Società Benefit: +27% nel 2024, giovani e donne nei board spingono innovazione e fatturato

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Cresce il numero delle Società Benefit che arrivano a quota 4.953, in aumento del 26,9% rispetto al 2023. Impiegano 217.000 persone e generano un valore di produzione pari a 62 miliardi di euro. Sono guidate da giovani e donne (il 48% ha almeno una presenza femminile nel board rispetto al 38% delle non benefit, percentuale che sale al 62% nelle grandi imprese, e i giovani under 40 sono più presenti nei CdA delle Società Benefit, con una quota del 27,9%, che sale al 30,4% nel Mezzogiorno). E la leadership giovane e inclusiva si traduce in maggiore dinamismo e innovazione. In generale, la crescita del fatturato del modello Benefit risulta superiore, con un incremento cumulato in termini mediani del 26% e un divario netto rispetto al campione di confronto delle non-benefit, in cui la crescita si attesta invece al 15,4%. In particolare, poi, tra il 2021 e il 2023, le Società Benefit guidate da giovani hanno registrato una crescita mediana del fatturato del 30,6%, contro il 23,5% delle imprese con board tutto over 65. Sono questi alcuni dei risultati della Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025, presentata ieri durante l’evento Un’ondata di innovazione, tenuto presso il Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi a Roma.

Attraverso le voci dei partner NATIVA, il Research Department di Intesa Sanpaolo, InfoCamere, l’Università di Padova, la Camera di commercio di BrindisiTaranto e Assobenefit, è emerso un quadro dettagliato della dinamicità del mondo del modello Benefit e del ruolo chiave che le imprese possono svolgere per la collettività coniugando performance economiche e generazione di valore per le persone e il pianeta.

I risultati

I numeri alla fine del 2024 raccontano un andamento in forte crescita in Italia, che arrivano a quota 4.593 unità, crescendo numericamente del 27% rispetto all’anno precedente e raggiungendo un livello di incidenza dell’1,57 per mille sul totale delle società registrate e del 2% sulle grandi aziende. Sotto il profilo occupazionale, sono oltre 217.000 gli addetti di questo tipo di imprese, per un valore della produzione di circa 62 miliardi di euro.

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Fonte: Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025

La fotografia del periodo oggetto della ricerca (2021-2023) sottolinea come queste aziende si confermino più dinamiche rispetto alle non-benefit simili per dimensione e specializzazione: la crescita del fatturato del modello Benefit risulta superiore, con un incremento cumulato in termini mediani del 26% e un divario netto rispetto al campione di confronto delle non-benefit, in cui la crescita si attesta invece al 15,4%.

Innovazione, sostenibilità e occupazione

Inoltre le Società Benefit sono caratterizzate da un maggior grado di investimenti su importanti leve strategiche come innovazione, internazionalizzazione, attenzione alla sostenibilità e investimento in energia rinnovabile.

Anche il sostegno all’occupazione risulta maggiore rispetto alle non-benefit, con il 62% di Società Benefit che ha incrementato il numero di addetti rispetto al campione di confronto che si ferma al 43%. Nel periodo preso in considerazione le Società Benefit hanno registrato una crescita del valore aggiunto del 26,1%, ben superiore rispetto al 16,3% delle imprese tradizionali.

Occupazione delle Società Benefit, anni 2017-2024

Fonte: Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025

L’aumento del costo del lavoro del 25,9%, quasi il doppio rispetto al 12,5% delle non-benefit, dimostra la tendenza a redistribuire maggior valore alle persone, valorizzandole e sostenendole in un periodo caratterizzato da forti spinte inflazionistiche.

Parità di genere e giovani

Guardando alla composizione del management, le Società Benefit si distinguono per una maggiore attenzione alla parità di genere e alla presenza di giovani nei board. Le donne trovano maggiore spazio nei Consigli di Amministrazione, con il 48% che presenta almeno una presenza femminile, rispetto al 38% delle aziende non-benefit. Nelle grandi imprese, questa quota sale al 62%, con un distacco di quattordici punti percentuali rispetto alle realtà di pari dimensioni non orientate al modello Benefit.

Anche i giovani under 40 sono più presenti nei board delle Società Benefit, con una quota del 27,9%, che sale al 30,4% nel Mezzogiorno. La leadership giovanile si traduce in maggiore dinamismo e innovazione: tra il 2021 e il 2023, le Società Benefit guidate da giovani hanno registrato una crescita mediana del fatturato del 30,6%, contro il 23,5% delle imprese con board tutto over 65.

Inoltre, queste imprese mostrano una maggiore propensione ad assumere (+20% vs +11%) e a riconoscere aumenti salariali più elevati (+34,5% vs + 23,2%), valorizzando il capitale umano e rafforzando la propria competitività.

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Fonte: Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025
Distribuzione in Italia

L’analisi della distribuzione regionale mostra una concentrazione più elevata del modello Benefit nel nord, in particolare in Lombardia con 1.500 aziende. L’alta incidenza nel territorio lombardo, che corrisponde al 2,74% sul totale delle imprese, è in parte dovuta alla forte presenza di grandi aziende che trainano il fenomeno. Tuttavia, l’ampia diffusione in tutte le classi dimensionali suggerisce una propensione culturale più forte all’innovazione e all’adozione di questo modello.

Numerosità e incidenza delle Società Benefit per regione, anno 2024

Fonte: Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025

In termini assoluti, la seconda regione è il Lazio (509), seguita dal Veneto (470) e dall’Emilia Romagna (402). Per quanto riguarda invece le province con la maggior incidenza sul totale, il podio è formato da Milano (3,95%), Trieste (3,35%) e Trento (3,26%).

Beneficio comune

Nel corso dell’evento sono stati presentati anche i risultati della prima analisi delle finalità di beneficio comune indicate negli statuti societari delle Società Benefit, che ha fatto emergere lo spiccato orientamento dell’impegno verso l’area sociale, seguita dall’area ambientale e di governance.

Distribuzione percentuale di beneficio comune nelle aree ESG

Fonte: Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025
Conclusioni

La Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025 conferma dunque il ruolo significativo delle Società Benefit come un’evoluzione promettente nel panorama imprenditoriale e esempio virtuoso di creazione di valore condiviso, la cui diffusione potrebbe generare un effetto positivo su interi settori e potenzialmente sull’intero sistema paese.

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