Come già scritto (leggi qui), con un blitz della Polizia sono stati fermati oggi i lavori di realizzazione della quarta linea presso il Termovalorizzatore di San Vittore del Lazio, di proprietà di Acea.
L’intervento della polizia fa seguito ad un provvedimento emesso, in via cautelare dalla soprintendenza archeologica per le province di Frosinone e Latina, a seguito di un esposto presentato dall’associazione ambientalista Fare Verde Provincia di Frosinone Aps che ha segnalato presunte irregolarità relativamente ai necessari accertamenti di eventuali presenze archeologiche nel sottosuolo interessato dall’opera del costo di 250 milioni di euro.
Acea ha diffuso, nel primo pomeriggio una nota in cui fa alcune precisazioni. Nel documento si legge: “Acea Ambiente ha ricevuto questa mattina un provvedimento amministrativo – da parte della Sovrintendenza archeologica di Frosinone e Latina – di sospensione cautelativa dei lavori di realizzazione della quarta linea dell’impianto di termovalorizzazione di San Vittore del Lazio.
La Società – certa della piena correttezza del proprio operato – si è resa disponibile a fornire tutti i chiarimenti del caso in una logica di consueta leale collaborazione con l’Amministrazione. Il provvedimento non riguarda le tre linee attive dell’impianto che sono regolarmente in esercizio”.
Da parte sua, l’associazione Fare Verde, con un posto apparso sul proprio profilo Facebook e a firma del presidente Marco Belli, rivendica quanto fatto: “Su esposto di Fare Verde Provincia di Frosinone APS il blitz della Polizia di Stato che ha bloccato i lavori alla quarta linea del termovalorizzatore di San Vittore del Lazio per la mancanza di autorizzazioni collegate al vincolo archeologico.
Fare Verde Provincia di Frosinone APS ha fiducia nella Magistratura Cassinate e negli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Cassino, che hanno già dimostrato grande competenza abnegazione e alto senso del dovere”.
INTERPELLANZA DEI 5 STELLE IN PARLAMENTO
“Il blocco dei lavori della quarta linea dell’inceneritore di San Vittore del Lazio, disposto dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, è un segnale inequivocabile di quanto questo progetto sia sbagliato e gestito con opacità. Da tempo denunciamo l’inadeguatezza di questo impianto e la sua espansione incontrollata: oggi emergono ulteriori criticità che impongono un intervento immediato del Ministero dell’Ambiente!” lo dichiara Ilaria Fontana, Vicepresidente del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati che annuncia: “Proprio ieri ho depositato un’interpellanza a mia prima firma fronte per chiedere risposte”.
La deputata spiega: “Secondo quanto riportato dalle autorità, la Soprintendenza ha imposto lo stop ai lavori per presunti abusi edilizi, poiché non sarebbe stato rispettato l’obbligo di presenza di un archeologo, richiesto per tutelare la via consolare romana Latina, che attraversa l’area dell’impianto. La Polizia, infatti, ha accertato l’assenza del tecnico e il movimento non autorizzato di ingenti quantità di terreno, portando alla segnalazione alla Procura di Cassino”.
Nell’interpellanza si chiedono chiarimenti su:
1. La classificazione dell’impianto, che ACEA definisce termovalorizzatore, mentre ARPA Lazio lo classifica come inceneritore senza adeguato recupero energetico;
2. La verifica dell’indice R1, per accertare se l’impianto rispetta i requisiti di efficienza energetica previsti dalle normative europee;
3. Il monitoraggio della qualità dell’aria, già critica nella zona di San Vittore e Cassino, aggravata dalla presenza di altri inceneritori a Acerra (NA) e Pozzilli (IS), per cui chiediamo un coordinamento tra le ARPA di Lazio, Campania e Molise;
4.Lo stato del Piano Regionale Rifiuti del Lazio, che deve essere adeguato al Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti (PNGR), requisito fondamentale per ricevere fondi pubblici.
“Da anni il Movimento 5 Stelle si oppone alla costruzione di nuovi inceneritori, che rappresentano una scelta superata e dannosa per l’ambiente e la salute dei cittadini. San Vittore è l’ennesimo caso di gestione poco trasparente e decisioni calate dall’alto, senza un reale confronto con i territori. Ringrazio i comitati che non hanno mai mollato.
Chiediamo al Governo di intervenire immediatamente e di garantire trasparenza su questo progetto!” conclude Ilaria Fontana, Vicepresidente M5S alla Camera dei Deputati.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link