Napoli: 2500 anni di storia e un mare di novità

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C’è grande fermento a Napoli per festeggiare adeguatamente i 2500 anni dalla sua fondazione. La città ha già messo in cantiere nuove iniziative culturali e turistiche: eventi, mostre e progetti inclusivi raccontano il futuro di una meta al terzo posto tra le più visitate d’Italia. Se ne è parlato alla BIT di Milano, ponendo l’accento su destagionalizzazione e tanti aspetti da scoprire.

Napoli, molto più di una città. Come un iceberg: quello che il visitatore riesce a vedere, fra stupore e ammirazione, non è che una frazione di quanto racchiude. E allora è necessario andare oltre le attrazioni più note, e svelare angoli, liberare energie, ampliare lo sguardo, allungare la stagionalità. Questi gli input lanciati dall’assessore al Turismo del Comune di Napoli, Teresa Armato, alla BIT – Borsa Internazionale del Turismo di Milano, legando il discorso al prossimo grande appuntamento.

Napoli e i 2500 anni dalla fondazione

Il logo ufficiale delle celebrazioni per i 2500 anni di Napoli, realizzato da Rita Zunno. Courtesy Comune di Napoli

Perché nel 2025 Napoli offre un’occasione unica per essere scoperta e vissuta in tutta la sua straordinaria ricchezza: la città si prepara a celebrare 2500 anni di storia con un ricco calendario di eventi e iniziative. La prima tappa di questo percorso è stata la nascita del logo ufficiale delle celebrazioni, progettato da Rita Zunno, in arte “Kinky”, scelto tra 261 proposte giunte da tutto il mondo. A seguire un palinsesto fittissimo, di cui già si conoscono alcuni step importanti.

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Uno dei primi grandi eventi in calendario sarà una serata speciale dedicata a Eduardo De Filippo, a fine marzo al Teatro San Carlo per l’ottantesimo anniversario della prima rappresentazione di “Napoli Milionaria”. Sempre in primavera, il Teatro Politeama o il Mediterraneo ospiteranno il remake del musical “Scugnizzi” di Claudio Mattone, che ha segnato la storia del teatro partenopeo.

Musica, teatro, itinerari di fede e…mille culure

Piazza Plebiscito sarà l’incredibile palcoscenico per il concerto tributo a Pino Daniele il 18 settembre 2025. Courtesy Comune di Napoli

La città si animerà anche con una serie di concerti dedicati a Alessandro Scarlatti, di cui ricorre il trecentesimo anniversario della nascita, con l’orchestra che porta il suo nome. L’autunno vedrà un altro momento clou: il 18 settembre, Piazza del Plebiscito sarà il cuore pulsante di un grande concerto tributo a Pino Daniele: Napoli e le sue emozioni attraverso la musica.

Ecco poi il ritorno di “Le Vesuviane”, uno spettacolo al femminile con la direzione artistica di Federico Vacalebre, previsto all’Arena Flegrea. E il progetto audiovisivo dal titolo “Restart Scampia” che racconterà la trasformazione e il rilancio di uno dei quartieri simbolo della città.

Sono invece già attivi i percorsi giubilari nei conventi e nei monasteri di Napoli, alla scoperta delle figure femminili eccezionali, che hanno aperto la strada a nuove forme di accoglienza e solidarietà. “Donne di Fede Carità e Speranza” sono 8 itinerari, 77 visite guidate, 18 incontri musicali e il pellegrinaggio di riconciliazione, dal 13 febbraio al 21 dicembre (per prenotazioni bisogna contattare circuitoarte.assculturale@gmail.com).  Un viaggio anche interiore articolato e complesso, fra monasteri, conventi e antichi luoghi di assistenza, connesso al tema del Giubileo: la speranza.

