cui ha partecipato anche il ha preso parte il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, sono stati forniti i risultati della lotta all’evasione.
- Agenzia delle Entrate – Comunicato stampa del 18 febbraio 2025
- Dati sull’evasione fiscale e sulle attività di recupero nel 2024.
Nel corso del 2024 sono stati recuperati 26,3 miliardi di euro, “il risultato più alto di sempre”, con un aumento di 1,6 miliardi di euro rispetto al 2023. Tale somma rappresenta il 6,5 per cento.
Nel compesso sono stati raggiunti i 33,4 miliardi di euro, sommando alle cifre precedenti quella relarativa al recupero di importi non erariali realizzati dall’Agenzia delle Entrate per conto di altri enti (7,1 miliardi di euro). Rispetto all’anno precedente si registrano 2 miliardi di euro in più.
L’incremento ha interessato anche le somme versate spontaneamente, con un aumento dell’8 per cento rispetto al 2023, che vale 43 miliardi di euro. Nel complesso l’ammontare raggiunto è di 587 miliardi di euro.
A commento dei dati presentati dall’Agenzia delle Entrate, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato quanto segue:
“La nostra visione è chiara. Non c’è spazio per chi vuole fare il furbo, ma chi è onesto e magari si trova in difficoltà merita di essere messo nelle condizioni di pagare ciò che deve, merita di essere aiutato dallo Stato. Lo hanno capito bene le famiglie e le imprese, come dimostra l’andamento dei versamenti spontanei che sono aumentati, di circa 70 miliardi in solo due anni”.
È stata invece registrata una riduzione per i dati relativi alla rottamazione delle cartelle e dei pagamenti residui relativi alla definizione delle liti pendenti e della vecchia pace fiscale: rispetto al 2023 gli importi sono calati del 30 per cento e ammontano a 3,5 miliardi di euro.
Evasione fiscale: i dati sul recupero dell’Agenzia delle Entrate
L’87 per cento del recupero degli importi è stato realizzato tramite attività ordinarie.
In linea generale, gli imporit sono così suddivisi:
- 12,6 miliardi di euro versati dopo la ricezione di un atto dell’Agenzia delle Entrate;
- 5,7 miliardi di euro versati a seguito di una cartella;
- 4,5 miliardi di euro tramite azioni di promozione della compliance.
In merito ai risultati delle attività dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, nel complesso sono stati incassati 16 miliardi di euro, ovvero l’8 per cento in più rispetto all’anno precedente. Di questi:
- 10,6 miliardi di euro tramite attività ordinarie;
- 5,4 miliardi di euro attraverso misure straordinarie.
Il recupero è stato realizzato anche per conto di INPS, dei Comuni e di altri enti.
Il 57 per cento delle somme sono state versate da contribuenti con debiti superiori a 100.000 euro.
Evasione fiscale: i dati sul recupero dell’Agenzia delle Entrate
Le attività di analisi di rischio e controlli preventivi hanno portato nelle casse dello Stato 5,8 miliardi di euro provenienti da crediti fittizi, indebite compensazioni e rimborsi IVA non spettanti.
In relazione al fenomeno delle partite IVA “apri e chiudi” le cessazioni di ufficio sono state circa 6.000.
Nel corso della presentazione dei risultati del 2024, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, tramite un videomessaggio ha messo in evidenza quanto di seguito riportato:
“Confermo l’impegno riformatore del governo per garantire un sistema fiscale certo, trasparente, semplificato. Non distorsivo per le attività economiche e funzionale alla crescita del Paese”.
Nel comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate, diffuso oggi, si sottolinea che 25 risposte fornite nell’ambito dell’interpello nuovi investimenti potrebbero portare a circa 1.400 nuovi posti di lavoro.
In aumento anche i dati relativi alla cooperative compliance, che con 142 adesioni ha portato nelle casse dello Stato circa 45 miliardi di euro.
Nel comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate sono stati forniti anche i dati relativi ai rimborsi fiscali. Nel corso del 2024 hanno raggiunto i 24,2 miliardi di euro, con un aumento di circa 2 miliardi di euro rispetto allo scorso anno.
Nella suddivisione relativa ai soggetti che li hanno ricevuti:
- 21 miliardi di euro sono stati destinati al settore produttivo;
- 3 miliardi di euro sono stati erogati alle famiglie.
I dati presentati dall’Agenzia delle Entrate sono riportati nella presentazione scaricabile dal portale della stessa Amministrazione finanziaria.
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