Firenze, il pranzo di famiglia, il morso, la corsa in ospedale: cosa è successo al neonato aggredito dal cane

Il pensiero è andato subito alla tragedia di Acerra, in provincia di Napoli, dove nei giorni scorsi una bambina di 2 anni è stata azzannata e uccisa in casa da un pit bull. Venerdì pomeriggio, infatti, un esemplare di Staffordshire bull terrier ha morso alla testa un neonato di 15 giorni. 

Il piccolo in quel momento era in braccio alla madre, 22 anni. Erano da poco passate le 13.10 e la donna stava pranzando assieme al marito, 24 anni, e ai nonni materni. All’interno dell’abitazione dei genitori della ragazza c’era anche il cane che, da una prima ricostruzione, avrebbe attaccato il neonato. 

A quel punto ci sono stati momenti di panico.

Il padre del neonato si sarebbe subito avventato sul cane, di proprietà di un parente della ragazza, e sarebbe rimasto ferito. In casa sarebbe scoppiato il finimondo. Qualcuno ha chiamato immediatamente il 118 ma il piccolo è stato trasportato al Meyer dalla madre in auto, senza attendere l’ambulanza.

 «È successa una tragedia», avrebbe detto il padre del piccolo mentre scendeva le scale per aiutare la moglie. «Il nonno del bambino gridava aiuto», ha raccontato una vicina che ha sentito il trambusto e ha aperto la porta per capire che cosa stesse accadendo.

Sono stati gli ospedali a informare la polizia che poi è intervenuta sul posto. Una volante è andata nel condominio per cercare di ricostruire i fatti mentre una seconda ha fatto la sua comparsa al Meyer per prendere le prime informazioni su quello che era successo. Per tutti — polizia compresa — la priorità è stata quella di capire come stesse il neonato. 

Al Meyer lo hanno operato d’urgenza. Dall’ospedale hanno fatto sapere che l’intervento, durato un paio d’ore, «è fortunatamente perfettamente riuscito». I medici non hanno sciolto la prognosi ma hanno spiegato che «non sono previsti danni neurologici dato che la ferita ha riguardato soltanto la pelle e l’osso del cranio, ricostruito grazie all’operazione». 

Il neonato è stato immediatamente ricoverato nella terapia intensiva neonatale dove viene tenuto sotto osservazione ma per fortuna «non è in pericolo di vita».

È poi intervenuta anche la polizia municipale che ha contattato i veterinari: in queste ore si sta cercando di capire se il cane — come sembrerebbe — fosse in regola con le eventuali vaccinazioni e con l’anagrafe canina. 

La madre del neonato aveva partorito da poche settimane e proprio per questo si trovava a casa dei genitori. Nella zona dove abitano tutte le persone la conoscono e ne parlano come «una ragazza solare. È una giovane gentile e perbene, come anche i suoi genitori e suo marito. Sono persone di un’altra epoca».

Accanto al condominio c’è un’area cani dove tutti i giorni si ritrovano i proprietari degli animali. Dice una donna: «Quel Staffordshire diventa violento tutte le volte che vede il mio cane». Una residente invece spiega che «con me è sempre stato amorevole. Gli piacciono le coccole». 

La polizia ha redatto un’informativa che arriverà stamattina in Procura: sarà la magistratura a decidere se ci saranno i reati di lesioni colpose aggravate e quello di omessa custodia dell’animale. 

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