Politica pugliese, inizia il valzer verso le prossime elezioni regionali

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Iniziano le manovre di accreditamento politico in vista delle prossime elezioni regionali. Mentre da una parte si lotta per togliere il divieto di candidatura dei sindaci se non si dimettono a meno di sei mesi dalla data delle elezioni (deadline ormai superata), nel centrodestra e nel centrosinistra pugliese ci si assesta in vista delle candidature nella prossima tornata elettorale.

Nelle scorse ore è stato ufficializzato il passaggio del consigliere e presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro, nelle fila di Fratelli d’Italia. Ieri l’ufficializzazione dell’adesione al gruppo regionale di Fdi con Pagliaro che sarà anche candidato in Salento nella lista del partito di Giorgia Meloni.

Insieme a Pagliaro entrano in Fratelli d’Italia tutti gli esponenti locali del Movimento Regione Salento. “Questa decisione rappresenta il naturale proseguimento di un cammino politico coerente, che ci ha già visti impegnati al fianco di Fratelli d’Italia alle Politiche del 2022 e alle Europee del 2024” dicono dal Mrs, “contribuendo con convinzione alla crescita del partito. Oggi facciamo un passo avanti, scegliendo di intraprendere un cammino che ci porta a fondere il nostro impegno e la nostra identità politica con quella della nostra nuova casa, in un progetto ancora più grande e radicato”.

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“Diamo il benvenuto in Fratelli d’Italia all’amico e collega consigliere regionale Paolo Pagliaro” dichiara il capogruppo Renato Perrini a nome di tutti i colleghi di partito “un percorso politico naturale che ha visto La Puglia Domani protagonista delle elezioni del 2020 e che già da allora guardava con interesse e apprezzamento al progetto politico di Giorgia Meloni. In questi quasi cinque anni abbiamo condiviso con Pagliaro tante battaglie contro il malgoverno di Emiliano e tante altre siamo pronti a condividere in questi ultimi mesi di legislatura, la più importante quella che delle prossime Regionali ci vedrà insieme proporre un’alternativa di governo rispetto a 20 anni di poltrone, nomine e prebende”.

Anche di ieri l’ufficialità dell’uscita di Anita Maurodinoia dal Gruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale ed il suo passaggio al Gruppo Misto.

“Non ho esitato un attimo, quando sono stata coinvolta come indagata nella vicenda giudiziaria dello scorso anno, a rassegnare volontariamente e con effetto immediato le dimissioni da assessore regionale, pur ritenendomi estranea ai fatti contestati. Scelta sostenuta sia per fiducia nella Magistratura, sia per evitare ombre e difficoltà al Presidente Emiliano e al partito in cui sono stata eletta. Una decisione fondata sul senso di responsabilità, sulla trasparenza, sul rispetto delle istituzioni e che nel contesto della politica italiana, dove “non si dimette più nessuno”, rappresenta una scelta di cui essere orgogliosi”.

Ricordiamo che la Maurodinoia, coinvolta insieme al marino Sandro Cataldo in una inchiesta dove devono rispondere dell’accusa di aver truccato le elezioni locali di Grumo e Triggiano, è in attesa che la Procura decida sul rinvio a giudizio.

Sull’impegno politico in Consiglio Regionale Maurodinoia è chiara: “sono stata indecisa e combattuta se resistere e continuare il mio impegno politico all’interno del gruppo consiliare regionale del PD. È proprio vero: “A volte è più difficile restare che andarsene” soprattutto quando in determinate situazioni, invece di aspettarti un ambiente solidale, ti ritrovi circondata da un clima asfissiante tra l’altro appesantito da veleni, ostacoli, freni ed impedimenti ammantati dalla più bieca ipocrisia. Sono stata sottoposta a una ‘quarantena’ insostenibile: esclusa da incontri, riunioni, iniziative e commissioni consiliari. Un isolamento che, di fatto, conferma un giudizio che, a quanto pare, i colleghi del gruppo e del partito hanno già sentenziato, a differenza di chi, invece, per legge, deve ancora farlo”.

Di fatto un isolamento politico che ha portato alla decisione di lasciare la maggioranza e passare nel Gruppo Misto all’opposizione, anche se sempre con rapporto di fiducia legata a Michele Emiliano.

“Per questo, di fronte ai pregiudizi e alle preclusioni, mi faccio da parte, tolgo il disturbo e annuncio l’adesione al gruppo misto e all’opposizione. In OPPOSIZIONE, non a un governo che, con orgoglio e capacità, ho contribuito a costruire (come le opere realizzate dimostrano e che alcuni, bontà loro, mi riconoscono), né tantomeno a un Presidente al quale sarò sempre grata per la sua umanità e fiducia. Quindi, all’opposizione, con la coscienza pulita, con il coraggio delle proprie idee, delle proprie scelte e con la libertà di votare anche a favore di provvedimenti proposti da chiunque, ma che siano nell’interesse dei pugliesi. Senza pregiudizi. Ma, tutto al più, come il buon senso insegna, in serena ed ottimista attesa di giudizi.”



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