FIRENZE – L’Italia si conferma una delle mete culturali più ambite al mondo, con città d’arte che continuano a esercitare grande fascino e attrazioni che registrano un’attenzione sempre crescente. È quanto emerge dal Report sul Turismo Culturale 2025 di The Data Appeal Company – Gruppo Almawave, presentato in anteprima al Salone tourismA di Firenze. L’analisi, basata su dati raccolti attraverso Intelligenza Artificiale, Machine Learning e analisi semantica, traccia un quadro dettagliato dell’andamento del turismo culturale in Italia, mettendo in luce tendenze, sfide e opportunità per il settore.
Le città d’arte guidano il turismo culturale: Roma e Firenze in testa
Secondo il Report, Roma e Firenze si confermano le regine incontrastate del turismo culturale italiano, attirando visitatori da ogni parte del mondo con un sentiment online altissimo (92/100), il più elevato tra tutti i comparti turistici. La Fontana di Trevi sale nella classifica delle attrazioni più amate, superando il Pantheon, mentre il Colosseo mantiene il primato come sito più recensito e apprezzato dai turisti.
La presenza sempre più marcata di visitatori internazionali si riflette nella provenienza dei viaggiatori, con la Germania (6,8%), la Francia (6,1%) e il Regno Unito (4,5%) tra i principali mercati di riferimento. Gli statunitensi, pur in numero minore, registrano un forte interesse per il patrimonio culturale italiano, rappresentando il 3,4% del totale dei visitatori. Un dato interessante riguarda la tipologia di turisti: il 45% viaggia in coppia, il 29% in famiglia e il 14% in gruppo, mentre solo il 12% è composto da viaggiatori singoli.
Musei e attrazioni: l’inaspettato sorpasso del Museo Leonardo da Vinci di Firenze
Uno dei dati più sorprendenti riguarda il settore museale. Nel 2024, il Museo Leonardo da Vinci di Firenze ha registrato un numero di tracce digitali superiore a quello della Galleria degli Uffizi, scalzando una delle istituzioni culturali più prestigiose d’Italia. Questo risultato è la prova di quanto la gestione della reputazione digitale e la presenza online possano influenzare la visibilità e il successo di un museo.
Se da un lato gli Uffizi mantengono il primato tra i musei più visitati, dall’altro il Museo Leonardo da Vinci si distingue per la capacità di coinvolgere il pubblico attraverso strategie digitali innovative, dimostrando come la comunicazione online sia diventata un fattore chiave nella promozione del patrimonio culturale.
Tra i musei più recensiti del 2024 troviamo anche il Museo Egizio di Torino, la Casa di Giulietta a Verona, la Galleria dell’Accademia di Firenze e il Museo Ferrari di Maranello, a dimostrazione del crescente interesse per un’offerta culturale diversificata, che spazia dall’arte classica all’ingegneria automobilistica.
Turismo culturale e prezzi in aumento: la domanda resta forte
Il sentiment globale legato all’offerta culturale italiana continua a crescere, raggiungendo quota 86/100, con un aumento rispetto al 2023. Firenze, Milano, Roma, Venezia e Napoli sono le città che ottengono i punteggi più alti, con le attrazioni culturali che registrano valutazioni superiori a 90/100.
Tuttavia, il 2024 ha segnato un calo del 14% nel volume delle recensioni online, passando da 10,7 milioni a 9,2 milioni di contenuti rispetto all’anno precedente. Questo dato sottolinea l’importanza di stimolare attivamente il passaparola digitale, soprattutto in ambito culturale, per mantenere elevata la reputazione delle destinazioni e delle istituzioni museali.
Nonostante questa flessione, la domanda turistica rimane molto sostenuta, tanto che le tariffe medie delle strutture ricettive nelle città d’arte sono aumentate del 6-7% rispetto all’anno precedente. Questo trend indica una crescente propensione dei viaggiatori a spendere di più per esperienze culturali di qualità e per l’accesso ai grandi capolavori del patrimonio artistico italiano.
Digitalizzazione e reputazione online: il futuro del turismo culturale
I dati presentati a tourismA offrono un’importante riflessione sulle strategie future per il turismo culturale italiano. Secondo Mario Romanelli, Sales Director di The Data Appeal Company, “questi dati dimostrano quanto sia fondamentale, oggi, ascoltare attentamente i visitatori e sfruttare i canali digitali per raccogliere opinioni e incentivare il passaparola favorevole – anche in ambito museale”.
L’analisi delle tracce digitali dimostra che il successo di un museo o di un’attrazione non dipende solo dal prestigio storico e artistico, ma anche dalla capacità di coinvolgere attivamente il pubblico attraverso le nuove tecnologie e i canali di comunicazione digitale.
Le istituzioni culturali che sanno sfruttare al meglio la reputazione online ottengono risultati tangibili in termini di visibilità e affluenza. La crescita di realtà come il Museo Leonardo da Vinci di Firenze dimostra che, nel panorama odierno, innovazione e tradizione devono viaggiare insieme per valorizzare il patrimonio artistico e renderlo sempre più accessibile.
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