Venezia assediata per il Carnevale, 150 mila turisti in città nel weekend: ingorgo sul ponte di Rialto

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di
Vera Mantengoli

Polemica per i video social della città affollata tra San Valentino e inizio del Carnevale. Il prefetto: situazione sotto controllo. La polizia locale: ingorgo di pochi minuti. In aprile riparte il ticket

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San Valentino, sole e Carnevale. Un mix perfetto per attrarre i 150 mila turisti che nello scorso fine settimana si sono riversati a Venezia, con polemiche da parte di residenti e associazioni che chiedono che venga posta una soglia limite. «La situazione era sotto controllo e non ci sono stati momenti di criticità, sapevamo che sarebbero arrivate molte persone per il Carnevale e ci eravamo preparati da tempo», dice il prefetto di Venezia Darco Pellos. Domenica, in occasione del corteo acqueo capitanato dalla Pantegana con un centinaio di barche storiche e un migliaio di vogatori, in migliaia si sono fermati sul ponte di Rialto per vedere la conclusione del corteo. Video e immagini della zona bloccata dalla quantità di persone hanno iniziato a proliferare nei social dando inizio a molte polemiche. Solo domenica sono arrivati a Venezia circa 60 mila turisti, inclusi quelli da Spagna (18%) e Francia (16 %).

La polizia locale: «Ingorgo breve, situazione sotto controllo»

«L’intasamento delle calli mette a rischio l’incolumità delle persone», ha sottolineato il consigliere Giovanni Andrea Martini di Tutta la città insieme. Tuttavia per la prefettura non c’era da allarmarsi. «Non solo c’era un elicottero con strumenti all’avanguardia che sorvolava la città ad alta quota per non creare disturbo, ma eravamo in contatto con la Smart control room» precisa Pellos. Lo stesso comandante della polizia locale Marco Agostini rimanda al mittente le polemiche e ribadisce che non solo l’ingorgo è durato poco, ma che c’erano i vigili pronti a intervenire. «Per una decina di minuti è stato chiuso il traffico perché le persone guardavano la Pantegana, ma sapevamo quando chiudere. Le polemiche sui social spesso sono fatte anche da chi non era presente». L’idea del Carnevale diffuso, fa sapere l’amministrazione, nasce proprio per evitare ingorghi e proprio per questo, dopo la pandemia, è stato definitivamente tolto il volo dell’angelo o eventi che portano assembramenti circoscritti. «Il calendario del Carnevale è dinamico e ogni volta ci sono delle varianti, in questo caso il fatto che ci fosse bel tempo e che cadesse nel ponte di San Valentino — spiega il direttore di Vela Fabrizio D’Oria —. Valuteremo se rifarlo anche il prossimo anno o se concludere il corteo in un altro punto. A San Marco, per esempio, ci sono migliaia di persone, ma c’è un ricambio continuo. Il caso di Rialto è stato circoscritto ed è durato poco».




















































In vista la partita Venezia-Lazio

Eppure Martini ha voluto scrivere al prefetto: «Gli abbiamo chiesto se ritenga opportuno individuare una soglia numerica di ingressi oltre la quale la città diventa pericolosa per chi la abita e per chi la visita», sottolinea. Il prossimo fine settimana c’è anche la partita Venezia-Lazio che si somma ai turisti del Carnevale, ma la prefettura si sta preparando anche per questo con più uomini e dei vaporetti che porteranno i tifosi da piazzale Roma allo stadio Penzo. «In campo avevamo molte forze, inclusi gli antiborseggiatori, l’unità cinofila e antimovida — interviene l’assessora alla Sicurezza Elisabetta Pesce —. Inoltre la control room ci dà la possibilità di vedere in modo puntuale dove si potrebbero generare ingorghi, come accaduto a Rialto dove infatti il traffico è stato controllato».

Il ticket riparte da aprile

Confesercenti è stata soddisfatta: «Accogliamo positivamente i risultati di questo primo weekend dopo un mese di gennaio davvero nero per il commercio e i servizi in cui tante attività non hanno lavorato». Per Matteo Secchi, portavoce di Venessia.com, tra le associazioni che hanno postato i video degli ingorghi, invece non c’è nessuna strategia per regolamentare i flussi. «Quanto successo invita alla solita riflessione: quanta capacità di carico ha la città. Nemmeno il ticket avrebbe risolto il problema perché le persone avrebbero pagato per entrare». A questo proposito in questi giorni il tema del ticket è tornato alla ribalta. Avrebbe potuto scoraggiare i turisti, tenendo presente che i veneti sono esenti e che molti vengono dalla città limitrofe? Per ora l’assessore al Turismo Simone Venturini ribadisce che il ticket è sperimentale e che per adesso parte la seconda fase, dal 18 aprile per 54 giorni al costo di 5 euro se prenotato prima e 10 all’ultimo momento. Il prossimo anno ci saranno le elezioni amministrative e chi verrà eletto deciderà come utilizzarlo.

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18 febbraio 2025 ( modifica il 18 febbraio 2025 | 14:49)

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