Piano Triennale e trasformazione digitale: l’AgID crea una comunità per gli RTD

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L’Agenzia per l’Italia Digitale ha avviato una nuova community “Piano Triennale: confronti, strumenti e aggiornamenti” all’interno della piattaforma Rete Digitale (https://www.retedigitale.gov.it/), offrendo un importante strumento di dialogo e collaborazione per le pubbliche amministrazioni.
Questo nuovo spazio virtuale è destinato a tutti i Responsabili della Transizione al Digitale (RTD) e al personale degli Uffici Transizione Digitale, con l’obiettivo di favorire il confronto, lo scambio di best pratice e l’elaborazione di soluzioni condivise per affrontare le sfide della trasformazione digitale nelle amministrazioni pubbliche, migliorando l’efficacia e l’implementazione del Piano Triennale.
Il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione, recentemente aggiornato per il 2025, rappresenta un pilastro fondamentale per la digitalizzazione del Paese, influenzando le strategie e le operazioni delle amministrazioni pubbliche. La nuova comunità diventerà un punto di riferimento per la condivisione di esperienze, buone pratiche e idee innovative tra le varie istituzioni, facilitando la diffusione e l’adozione di questo strumento.
La community si propone, infatti, di approfondire i temi di interesse comune, raccogliendo suggerimenti e spunti direttamente da chi è impegnato nella gestione quotidiana del digitale all’interno delle PA. L’obiettivo è non solo migliorare l’implementazione del Piano Triennale, ma anche costruire un dialogo aperto che possa arricchire le future edizioni.
La creazione di una community digitale dedicata ai Responsabili per la Transizione Digitale e agli Uffici per la Transizione Digitale rappresenta un’iniziativa strategica che punta a colmare una delle principali criticità della digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana: la frammentazione delle competenze, la difficoltà di implementare modelli uniformi e la necessità di un coordinamento efficace tra le diverse istituzioni. Il Piano Triennale per l’informatica rappresenta un riferimento normativo essenziale per la trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, ma il suo successo dipende in larga parte dalla capacità degli enti di comprenderlo, applicarlo e adattarlo alle loro specifiche esigenze. La nuova community, pertanto, si configura come uno spazio di confronto in cui gli RTD possono non solo ricevere aggiornamenti normativi e operativi, ma anche interagire tra loro, scambiare best practice e costruire un network collaborativo utile per affrontare in modo congiunto le sfide dell’innovazione digitale.
Uno degli aspetti più rilevanti di questa iniziativa è la sua capacità di creare un ecosistema di apprendimento condiviso, in cui il know-how non resta confinato all’interno delle singole amministrazioni ma diventa un patrimonio collettivo a disposizione di tutti. La pubblica amministrazione italiana è caratterizzata da una forte eterogeneità: vi sono enti molto avanzati sul piano digitale, in grado di adottare soluzioni innovative e di integrarle rapidamente nei loro processi, ma anche amministrazioni che faticano a compiere il salto verso l’innovazione, sia per mancanza di risorse economiche e umane, sia per una resistenza culturale al cambiamento. La community può svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre questo divario, offrendo un canale diretto di supporto e confronto per le amministrazioni meno strutturate, che possono così beneficiare dell’esperienza delle realtà più avanzate.
Un altro elemento di grande rilevanza è la capacità della comunità di agire come uno strumento di miglioramento continuo del Piano Triennale. Se fino ad oggi il Piano è stato aggiornato principalmente attraverso il contributo degli esperti di AgID e degli stakeholder istituzionali, la nuova piattaforma introduce un approccio più partecipativo, in cui il feedback degli RST e degli operatori digitali della PA diventa un elemento centrale nella definizione delle politiche di innovazione. Questo significa che la trasformazione digitale non sarà più impostata dall’alto, ma sarà il frutto di un dialogo costante tra chi definisce le strategie e chi è chiamato ad attuarle nella pratica quotidiana. Questa dinamica bottom-up rappresenta un’importante evoluzione nel modo in cui viene gestito il cambiamento tecnologico nella PA, rendendolo più aderente alle esigenze concrete degli enti e più efficace nella sua implementazione.
Oltre alla condivisione di buone pratiche e all’aggiornamento sulle novità del Piano Triennale, la community rappresenta anche uno spazio per affrontare le criticità operative che gli RTD incontrano nel loro lavoro. La digitalizzazione della pubblica amministrazione non è solo una questione di strumenti tecnologici, ma è soprattutto una sfida organizzativa e culturale. Spesso le difficoltà maggiori non derivano dalla mancanza di soluzioni tecniche, ma da ostacoli burocratici, resistenze interne e difficoltà di coordinamento tra gli uffici. La possibilità di discutere apertamente queste problematiche con altre responsabilità e di individuare insieme soluzioni concrete rappresenta un valore aggiunto enorme per chi si occupa di trasformazione digitale nella PA.
Il sistema di partecipazione previsto dalla community garantisce inoltre un buon livello di selettività, assicurando che il dibattito sia animato principalmente da figure professionali direttamente coinvolte nel processo di digitalizzazione. Il fatto che solo gli RTD ei membri degli Uffici per la Transizione Digitale possono iscriversi direttamente alla piattaforma, mentre le richieste di altri utenti devono essere approvate dal RTD dell’ente di appartenenza, è una scelta che punta a mantenere alta la qualità delle discussioni e a evitare la dispersione delle informazioni su tematiche non pertinenti.
La possibilità di creare nuove tematiche comunitarie o territoriali all’interno della piattaforma rappresenta un ulteriore passo avanti nella costruzione di un ecosistema pubblico digitale più coeso ed efficace. La digitalizzazione è un processo complesso che richiede risposte differenziate a seconda dei contesti in cui viene applicata. Un ente locale, ad esempio, potrebbe avere esigenze diverse rispetto a un ministero o un’agenzia nazionale, così come la digitalizzazione della sanità potrebbe richiedere strategie diverse rispetto a quella dei servizi amministrativi. La possibilità di creare sottocomunità focalizzate su specifici ambiti o territori permette di affrontare in modo più mirato le sfide della trasformazione digitale, garantendo soluzioni più efficaci e personalizzate.
La creazione della community “Piano Triennale: confronti, strumenti e aggiornamenti” può essere considerato, quindi, un passo significativo nella costruzione di un’amministrazione pubblica più digitale, più collaborativa e più capace di rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese. La sua efficacia dipenderà dalla capacità dei suoi membri di partecipare attivamente alle discussioni, di condividere esperienze e di contribuire con idee innovative. Se ben utilizzata, questa piattaforma potrà diventare un punto di riferimento imprescindibile per la digitalizzazione della PA italiana, favorendo non solo l’implementazione del Piano Triennale, ma anche un cambio di paradigma nel modo in cui la pubblica amministrazione affronta l’innovazione e il miglioramento dei servizi.

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