Potature a Caserta, sprint in centro ma slittano nelle frazioni

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Procedono spedite le potature nel centro di Caserta mentre buona parte delle frazioni e delle aree periferiche potrebbe restare orfana di interventi. Almeno fino al prossimo autunno. È quanto è emerso ieri, in occasione del sopralluogo congiunto effettuato dalla commissione Ambiente con l’agronomo del Comune, Nico Leardi, per verificare lo stato dell’arte. «Ho riscontrato che le potature nel centro cittadino sono a buon punto – commenta il consigliere del Pd e presidente della commissione, Andrea Boccagna – gli operatori stanno ultimando via Settembrini, dove sono stati riscontrati due alberi secchi, sui quali dovrà essere effettuato un carotaggio nei prossimi giorni per poi valutare il da farsi, ma molto probabilmente dovranno essere abbattuti. Poi si sposteranno in via G.M. Bosco a ridosso della pista ciclabile e qui si procederà in maniera più spedita perché non c’è da fare i conti con le auto in sosta. C’è da intervenire anche su un’aiuola in via Fratelli Rosselli, sugli alberi di via Ruggiero e infine riprendere anche via Cappuccini, dove pur essendo stata già effettuata una potatura sommaria, occorre sfrondare le piante che coprono i lampioni e che nelle ore serali riducono la visibilità nella strada». I timori riguardano invece le aree periferiche e le frazioni. Difficilmente infatti si riuscirà ad intervenire anche in queste zone entro marzo.

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«L’agronomo ha garantito – spiega Boccagna – che inserirà alcuni degli interventi destinati alle frazioni nel prossimo cronoprogramma. Per le altre occorrerà probabilmente attendere l’autunno. In via Sossietta Scialla, per esempio, c’è bisogno di una potatura diversificata considerate le numerose specie presenti. Finite le potature poi bisognerà iniziare con il taglio dell’erba soprattutto nelle aiuole spartitraffico dove la vegetazione, incolta e alta, può rappresentare un pericolo per la viabilità. Inoltre l’agronomo ha già raggiunto un accordo di collaborazione con la Sieco, la società che gestisce il servizio di igiene urbana, per il prelievo dei rifiuti che spesso vengono ritrovati nelle siepi e negli spazi verdi e anche per l’impiego di un trattorino che possa essere impiegato per la manutenzione del verde in alcuni punti specifici». Boccagna è critico infine sulle polemiche innescate dalle associazioni e dai consiglieri di opposizione sugli interventi di potatura in viale Beneduce. Gli ambientalisti avevano infatti criticato il lavoro svolto, accusando la ditta di aver indebolito gli eucalipti effettuando delle potature invasive. «La necessità di intervenire in maniera drastica su alcune alberature di viale Beneduce – ha dichiarato Boccagna – è stata dettata dalla scoperta, durante le attività di potatura, di una serie di problematiche pregresse nella parte alta delle piante, da qui la decisione di eliminare una intera branca per la messa in sicurezza dell’albero». Dal Comune intanto fanno sapere che, oltre a via Settembrini e alla zona del rione Tescione, attività di potatura sono in corso anche in via De Gasperi, via Roma, via Battisti, viale Ellittico, via Renella e nel quartiere Acquaviva. In viale Medaglie d’Oro invece sono stati abbattuti i tronchi delle palme deperite. Contestualmente sono in corso in città anche le attività di derattizzazione effettuate dall’Asl su indicazione del Comune.

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Sul fronte ambientale l’attenzione dei consiglieri nelle prossime ore si sposterà dalle potature ai rifiuti. Due infatti i rappresentanti dell’opposizione, Paolo Santonastaso di Fdi e Donato Aspromonte della Lega, che hanno chiesto approfondimenti e risposte chiare sugli atti amministrativi che hanno portato all’affidamento della gestione del servizio di igiene urbana alla Sieco. «Ho depositato una interrogazione – ha detto il capogruppo di Fdi – per sapere se l’area in viale delle industrie, attualmente utilizzata dalla Sieco come sede operativa, disponga dei requisiti e delle autorizzazioni previste per legge e se siano rispettate le condizioni igienico sanitarie per i lavoratori». «Esaminando la documentazione – spiega Aspromonte – emerge che l’area in cui vengono parcheggiati gli automezzi, in viale delle Industrie, non risulta avere alcuna autorizzazione come autoparco, né tantomeno un’Autorizzazione Unica Ambientale (Aua) per lo svolgimento delle operazioni. Inoltre, mancano anche gli spogliatoi per i dipendenti, come previsto dal D.Lgs. 81/08 sulla sicurezza dei lavoratori». I dipendenti del settore, rappresentati dalla Uiltrasporti, non escludono intanto un nuovo sit-in di protesta, questa volta in Prefettura, per accendere i riflettori sul mancato pagamento degli stipendi di gennaio da parte di Isvec. 

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