Napoli non ti lascia mai andare

Uno dei tanti vicoli caratteristici che si animeranno ancor di più durante la rassegna “Vedi Napoli e poi Torni”. Courtesy Comune di Napoli

Non poteva certo fermarsi la rassegna “Vedi Napoli e poi Torni”, con alcuni appuntamenti principali a scandire l’anno. A Pasqua, “Vedi Napoli e poi… mangia” celebra la tradizione gastronomica toccando piazze storiche e quartieri periferici. Tra maggio e ottobre, “Vedi Napoli d’estate… e poi Torni”: centrato in particolare su turismo religioso, ricorrenze patronali e feste collegate.

Idealmente in liaison con “Vedi Napoli Sacra e Misteriosa… e poi Torni”, in autunno, esplorazione di fede e mistero, con eventi e siti legati alla superstizione. Le feste di fine anno si animano con “Vedi Napoli a Natale… e poi Torni” con mercatini, concerti e eventi come il Concerto di Capodanno e Sanità-tà-tà, che coinvolge Borgo Vergini e Piazza Sanità, valorizzando luoghi spesso poco noti.

Il Chiostro di Santa Chiara, preziosa testimonianza dell’architettura partenopea, da non perdere. Courtesy Comune di Napoli

Il prestigioso Museo Archeologico Nazionale (MANN), presenta l’inedita mostra “I tesori della legalità”. Aperta fino alla primavera 2025, espone oltre 600 preziosi reperti recuperati da traffici illeciti, molti dei quali provenienti da scavi clandestini e operazioni illegali di commercio d’arte.

Nel contempo riapre la Sezione Numismatica, una delle più importanti d’Italia, che racconta la storia economica e sociale attraverso una collezione che spazia dalla Magna Grecia all’età moderna.

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La casa museo di Murolo, i fasti dei regni, le catacombe

Le catacombe di San Gennaro, gioiello del patrimonio storico-artistico di Napoli, al centro delle celebrazioni. Courtesy Comune di Napoli

Ed ecco un nuovo nato. Nel cuore del quartiere Vomero, ‘Mu’ è la Casa Museo Murolo, uno spazio culturale dedicato al celebre cantante e alla canzone napoletana. Sono previste moltissime attività e collaborazioni, con visite guidate, laboratori, concerti e studi. Una sede carica di storia, in cui il maestro incontrava grandi personaggi del mondo culturale partenopeo come Salvatore Di Giacomo, i fratelli De Filippo, Totò, Raffaele Viviani e Libero Bovio.

Una delle sale di Palazzo Reale, che sarà sede del viaggio virtuale “L’ascensore del Re”. Courtesy Comune di Napoli

Spostandosi a Palazzo Reale si partirà per un viaggio virtuale con “L’ascensore del Re”, un’installazione interattiva che permette di esplorare quattro secoli di storia. Attraverso una narrazione evocativa, i visitatori possono immergersi nella vita di corte del Regno di Napoli e delle Due Sicilie.

Mentre nel quartiere Sanità, chiese e catacombe si trasformano in spazi culturali, grazie al lavoro delle cooperative locali. Tra questi progetti spicca la riqualificazione della chiesa Blu dei Cristallini, che è diventata un simbolo di rinascita e di dialogo tra arte e comunità. Le catacombe di San Gennaro, gioiello del patrimonio storico-artistico di Napoli, offrono un percorso unico tra affreschi paleocristiani, mosaici e tombe antiche.

Dalla metro alla miglior cucina del mondo: innovazione, tradizione e fantasia

Linea 6 della metro di Napoli: le stazioni si trasformano in opere d’arte contemporanea. ph P. Avallone

Napoli, però, è anche una città di innovazione artistica e architettonica, come dimostra l’incredibile progetto della Linea 6 della metropolitana. Ogni stazione è una vera e propria opera d’arte contemporanea, dove le sculture e le installazioni trasformano gli spazi urbani in musei sotterranei.

La regina del Vesuvio si conferma poi anche regina dell’enogastronomia. Distinguendosi per un’offerta culinaria all’insegna di autenticità e sperimentazione. Questo primato è stato attestato autorevolmente anche dalla classifica TasteAtlas 2025, che celebra Napoli come la città dove si mangia meglio al mondo. Impossibile darle torto!

Per info: Comune di Napoli

Testo di Teresa Scacchi|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com

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