Un “percorso di tutela” per visite ed esami

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La Asl 8 di Cagliari è stata la prima in Italia ad avviare il percorso di tutela – dopo vent’anni circa dalla legge nazionale che lo prevede, il decreto legislativo 124 del 1998 – e finora è praticamente l’unica Azienda dell’Isola a farlo. Iniziativa lodevole – lanciata a maggio del 2024 con una delibera del direttore generale Marcello Tidore – che però fatica a decollare.

Il “percorso di garanzia”, che assicura il rimborso della prestazione sanitaria fatta in regime di intramoenia o dal privato accreditato se il sistema pubblico non riesce a fissare un appuntamento entro il tempo massimo richiesto dal medico curante, «purtroppo è un diritto sconosciuto o negato a tantissimi cittadini», sottolinea Giorgio Vidili, portavoce di Cittadinanzattiva, «innanzitutto perché nella nostra regione lo prevede una sola Asl, la 8 di Cagliari, mentre tutte quante sarebbero tenute a farlo per legge. Poi perché si tratta di un’iniziativa poco pubblicizzata, quando invece dovrebbe avere ampia risonanza, dato che le liste d’attesa per le visite specialistiche e gli esami diagnostici sono sempre più lunghe. Infine, ci sono coloro che ci provano, ma l’iter è tortuoso. Oltre al fatto che le risposte, anche quando sono positive, arrivano dopo diversi mesi».

La procedura è spiegata nei dettagli nell’allegato alla delibera, ed è ammessa soltanto per le 69 prestazioni previste nel Pngla, Piano nazionale del govero delle liste d’attesa.

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Il “percorso di tutela” di accesso alternativo alle prestazioni specialistiche è rivolto a tutti i cittadini che ne fanno richiesta, in possesso di una prescrizione per “prima visita specialistica” o “prima prestazione diagnostica”, per i quali l’erogazione in regime istituzionale non consente di usufruire della prestazione entro i tempi indicati dalla classe di priorità sulla richiesta del medico curante.

In fase di prenotazione al Cup, al paziente al quale non è stato possibile garantire il rispetto dei tempi di erogazione della prestazione dovrà essere proposto un appuntamento in regime di intramoenia, senza oneri aggiuntivi, col solo pagamento del ticket, se dovuto. Solo qualora non ci siano date disponibili anche nelle agende dei dipendenti che fanno attività di libera professione intramuraria, l’utente – che deve essere residente nell’ambito territoriale della Asl 8 di Cagliari – potrà rivolgersi direttamente a una struttura privata accreditata.

L’elenco si trova sul sito, sono esclusi Brotzu e Policlinico di Monserrato.

Al paziente, previa richiesta, sono rimborsati i costi sostenuti nei limiti della tariffa media delle prestazioni rese dai professionisti aziendali in regime di intramoenia. Qualora venga chiesto il rimborso di prestazioni non erogate dal personale in intramoenia dell’Asl di Cagliari, sarà riconosciuto, su istanza del paziente la tariffa regionale aumentata della percentuale media ricavata sulla base del costo medio sopra citato. La Asl adotta semestralmente una deliberazione con il tariffario delle somme rimborsabili.

Se si prenota tramite il Cup Web, se la prima data disponibile è fuori dai termini massimi di erogazione, si deve stampare la ricevuta della prenotazione con la prima data disponibile in assoluto tra quelle proposte dal sistema. Quindi, bisogna chiamare al numero dedicato alla libera professione (0704677970) e prenotare una prestazione in regime di intramoenia, ricordando di specificare all’operatore che non si è trovata una data disponibile entro i termini fissati dal medico prescrittore. Affinché la prestazione sia effettuata a carico del Servizio Sanitario Regionale, l’utente deve trasmettere entro un giorno dalla data di prenotazione la stampa di cui sopra e la dichiarazione che si trova sul sito – all’allegato C – alla mail: urpcagliari@aslcagliari.it.

Se anche in questo caso non è possibile rispettare i termini massimi di erogazione e l’utente, residente nel territorio della Asl 8 di Cagliari, non accetta la data proposta dall’operatore, può rivolgersi ad una struttura privata accreditata e anticipare il costo della prestazione, che verrà rimborsato dall’Azienda nei limiti della tariffa media delle prestazioni rese dai professionisti aziendali in regime di intramoenia o, se si tratta di prestazioni non erogate dal personale in intramoenia dell’Asl di Cagliari, sarà riconosciuta, su istanza del paziente, la tariffa regionale aumentata della percentuale media ricavata sulla base del costo medio delle prestazioni rese dai professionisti aziendali in regime di intramoenia.

Per ottenere il rimborso l’utente deve presentare all’Urp: formale richiesta di rimborso (allegato B sul sito) per prestazioni specialistiche (visita e/o prestazione specialistica), in cui dovrà dichiarare di non aver potuto usufruire della prestazione (ordinaria o in regime di intramoenia) entro i tempi di garanzia previsti, nonché, se è passato dal Cup Web, allegare la stampa della ricevuta di prenotazione con l’indicazione della prima data disponibile in assoluto tra quelle proposte dal sistema; la fotocopia dell’impegnativa; la fattura quietanzata; la fotocopia di un documento di identità; la fotocopia della tessera sanitaria; il numero di Iban di conto bancario sul quale effettuare il rimborso.

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