Venezia, assalto dei turisti a piazza San Marco: Basilica e campanile solo su prenotazione

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difficile da pignorare

 


di
Vera Mantengoli

Lo scorso anno due milioni di visite: «Così si organizzano meglio i flussi»

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Piazza San Marco sta cambiando volto. In futuro l’area marciana sarà ancora più speciale. La Procuratoria ha infatti annunciato che sta lavorando per rendere la prenotazione di accesso alla Basilica e al campanile obbligatoria. Tenendo conto che in media sono due milioni all’anno i visitatori, si tratta di un lavoro tecnologico complesso che punta a offrire al turista un’esperienza più serena, eliminando in piazza le code chilometriche che si formano soprattutto in alta stagione e rendendo più sicura l’organizzazione. 

Il nuovo bookshop a San Basso

Tra le novità in arrivo anche uno spazio esclusivo che ospiterà un bookshop e una biglietteria di supporto. Sorgerà nell’odierno ateneo San Basso, in piazzetta dei Leoncini, una chiesa sconsacrata del 1661 firmata con molte probabilità dal Longhena. L’edificio verrà restaurato da uno studio di fama internazionale, scelto tra una rosa di archistar chiamata a presentare un progetto. La priorità della Procuratoria è intanto quella di rivoluzionare la biglietteria. «Stiamo lavorando per rendere sempre più prenotabili le visite, come avviene già in tanti altri luoghi al mondo – ha spiegato il primo procuratore di San Marco, l’avvocato Bruno Barel, nel corso della conferenza nella sala convegni a Sant’Apollonia – Questo ci permetterà di mostrare la Basilica nel suo splendore, di offrire una visita in tranquillità e di poter organizzare meglio i flussi».




















































Numeri e calcoli

Il problema è come farlo. «Attualmente la Basilica può ospitare contemporaneamente un migliaio di persone – prosegue Barel – Dobbiamo quindi calcolare quante persone possono entrare al giorno, suddividere quel numero in fasce orarie e trovare un compromesso tra i tour operator e le visite private». Inoltre ci sono i conti da far quadrare. Tra Basilica e campanile di San Marco il guadagno totale dagli ingressi è di circa sette milioni di euro all’anno (bambini sotto ai 6 anni e disabili non pagano).
Nell’ultimo anno, la Basilica ha registrato un 15 per cento in più rispetto all’anno scorso. Nel 2024 sono stati infatti quasi due milioni i visitatori (1.944.022) contro il poco più di un milione e mezzo (1.683.279) del 2023. Di questi due milioni, 788.638 hanno prenotato il biglietto a 6 euro per saltare la fila e 1.155.384 hanno pagato i tre euro standard in loco per un totale di quasi cinque milioni di euro (4.731.828 euro). Nel 2024 sono salite sul campanile di San Marco 667.413 persone: 516.227 pagando sul posto 10 euro e 151.186 acquistando il «saltacoda» a 12 euro per un totale di quasi due milioni di euro. Nel 2024 il 41 per cento ha prenotato la visita in Basilica.

Cantieri e progetti

«Penso che la prenotazione sia in linea con il corretto approccio al patrimonio perché permette al visitatore di fruire del bene con più tranquillità» ha detto il soprintendente Fabrizio Magani. Per questo la Procuratoria vuole inoltre offrire un luogo speciale dove fermarsi per acquistare un ricordo unico. La novità sarà anche il restauro di San Basso. Se la chiamata delle archistar è proprio all’inizio, il restauro della facciata partirà entro aprile e durerà cinque mesi. Dentro, anche souvenir ideati da studenti e realizzati grazie ad aziende sponsor. Non è finita. Proseguono intanto due filoni di interventi: quelli per la salvaguardia dell’area marciana, eseguiti per proteggerla dalle maree fino a 110 centimetri (livello in cui viene sollevato il Mose), finanziati dal Provveditorato Interregionale, giunti a metà con una spesa di 21 milioni e 22 da trovare. Poi c’è il restauro della copertura a falde del tetto della Basilica, in parte già avviato con quasi due milioni due euro a carico del Provveditorato e in parte da definire a carico della Procuratoria come stazione appaltante per un importo di quasi 4 milioni.

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