CS: RESOCONTO | Un anno di Salento Circolare – Circular Events Gate

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(AGENPARL) – Roma, 19 Febbraio 2025

(AGENPARL) – mer 19 febbraio 2025 Perché gli eventi
culturali?
Sono eventi che coinvolgono un alto numero di persone e che possono
aver un impatto elevato per le comunità e i territori in cui si svolgono
(Raj & Musgrave, 2009; Negruša, 2016).
Possono anche essere dei laboratori di sperimentazione
condivisione di pratiche sostenibili (Holmes et al., 2015).
Sono un fenomeno in crescita come parte del più ampio scenario di
turistizzazione (Mair & Weber, 2019).
Possono essere economicamente rilevanti, soprattutto nelle comunità
rurali di contesti – economicamente e geograficamente – periferici
come il Salento (Duxbury & Campbell, 2011; Markova & Boruta, 2017).
Possono incontrare difficoltà nell’implementazione di pratiche
sostenibili a causa di una scarsità di risorse (monetarie, cognitive e
infrastrutturali) (Zifkos, 2015; Mair & Smith, 2022).
Gli eventi culturali in
Puglia e in Salento
• Eventi come la «Notte della Taranta» hanno
ricoperto un ruolo centrale nel rilancio
dello sviluppo turistico in Puglia.
• Negli ultimi anni, crescita significativa sia di
festival musicali che di sagre.
• Sul sito della regione Puglia si contano 48
festival (soprattutto nel periodo estivo).
• Importante investimento delle risorse
regionali
«Puglia
Sounds»
(programmazione a lungo termine).
La ricerca
Progetto «Per un Salento Circolare» (Unisalento, CETMA e Confartigianato). Progetto in 2 fasi:
Barcamps (incontri di discussione e compilazione del questionario).
Sustainability Shops (approfondimento di pratiche e idee di progettazione).
Partecipanti
7 tipologie di eventi.
66 partecipanti in totale.
Investigazione delle pratiche di sostenibilità ambientale e sociale:
Coinvolgimento comunità locali.
Uso delle risorse energetiche e idriche.
Mobilità.
Materie prime, strumenti e attrezzature.
Accessibilità e Inclusione.
Gestione rifiuti e sprechi.
Benessere e Sport
Riti e Tradizioni
Design e
Artigianato
Arte, Cinema e
Teatro
Musica
Il questionario: la sostenibilità sociale
Emerge un ampio margine di miglioramento riguardo il
coinvolgimento dei cittadini nell’organizzazione e realizzazione del
festival (es. le attività commerciali non si adeguano alle richieste
degli organizzatori).
Tale percentuale migliora nel rapporto con le associazioni e le realtà
collettive.
Risultati positivi nell’ambito di inclusività e discriminazione. Ma sono
affidabili?
Il questionario: la sostenibilità
ambientale (1)
Le performance migliori sono su quelle pratiche di facile accesso
(materiali bio, raccolta differenziata, riuso materiali, uso luci led,
filiere corte, ecc.).
Maggiore difficoltà invece emerge su questiono come fabbisogno
energetico, risorse idriche, mobilità che:
Coinvolgono una gestione pubblica/burocratica
Presentano limiti materiali (materiality matter!)
Il questionario:
la sostenibilità
ambientale (2)
• Difficoltà a sostituire l’auto nei trasporti
• Anche se poco diffuso, in pochi considerano non
fattibile la possibilità di redigere un rapporto di
sostenibilità
• Una grande maggioranza si basa su filiere corte
(soprattutto) e sostenibili
Il Barcamp
Pratiche
Uso delle risorse idriche e
energetiche
Uso di luci led
Generatori a basso consumo
Distributori/Nebulizzatori acqua
Bagni biologici
Mobilità
Accordi per trasporti locali
Carpooling
Promozione uso bicicletta
Materie prime, strumenti e
attrezzature
Gestione rifiuti
Uso prodotti locali da filiere sostenibili
Uso materiali biodegradabili
Disincentivi all’uso della plastica
Uso prodotti certificati
Raccolta differenziata
Donazioni scarti di impresa
Riutilizzo materiale (es. stoviglioteca, premi per
il riciclo, riutilizzo allestimenti)
Ostacoli
Difficile gestione risorse energetiche e idriche per
mancanza di risorse (es. pannelli solari)
Di infrastrutture (es. reti fognarie)
O di altra natura materiale (es. generatori)
Eccessiva burocrazia
Infrastruttura ferroviaria assente
Trasporto pubblico principalmente privato (costi
elevati) preferenza uso dell’auto
Difficoltà reperimento materiali in zona
Costì sempre più elevati
Mancanza di sensibilità dei commercianti e/o
attività locali
Difficoltà nell’eliminare alcuni materiali inquinanti
(es. poliestere)
Difficoltà della gestione nel caso di grandi flussi
Uso di plastica e di attrezzature non ecologiche
Differenze e Somiglianze tra le diverse tipologie di eventi
Idee e proposte rispondono da un lato alle esigenze specifiche di un settore, dall’altro possono essere
trasversali a tutti i settori.
Benessere e Sport: varietà di proposte. questione risorse idriche
Food: materie prime (food, no-food) e relativa sostenibilità.
Riti e Tradizioni: coinvolgimento della comunità.
Design e Artigianato: valorizzazione degli antichi mestieri artigianali, anche in chiave innovativa.
Arte, Cinema e Teatro: comunicazione e valorizzazione delle pratiche di sostenibilità.
Musica: sostenibilità dell’evento rispetto ad artisti e attrezzature.
Tuttavia, emergono anche preoccupazioni ed esigenze più ampie. In generale, si riferiscono ad aspetti
normativi e organizzativi (es. insufficienza di risorse economiche per promuovere la sostenibilità,
necessità di una migliore collaborazione con le amministrazioni locali e regionali, necessità di un maggiore
coordinamento tra gli eventi, necessità di armonizzare i divieti tra i comuni salentini per quanto concerne
le attrezzature consentite, ecc.).
Conclusioni
• Rilevanza della questione degli eventi culturali nell’ambito delle strategie di sviluppo sostenibile sia per il loro
impatto, sia per la crescente rilevanza economica di questo settore.
• Ambivalenza del rapporto tra eventi culturali, turismo e sostenibilità: pone complessità, ma offre anche
risorse e spinte verso una transizione sostenibile
• Sulla sostenibilità sociale le problematicità maggiori riguardano il rapporto con le comunità e una scarsità di
formazione su tematiche di inclusività.
• Sulla sostenibilità ambientale si riscontra una certa sensibilità e una diffusione dei pratiche sostenibili, ma si
incontrano ostacoli di governance e di materialità infrastrutturale (es. risorse idriche e energetiche,
eccessiva burocratizzazione) e culturali (es. uso auto, commercianti del territorio).
• C’è una diversificazione per tipologia di evento (per settore e per dimensione) che adotta pratiche e incontra
ostacoli specifici.
• Ci sono anche sfide comuni legati a una governance territoriale (ancora legata a un immaginario turistico
balneare) da adeguare ai nuovi bisogni
• Governance centralizzata, pianificazioni di lungo periodo, disponibilità di risorse, ma anche flessibile e
aderente alle specificità tematiche e territoriali: verso una governance sperimentalista (Sabel & Victor, 2024)?

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