Cosa sono le terre rare? Chi le ha? E chi le vuole? Le risposte per capire

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Le Terre rare (Rare Earth Elements, REE) sono un gruppo di diciassette elementi metallici che includono i quindici lantanidi, più scandio e ittrio. Hanno un’importanza cruciale nell’economia contemporanea, perché sono elementi fondamentali in un’ampia gamma di applicazioni industriali e tecnologiche, tanto da essere considerate “le vitamine della società moderna”. Il loro impiego è indispensabile per la transizione verde, l’industria della difesa e l’innovazione tecnologica. Per questo la loro importanza strategica ha varie e importanti implicazioni geopolitiche, legate principalmente al fatto che le riserve e la produzione sono concentrate in pochi paesi. Le Terre rare sono considerate “materie prime critiche”, perché presentano un alto rischio di interruzione dell’approvvigionamento.

Nello specifico di che elementi si parla?

Le Terre rare sono generalmente suddivise in elementi leggeri (Light Rare Earth Elements, LREE) e pesanti (Heavy Rare Earth Elements, HREE). Gli elementi leggeri sono: Cerio (Ce), Lantanio (La), Neodimio (Nd), Praseodimio (Pr), Samario (Sm). I pesanti: Disprosio (Dy), Erbio (Er), Europio (Eu), Gadolinio (Gd), Olmio (Ho), Lutezio (Lu), Terbio (Tb), Tulio (Tm), Itterbio (Yb), Ittrio (Y). Il neodimio, il praseodimio e il disprosio, che fanno parte della famiglia dei lantanidi, sono considerati le terre rare più critiche. Altre materie prime critiche sono la grafite, il litio e il cobalto.

Qual è l’importanza delle Terre rare per l’economia?

Le Terre rare sono essenziali per molte delle tecnologie impiegate nella produzione di energia pulita, come le turbine eoliche e i veicoli elettrici. In particolare, il neodimio, il praseodimio e il disprosio sono cruciali per la produzione di magneti permanenti, componenti chiave in queste tecnologie. Anche molte attrezzature militari moderne dipendono da componenti realizzati con REE. Inoltre, sono utilizzate in numerosi dispositivi elettronici, inclusi gli smartphone, i computer e gli schermi. La digitalizzazione e lo sviluppo tecnologico continuo dipendono fortemente dalla disponibilità di questi elementi.

Quali sono le implicazioni geopolitiche legate alle Terre rare?

La Cina detiene una posizione dominante nella produzione e raffinazione di REE, rappresentando una quota significativa della produzione globale, questa concentrazione crea una vulnerabilità nella catena di approvvigionamento per molti paesi, in particolare per l’Europa e gli Stati Uniti. La dipendenza da un unico fornitore aumenta il rischio di interruzioni nella fornitura a causa di conflitti commerciali, tensioni geopolitiche o crisi sanitarie. Per questo molti paesi stanno cercando di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento. Gli Stati Uniti e l’Europa stanno investendo in progetti minerari e di raffinazione interni, oltre a stabilire partnership con altri paesi ricchi di REE, come Australia, Brasile e Vietnam.

Quali sono i Paesi con le maggiori riserve di Terre rare?

Le riserve totali mondiali di Terre rare ammontano a circa 120 milioni di tonnellate metriche. La Cina è in cima alla lista per le riserve, con 44 milioni di tonnellate, ed è anche il principale produttore mondiale, con 168.000 tonnellate estratte nel 2021. Vietnam e Brasile detengono rispettivamente la seconda e la terza riserva globale, ma la loro somma collettiva è inferiore alle riserve della Cina. Altre nazioni con depositi importanti di Terre rare sono Sud Africa, Mozambico, Namibia, Kenya, Burundi e Tanzania. L’Ucraina è in decima posizione. La Groenlandia, che ospita riserve significative di zinco, rame, cobalto è particolarmente ricca anche di Terre rare: il sito di Kvanefjeld sarebbe il secondo deposito di Terre rare più grande del mondo.

Le Terre rare si trovano solo sulla Terra?

La crescente domanda di Terre rare, che sta intensificando la competizione tra le principali potenze industriali, sta generando una rinnovata attenzione verso lo spazio, con l’esplorazione di risorse minerarie su altri corpi celesti che potrebbe diventare una nuova arena per le rivalità geopolitiche. Si deve anche a questo il rinnovato interesse per le missioni spaziali da parte di grandi compagnie private.

Qual è l’impatto ambientale e sociale dell’estrazione delle Terre rare?

L’estrazione e la lavorazione delle REE possono avere impatti ambientali significativi, inclusa la contaminazione del suolo e delle acque. La Cina, in passato, ha subito gravi danni ambientali a causa di standard ambientali poco rigorosi. Questo solleva questioni etiche e di sostenibilità, spingendo verso pratiche minerarie più responsabili e il riciclo.

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Quali soluzioni possono essere adottate per ridurre gli impatti ambientali dell’estrazione di Terre rare?

Promuovere il riciclo delle REE potrebbe ridurre la dipendenza dall’estrazione primaria e migliorare la sostenibilità. Sempre più importante dovrebbe essere però la promozione di una cooperazione internazionale tra Paesi per garantire un approvvigionamento stabile e responsabile, tra accordi commerciali, condivisione di tecnologie e standard ambientali comuni. L’Inflation Reduction Act (IRA) negli Stati Uniti e il Critical Raw Materials Act (CRMA) nell’Unione Europea sono esempi di politiche volte a diversificare le fonti di approvvigionamento, riducendo la dipendenza da un singolo paese. Il CRMA dell’UE, in particolare, mira a garantire che nessun singolo paese fornisca più del 65% del consumo annuo europeo di materiali chiave.





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