Come ottenere i fondi del Bando turismo Sicilia 2025

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Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Il recente bando della Regione Siciliana, finanziato con fondi FSC 2021-2027 per un totale di 135 milioni di euro, ha acceso i riflettori sugli investimenti da destinare a strutture alberghiere, extra-alberghiere e campeggi. L’opportunità di usufruire di contributi fino all’80% a fondo perduto è notevole, ma l’accesso non è affatto scontato: i progetti devono rispettare criteri stringenti, sono articolati e richiedono una pianificazione attenta.

Il valore aggiunto di questa misura sia enorme, purché le imprese siano consapevoli della complessità del percorso e dell’importanza di mettere la sostenibilità al centro.

Un bando, due regimi di aiuto

Il bando si articola su due linee di finanziamento distinte:

Microcredito

per le aziende

 

  • Regime de minimis: investimenti da 50.000 a 300.000 euro, con copertura fino all’80% delle spese ammissibili;
  • Regime in esenzione: investimenti da 300.000 a 3.500.000 euro, con intensità d’aiuto variabile dal 40% al 60%, a seconda della dimensione dell’impresa.

Dei 135 milioni di euro complessivi, il 70% è riservato ai progetti più ampi (regime in esenzione), mentre il restante 30% finanzierà gli interventi di importo minore (regime de minimis).

In altre parole, non si tratta di un sostegno “per tutti”: la dotazione è cospicua, ma la competizione elevata. Basta un certo numero di progetti medio-grandi per esaurire in fretta i fondi disponibili .

Criteri di selezione e premialità

Il bando punta a migliorare gli standard qualitativi e la competitività dell’offerta turistica siciliana. Le griglie di valutazione per i due regimi (esenzione e de minimis) prevedono parametri come:

  • Capacità di creare nuovi posti di lavoro in rapporto all’investimento;
  • Recupero di immobili dismessi o di interesse storico-architettonico;
  • Investimenti che privilegiano le innovazioni tecnologiche rispetto alle sole ristrutturazioni edilizie;
  • Localizzazione in aree rurali, isole minori o zone con bassa densità di strutture ricettive;
  • Interventi di sostenibilità ambientale (recupero acque meteoriche, impianti a energia rinnovabile, illuminazione LED, domotica, miglioramento dell’efficienza energetica) .

Molti di questi criteri sono oggettivi o basati su caratteristiche del territorio, pertanto non modificabili, ciò rende ancora più importante una corretta analisi preliminare del progetto.

La sostenibilità come chiave di volta

È indispensabile comprendere che la sostenibilità, in tutte le sue sfaccettature (ambientale, sociale ed economica), rappresenta l’elemento portante di questo bando. Non basta avere un immobile di pregio o un capitale a disposizione, occorre dimostrare di voler integrare tecnologie innovative, processi di efficientamento energetico e soluzioni che riducano l’impatto ambientale.

Questa visione è in linea con gli obiettivi regionali, nazionali ed europei, ed è la ragione per cui nella griglia di valutazione vengono riconosciuti punteggi aggiuntivi a chi investe in materiali e impianti a basso consumo, energia rinnovabile, domotica avanzata e recupero dei patrimoni edilizi esistenti.

Non solo buone idee

Spesso si pensa che un bando possa risolvere ogni problema di liquidità, ma in realtà le imprese selezionate dovranno garantire un cofinanziamento – inclusa la copertura dell’IVA – e presentare una lettera di credenziali rilasciata da banche o consorzi fidi, che attesti la sostenibilità finanziaria dell’intervento.

Questa procedura serve a premiare chi dispone di una vera solidità aziendale e chi è disposto a investire anche risorse proprie per portare a termine il progetto.

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Come superare gli ostacoli e candidarsi

Per tutti questi motivi, il consiglio è quello di valutare con grande attenzione ogni aspetto tecnico ed economico, senza farsi sedurre esclusivamente dalla percentuale di contributo a fondo perduto. L’elaborazione di un piano di fattibilità (tecnica, finanziaria, ambientale) è fondamentale per evitare ingenti sprechi di tempo e denaro. Non bisogna trascurare, inoltre, gli aspetti amministrativi e burocratici, come l’ottenimento dei titoli edilizi e le certificazioni energetiche e ambientali, necessari per incrementare le probabilità di ottenere un buon punteggio.

Circondarsi di professionisti specializzati può fare la differenza: un progetto di questa portata non si basa solo su un’idea o su un paio di preventivi. Serve un team che includa esperti di progettazione, ingegneri e consulenti con competenze ed esperienza, che solo i commercialisti specializzati in sostenibilità e innovazione possono dare.

Il tutto unito a una strategia di comunicazione e marketing coerente con l’obiettivo finale. La sostenibilità, infatti, non è un concetto astratto, ma un approccio metodologico che permea l’intero processo di sviluppo di una struttura ricettiva.

Affrontare il percorso in maniera professionale, con una visione di medio-lungo periodo e con la sostenibilità al centro, è la chiave per distinguersi e trasformare un semplice investimento in un vero volano di crescita per il territorio.

Ecco perché, prima di avventurarsi nella presentazione della domanda, occorre completare un’analisi tecnica ed economica approfondita, lavorare fin da subito sui requisiti di sostenibilità e dotarsi di tutte le risorse necessarie per mettere in moto un progetto ambizioso.



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