Le novità del Milleproroghe per trasporto e logistica

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Con il voto della Camera del 20 febbraio 2025, il Parlamento ha convertito in Legge il Decreto Milleproroghe (Decreto Legge numero 202/2024), che rispetto alla versione originale contiene degli emendamenti approvati dal Senato, uno dei quali riguarda anche l’autotrasporto. È il rinvio dell’entrata in vigore del Rentri, il nuovo regolamento sul tracciamento dei rifiuti che ha sostituito il Sistri (che praticamente non è mai stato applicato).

Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti è stato istituito dal Decreto Legislativo numero 152/2006 e l’articolo 188-bis del Testo Unico Ambientale prevede l’obbligo di iscrizione per produttori, trasportatori e recuperatori, con scadenze differenziate in base alla tipologia di attività e al numero di dipendenti. Durante l’esame del Milleproroghe, il Senato ha approvato un emendamento che deferisce al ministero dell’Ambiente il compito di posticipare di sessanta giorni i termini per l’iscrizione al Rentri. Nello specifico, il comma 2-bis dell’articolo 11 stabilisce che il termine originario di sessanta giorni, previsto dall’articolo 13 del DM numero 59/2023 e in vigore dal 13 febbraio 2025, sia esteso a 120 giorni. Tuttavia, tale proroga è subordinata all’adozione di un Decreto ministeriale da emanare entro trenta giorni dalla conversione in Legge del Milleproroghe.

Quindi, nonostante l’approvazione parlamentare, la proroga oggi non è ancora in vigore. Fino alla pubblicazione del Decreto del ministero dell’Ambiente, gli operatori del primo scaglione – tra cui i trasportatori di rifiuti pericolosi con oltre 50 dipendenti – devono rispettare la scadenza originaria del 13 febbraio 2025. Ciò crea un’ambiguità giuridica, poiché il Parlamento ha modificato una scadenza già trascorsa, esponendo gli operatori a potenziali sanzioni. Inoltre, l’eventuale Decreto del ministero dell’Ambiente dovrebbe superare la procedura di notifica all’UE, che impone un periodo di “stand still” (clausola di sospensione) di novanta giorni, rendendo di fatto inefficace la proroga entro il nuovo termine teorico del 14 aprile 2025.

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Un altro provvedimento del Milleproroghe che interessa il trasporto riguarda le Linee Guida per i Trasporti Eccezionali, la cui entrata in vigore è ulteriormente rinviata al 30 Marzo 2025, con il relativo Tavolo Tecnico. Queste linee guida sono state adottate con un Decreto ministeriale del ministero dei Trasporti del 29 luglio 2022 per uniformare le procedure autorizzative per i trasporti con massa complessiva fino a 108 tonnellate. Avrebbero dovuto entrare in vigore il 31 dicembre 2022, però poi hanno subito multiple proroghe a causa delle pressioni delle associazioni di categoria, tra cui Confindustria e Anita.

L’applicazione delle linee guida dipende dal Tavolo Tecnico presso il ministero dei Trasporti, composto da enti proprietari delle strade, regioni e associazioni di settore, che ha dovuto definire entro il 30 ottobre 2024 un Piano Nazionale per i Trasporti Eccezionali, finalizzato a individuare “corridoi dedicati” e criteri di controllo delle infrastrutture. Il piano deve delineare i corridoi logistici per collegare aree industriali e poli produttivi; le modalità di verifica della compatibilità dei carichi con le sovrastrutture stradali; eventuali azioni correttive per risolvere criticità infrastrutturali, con oneri a carico degli utilizzatori. A febbraio 2025 il piano è nella fase di revisione giuridica finale, con l’obiettivo di pubblicare i Decreti attuativi entro giugno 2025.

Il Milleproroghe interviene anche nel trasporto ferroviario e in particolare sul recepimento della Direttiva UE 798/2016 (recepita dal Decreto Legislativo 50/2019) che impone ai gestori ferroviari di adeguare le gallerie esistenti a standard di sicurezza antincendio e ventilazione. In Italia ciò sarebbe dovuto avvenire entro il 31 dicembre 2024. L’articolo 14 del Milleproroghe posticipa al 30 aprile 2025 tale scadenza, riconoscendo le difficoltà tecniche e finanziarie incontrate dai gestori delle infrastrutture. La proroga si applica anche alle scadenze per la presentazione delle documentazioni tecniche alle autorità competenti, comprese le verifiche periodiche degli impianti di sicurezza. Ciò consentirà ai gestori di completare gli interventi su 217 gallerie considerate critiche. La proroga non modifica gli obblighi di manutenzione ordinaria, né sospende l’applicazione delle sanzioni per inadempienze gravi già accertate.

Un altro rinvio che interessa il trasporto e la logistica è quello, piuttosto breve, dell’obbligo di stipula di polizze assicurative contro i danni da eventi catastrofali per gli edifici commerciali. Tale misura, originariamente prevista dalla Legge di Bilancio 2024, intende tutelare il patrimonio immobiliare delle imprese da calamità naturali, ma il percorso attuativo è segnato da criticità procedurali e ritardi nell’emanazione dei Decreti ministeriali. Per questo motivo, il Milleproroghe rinvia l’entra in vigore al 31 marzo 2025.

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