Il governo Meloni prepara il decreto Bollette per il prossimo Cdm, quali novità sono in arrivo

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Martedì 25 febbraio dovrebbe arrivare al Consiglio dei ministri il nuovo decreto Bollette, con una serie di misure rivolte al caro energia: un allargamento del bonus sociale, e nuove misure per le imprese. Ecco quali sono le principali novità che si attendono nel testo.

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Il nuovo decreto Bollette è quasi pronto. L’intervento, che il governo Meloni aveva annunciato quasi due settimane fa, dovrebbe arrivare al Consiglio dei ministri alla prossima occasione utile: martedì 25 febbraio, quando il vertice di governo è in programma alle 9 di mattina. Nel fine settimana gli uffici tecnici dei ministeri coinvolti – quello dell’Energia e quello dell’Economia – continueranno i lavori per limare i dettagli e far quadrare i conti, ma a grandi linee le misure dovrebbero essere già decise.

Si parla di un decreto con un costo che potrebbe variare tra i tre e i quattro miliardi di euro. Un intervento pesante per le casse dello Stato, che sarà coperto in parte con le maggiori entrate legate all’aumento del prezzo del gas (e quindi dell’Iva versata), e in parte con altri fondi che devono ancora essere identificati con precisione. Il raggio d’azione del dl dovrebbe essere limitato nel tempo: un periodo di sei mesi, abbastanza (si spera) per superare il periodo di crescita delle bollette. Ecco quali sono le principali novità che dovrebbero arrivare con il nuovo decreto.

Come cambia il bonus sociale bollette e chi lo potrà avere

L’intervento che toccherà più direttamente le famiglie in difficoltà con le bollette è quello che riguarda il bonus sociale. I bonus sociali luce e gas sono misure che abbassano direttamente il costo dell’energia in fattura, per quei nuclei familiari che rispettano i requisiti. Il paletto principale è quello dell’Isee: oggi la soglia è fissata a 9.530 euro, e può salire a 20mila euro solamente per le famiglie che hanno almeno quattro figli a carico.

Come detto, da qui a martedì potrebbero esserci cambiamenti nel testo del decreto, ma l’intenzione al momento è quella di alzare la soglia Isee, come fatto in passato dal governo Draghi. “Puntiamo a intervenire sull’Isee, che dovrebbe salire dagli attuali 9.500 euro a 15mila euro“, ha detto il ministro dell’Ambiente e dell’Energia Pichetto Fratin alla Stampa.

Dunque dovrebbe cambiare il requisito Isee per i bonus sociali. Questo allargherebbe parecchio la platea, che potrebbe passare da poco più di sette milioni di persone a oltre dieci milioni. Il costo stimato, anche se è ancora tutto da definire, potrebbe essere di circa 1,5 miliardi di euro.

Le agevolazioni per le aziende

Sono poi previste misure per sostenere le aziende. Cosa che in ogni caso ha a sua volta una ricaduta sulle famiglie, soprattutto perché l’aumento del costo dell’energia (soprattutto per le imprese) spinge l’inflazione verso l’alto, e quindi fa crescere i prezzi.

L’intenzione del governo da questo punto di vista sarebbe di compensare in qualche modo i meccanismi Ets, cioè la tassa europea sulle emissioni di CO2. Investendo una quantità di denaro piuttosto importante – e dopo aver avuto il via libera dell’Ue, per assicurarsi che non si tratti di un ‘aiuto di Stato’ eccessivo – il governo vorrebbe eliminare l’effetto che questa tassa ha sulle bollette delle famiglie. In sostanza, abbassando i costi per le imprese si porterebbe a una riduzione della fattura dell’energia per i consumatori finali.

Un ultimo intervento, particolarmente ambizioso dal punto di vista dei costi, sarebbe più tecnico e riguarderebbe sia le famiglie che le aziende. Si tratterebbe di eliminare, o almeno ridurre, la differenza del prezzo del gas tra il mercato all’ingrosso italiano (chiamato Psv) e il mercato di riferimento europeo (il Ttf, con sede ad Amsterdam). Oggi quella differenza è uno degli elementi che fa sì che in Italia l’energia costi molto più che in altri grandi Paesi europei, cosa che a sua volta contribuisce – ad esempio – alla crisi industriale italiana. Eliminare la differenza costerebbe parecchio, ma potrebbe avere un effetto positivo sulle bollette.

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