Dispositivi medici
19 Febbraio 2025
Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, aprendo il meeting “Un modello per la nuova governance sanitaria. Registro nazionale degli impianti protesici mammari” al ministero, evento durante il quale è stata presentata la fotografia sull’uso delle protesi mammarie in Italia
Con il Registro nazionale protesi mammarie “assicuriamo il monitoraggio clinico ed epidemiologico della popolazione impiantata, la prevenzione primaria e secondaria; l’allerta rapida, per lo scambio di informazioni su eventi passibili di provvedimenti urgenti a livello nazionale e internazionale; la semplificazione delle procedure di scambio dati; la pianificazione sanitaria; la valutazione e il monitoraggio dei fattori di rischio delle malattie sorvegliate”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, aprendo il meeting “Un modello per la nuova governance sanitaria. Registro nazionale degli impianti protesici mammari” al ministero, evento durante il quale è stata presentata la fotografia sull’uso delle protesi mammarie in Italia.
L’evento è stato l’occasione per presentare il Rapporto 2024 con i dati raccolti nel Registro Nazionale Protesi Mammarie relativi al periodo tra agosto 2023 e dicembre 2024 (disponibile sul sito del Ministero della Salute). Gli interventi registrati sono stati circa 36.000 eseguiti su circa 35.000 pazienti. Il totale delle procedure effettuate è stato di 60.945, nelle quali 59.488 sono le protesi mammarie impiantate e 17.753 quelle rimosse. Nello specifico sono state effettuate 15.190 procedure con finalità ricostruttiva di tipo primario (primo impianto di protesi), l’80% delle quali (12.188) a seguito della diagnosi di carcinoma mammario.
Inoltre, nel 92,5 % dei casi i pazienti sono stati sottoposti a mastectomie conservative e ricostruite in immediato con protesi mammarie. Un dato coerente con l’aumento di diagnosi precoci che favoriscono interventi demolitivi conservativi e una ricostruzione mammaria in un unico tempo.
Il ministro ha ricordato che il Registro è “nato dall’esigenza di dotarsi di uno strumento in grado di garantire la tempestiva rintracciabilità dei pazienti impiantati in caso di necessità” e “si rivela oggi essenziale per assicurare il potenziamento di altre attività di rilievo per la sanità pubblica”.
Schillaci ha poi evidenziato che il 41,5% delle procedure, come emerge dai dati, sono effettuate in chirurgia ricostruttiva. E “il Registro diventa uno strumento che in questo ambito consente di monitorare e valutare in maniera oggettiva ed indipendente gli esiti dell’assistenza sanitaria erogata”.
Certamente, conclude Schillaci, “l’implementazione, la manutenzione e la gestione di ogni registro richiede uno sforzo notevole da parte del mondo scientifico, degli enti regolatori e delle istituzioni deputate alla governance del Ssn. La collaborazione internazionale, la condivisione delle migliori pratiche e la standardizzazione dei sistemi di registrazione dei dispositivi sono passi necessari per affrontare le sfide future. Il nostro impegno comune deve essere quello di promuovere una cultura di innovazione responsabile, che vada di pari passo con un sistema di governance che non solo protegga i pazienti, ma favorisca anche la ricerca e lo sviluppo in ambito medico e tecnologico”.
“Il Registro Nazionale degli Impianti Protesici Mammari – ha dichiarato il Sottosegretario alla Salute, On. Marcello Gemmato – rappresenta un esempio virtuoso e unico nel panorama internazionale. È uno dei nuovi modelli organizzativi su cui dobbiamo puntare per ripensare il nostro Servizio Sanitario Nazionale in modo più adeguato alle attuali esigenze sociodemografiche. Il Registro è uno strumento prezioso di raccolta dati, funzionale a monitorare l’appropriatezza e la sostenibilità anche economica dell’uso di questi dispositivi medici e a migliorare così l’assistenza sanitaria per i pazienti”.
“Grazie alle recenti normative che hanno previsto l’obbligatorietà della trasmissione dei dati, questo strumento innovativo consente di monitorare in maniera sempre più accurata l’efficacia e la qualità dell’assistenza sanitaria, di individuare disomogeneità sul territorio e intervenire con azioni mirate”, ha aggiunto Francesco Mennini Capo Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Servizio sanitario nazionale.
Sono stati presentati, durante il terzo Annual Meeting presso l’Aula Magna del Politecnico di Milano, i risultati del progetto Joint Research Partnership Healthcare Infrastructures (JRP HI). JRP HI…
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