Bonus 2025 per le famiglie:  ecco tutti quelli con e senza Ise

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Nel 2025 restano in vigore numerosi bonus, con e senza Isee, destinati alle famiglie con figli. La normativa continua ad avere un occhio di riguardo per le famiglie, andando a sostenere la genitorialità in un’Italia dove fare figli è sempre più difficile dal punto di vista economico e lavorativo. Proprio per questo motivo lo Stato prevede numerosi aiuti e sostegni per i genitori con figli.

Assegno unico per i figli

Si tratta sicuramente della misura più importante per le famiglie italiane e dalla sua entrata in vigore i sostegni statali per i figli spettano a tutti i nuclei familiari (a differenza dell’assegno al nucleo familiare che era riconosciuto solo ai lavoratori dipendenti e ai pensionati).

L’importo dell’assegno unico varia in base all’Isee ed è riconosciuto anche a chi l’Isee non lo rinnova, ma solo con un importo base che, per il 2025, è pari a 57,5 euro al mese; lo stesso importo spetta anche ai nuclei familiari con Isee superiore a 45.824,71 . Per Isee di importo inferiore l’assegno mensile è riproporzionato al valore, in ogni caso l’importo massimo, che supera di pochissimo i 200 euro al mese per i figli fino a 18 anni (per quelli maggiorenni fino ai 21 anni l’importo è variabile dai 28,8 euro ai 100 euro) che vivono in un nucleo familiare  con Isee fino a 17.227,33 euro.

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In vigore dal 2022, per chi già percepisce l’assegno unico non c’è bisogno di presentare nuova domanda, l’importante è che di anno in anno si rinnovi l’Isee.

Detrazioni spese scolastiche

Le detrazioni per le spese scolastiche sono un beneficio che è riconosciuto senza il bisogno di presentare l’Isee. Per le spese sostenute nel corso del 2024 era prevista una detrazione al 19% su una spesa massima di 800 euro per ogni figli studente. Per il 2025, invece, la detrazione è aumentata al 19% su una spesa massima di 1.000 euro per ogni figlio a carico che studia (gli effetti si vedranno nella dichiarazione dei redditi 2026).

Bonus nascita di 1.000 euro

C’è anche un nuovo contributo, nato proprio nel 2025: è il bonus nascita di 1.000 euro che spetta a tutti i nuovi nati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. Il bonus è riconosciuto, una tantum, a tutti i nuclei familiari con Isee fino a 40.000 euro. La novità del 2025 è che per questa misura l’Isee viene conteggiato senza tenere conto dell’assegno unico per i figli percepito negli anni passati. Il bonus viene erogato il mese successivo a quello di nascita o adozione del bambino e non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini Irpef.

Bonus asilo nido

Resta in vigore anche quest’anno il bonus asilo nido che spetta anche in assenza di Isee. Gli importi spettanti mensilmente, però, sono riparametrati all’Isee in base al seguente ordine:

  • 3.000 euro a chi ha un’Isee fino a 25.000 euro: importo mensile di 273,7 euro per 11 mesi;
  • 2.500 euro per i nuclei familiari con isee tra 25.000 e 40.000 euro: importo di 227,20 euro per 11 mesi;
  • 1.500 euro per i nuclei con Isee oltre i 40.000 euro, per quelli senza Isee, con Isee con difformità o con Isee non calcolabile: importo di 136,30 euro per 11 mesi.

Inoltre, in presenza di un figlio nato a partire dal 1° gennaio 2025 l’importo del bonus nido aumenta a 3.600 euro per i nuclei familiari con Isee fino a 40.000 euro.

Per la determinazione dell’Isee per il diritto al bonus nido, come accade per il bonus nascite, non si tiene conto dell’assegno unico percepito negli anni precedenti.

Carta dedicata a te

Un’altra agevolazione a cui possono accedere le famiglie che versano in una situazione economica di disagio è la Carta dedicata a te, con importo di 500 euro da spendere per trasporti, rifornimento di carburante e spesa alimentare. Il beneficio è aperto a tutte le famiglie con Isee entro i 15.000 euro, ma essendo le coperture limitate non tutti gli aventi diritto possono beneficiarne e proprio per questo, dai Comuni, viene stilata una graduatoria.

Bonus mamme in busta paga

Questa misura, che fino allo scorso anno era un pò sottovalutata perché si sovrapponeva al taglio al cuneo fiscale, quest’anno ha cambiato connotati. Per il 2025, infatti, spetta a tutte le mamme lavoratrici dipendenti, anche con contratto a tempo determinato (spetta anche alle precarie della scuola) con almeno due figli (di cui il minore non deve aver compiuto i 10 anni) e con reddito fino a 40.000 euro e anche alle lavoratrici autonome. La decontribuzione è riconosciuta fino a un massimo di 3.000 euro, ma non sono ancora chiare le modalità di applicazione. In ogni caso, essendo cambiato anche il taglio al cuneo fiscale per redditi superiori ai 20.000 euro, per chi guadagna più di questo importo le due misure sono pienamente cumulabili.

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