Il 13 febbraio 2025 il Sen. Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, nonché Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa, aveva depositato in Senato un corposo impianto emendativo in vista della conversione in legge del d.l. n. 5 del 30 gennaio 2025 “Riesame Aia per gli impianti di interesse strategico”. Oltre a chiedere ancora una volta al Governo di recepire le storiche istanze del M5S affinché il territorio di Taranto potesse guardare ad un futuro industriale senza fonti inquinanti nel rispetto dell’ecosistema e della persona umana (tra cui l’abolizione dello scudo penale, l’introduzione della Viias, il ripristino del Fondo per le bonifiche, la riduzione dei limiti degli inquinanti in armonia con il d.lgs. 155/2010), in questa occasione il Senatore aveva altresì positivizzato alcune particolari ed urgenti incombenze che riguardano il futuro della città di Taranto e dei lavoratori, di cui si lascia il riepilogo in appendice a piè del presente comunicato. Tuttavia, la maggioranza ha bocciato integralmente gli emendamenti del Sen. Turco, orbando ancora una volta la possibilità di finanziare opere ed azioni d’interesse strategico utili alla ripartenza della mitilicoltura, al rispetto dei diritti dei lavoratori ex Ilva esposti all’amianto, agli incentivi all’esodo per i lavoratori ex Ilva in a.s. ed alla creazione di un Museo industriale della produzione dell’acciaio. Segue la dichiarazione del Sen. Turco a margine dello stralcio degli emendamenti operato dal centrodestra:
“Assistiamo ancora una volta attoniti al menefreghismo con cui questa maggioranza tratta Taranto. Siamo sinceramente preoccupati che l’attuale Governo abbia in serbo per Taranto un grande ‘pacco’ pronto ad esplodere, a partire dal futuro dell’industria siderurgica che finirà in mani straniere senza garanzie ambientali, sanitarie ed occupazionali. Ma anche l’approccio disinteressato su altri temi atavici della fabbrica, come quello dei lavoratori ex Ilva in a.s. che rischiano di rimanere senza un posto di lavoro o che sono stati esposti all’amianto durante l’esercizio dell’attività lavorativa, è esemplificativo di una condanna a morte del territorio decisa da Palazzo Chigi. Sul tema dell’amianto, è forse il caso di ricordare alla maggioranza che, in un cassetto del Senato, giace il disegno di legge a mia prima firma: ‘Disposizioni per il censimento e la bonifica dell’amianto nonché per la protezione dei lavoratori contro i rischi da esposizione durante il lavoro’. È la contingenza a chiedere, quindi, di accelerare l’iter legis in materia, non solo per sostenere i lavoratori che sono già entrati a contatto con la sostanza, ma per prevenire ulteriori casi di contaminazione. Infine, Taranto rischia di perdere per sempre una delle eccellenze gastronomiche italiane riconosciute a livello mondiale, poiché la filiera della mitilicoltura resta inascoltata da Roma. I mitilicoltori hanno bisogno dello Stato non solo per ‘arrivare a fine mese’, ma anche e soprattutto per poter continuare a produrre la cozza nera tarantina, simbolo di un territorio legato al mare, peraltro in un’attività antropica scientificamente riconosciuta come sostenibile”.
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Appendice:
INCENTIVI ALL’ESODO PER I LAVORATORI EX ILVA IN A.S.
(Misura da 200 milioni di euro a valere sul Fondo per interventi strutturali di politica economica)
Si chiede di introdurre nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali l’istituzione di un fondo, con una dotazione iniziale pari a 200 milioni di euro per l’anno 2025, destinato a finanziare la concessione di incentivi all’esodo, di importo non inferiore a 200.000 euro, nei confronti dei lavoratori percettori di trattamento straordinario di integrazione salariale della società ex Ilva S.p.A. in amministrazione straordinaria.
MAGGIORAZIONI CONTRIBUTIVE PER LAVORATORI EX ILVA ESPOSTI ALL’AMIANTO
(Misura da 10 milioni di euro a valere sul Fondo per interventi strutturali di politica economica)
Si vuole introdurre il diritto all’indennità per esposizione all’amianto e al riconoscimento delle maggiorazioni contributive del periodo di esposizione ai fini pensionistici.
SUPPORTO ALLA FILIERA DELLA MITILICOLTURA
(Misura da 5 milioni di euro a valere sul Fondo per interventi strutturali di politica economica)
Al fine di garantire, a favore delle imprese, delle cooperative e dei consorzi della mitilicoltura operanti nel territorio del Comune di Taranto e della Provincia di Taranto, un parziale ristoro per il pregiudizio economico derivante dalle misure di prevenzione previste dall’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 188 del 25 marzo 2016 e successive proroghe, recante “Misure sanitarie straordinarie di controllo del rischio per diossina e Pcb nelle produzioni di mitili di Taranto”, nonché per le azioni di bonifica riguardanti lo specchio acqueo, appartenente al demanio marittimo in località Mar Piccolo Primo Seno a Taranto, si vuole istituire, nello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un fondo con una dotazione pari a 2 milioni di euro per l’anno 2025. Inoltre al fine di garantire i livelli occupazionali delle medesime imprese, si intende assicurare un’integrazione salariale ai lavoratori con un limite di spesa di 3 milioni di euro per l’anno 2025.
ISTITUZIONE DEL FONDO PER IL MUSEO INDUSTRIALE DELLA PRODUZIONE DELL’ACCIAIO
(Misura da 12 milioni di euro a valere sul Fondo per interventi strutturali di politica economica)
Nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del Made in Italy si vuole istituire un Fondo, con una dotazione pari a 8 milioni di euro per l’anno 2025 e 4 milioni di euro per l’anno 2026, per la realizzazione di un Museo industriale della produzione dell’acciaio finalizzato al recupero degli impianti ex Ilva in disuso, nelle zone dismesse dell’area del Sin di Taranto, per fini culturali e turistici, diversificando così l’attrattiva del territorio già ricco di storia, archeologia e siti d’interesse culturale.
Roma, 20 febbraio 2025
Sen. Mario Turco
Vicepresidente M5S
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